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RECENSIONE
AUTORE Aldous Huxley
TITOLO: da
EDITORE: Mondadori
LUOGO E DATA DI EDIZIONE: Cles (TN)
GENERE: Romanzo Fantascientifico
BERNARDO MARX Bernardo è un uomo della classe più alta nella scala sociale del Mondo Nuovo, cioè la classe alfa, alla quale appartengono le persone "più importanti". Bernardo è un po' anomalo rispetto agli altri Alfa e su di lui circolano delle strane voci; egli è piccolo e meno robusto rispetto agli altri giovani, ben più sviluppati di lui. Egli inoltre, a differenza degli altri, non è del tutto contento dello stile di vita programmato dall'organizzazione e preferisce la solitudine, crede inoltre che sia giusto uscire con una sola ragazza, invece di avere rapporti sessualmente promiscui;
HELMOTZ WATSON è amico di Bernardo,e come lui è scontento della sua posizione: lavora nel settore del Condizionamento Sociale. E' molto sicuro di sé stesso, ma questa è una causa che fa di lui un uomo destinato all'isolamento e alla diversità, oltre ad essere causa di ansia e malinconia;
ENRICO FOSTER è invece l'uomo ben inserito nella realtà che lo circonda e perfettamente inquadrato in quei comportamenti scolpiti in lui dall'ipnopedia. E' molto attaccato al suo lavoro nel laboratorio di Incubazione, conosce a memoria e con pignoleria tutti i particolari e tutti i dati numerici e si mostra estremamente servile nei riguardi del direttore, da cui si aspetta evidentemente favori e approvazione;
MUSTAFA MOND: è uno dei governatori mondiali; intratterrà una discussione con il Selvaggio a cui spiegherà il funzionamento della società di quel Mondo.Anche il governatore, come il Selvaggio conosce Shakespeare a altri poeti, egli conosce persino la Bibbia (in quel Mondo Dio non esisteva più) e altri libri, ma li tiene ben nascosti e se ne guarda bene dal farli conoscere a quei docili manichini che sono i suoi sudditi. Secondo lui è meglio che questi rimangano nelle tenebre a godersi la vita, senza emozioni, paure, fragilità e desiderio di conoscenza che potrebbero rivelarsi dannosi per il funzionamento di quella società pacifica;
JOHN è indicato sempre come 'il Selvaggio' ed occupa quasi per intero la seconda parte del romanzo, nella quale assume il ruolo di protagonista. Egli è il figlio del direttore del Centro di Condizionamento Sociale e di Linda, ma è cresciuto fra i selvaggi dopo che la madre si era dispersa. Il ragazzo dunque porta con sé qualcosa di entrambi i mondi e non si trova a suo agio tra i selvaggi, così come, per altri motivi, non si troverà bene tra i civilizzati.
I primi lo vedono come diverso da loro e lo emarginano; quelli del Mondo Nuovo lo guardano anch'essi con meraviglia, come fosse uno strano fenomeno.
Nessuno sospetta che egli sia in realtà una persona estremamente intelligente, che conosce alla perfezione le opere di Shakespeare e che sarà poi capace di sostenere una profonda discussione con uno dei governatori mondiali, da cui apprenderà molte cose. Il mondo descrittogli da quest'ultimo non è un mondo attraente per John, che va in cerca di un po' di pace e di solitudine: questo è purtroppo un desiderio impossibile nel Mondo Nuovo che lo spinge a farla finita con il suicidio;
LENINA CROWNE è una ragazza ben disposta verso la società del Mondo Nuovo ma ad un certo punto della vicenda inizia a sentirsi attratta da quell'uomo atipico che è Bernardo e, da lui condizionata, comincia a provare un certo fastidio per vita poligamica, che aveva condotto senza problemi fino a quel momento. Alla fine però finirà per innamorarsi perdutamente del Selvaggio, il quale, pur essendo innamorato anch'egli, non è molto disposto ad accettarla poiché ha una mentalità più "antica" rispetto agli altri e per questo non tollera i comportamenti della ragazza;
FANNY CROWNE (i cognomi non sono molto variati nel Mondo Nuovo). E' poco presente nella vicenda ma occupa un ruolo importante poiché, essendo amica di Lenina, suscita in lei significativi comportamenti; essa obbedisce senza alcuna difficoltà al condizionamento psicologico.
AMBIENTE:
Il Mondo Nuovo è un mondo completamente immaginario e va collocato, di conseguenza, in luoghi di fantasia; va notato però che alcuni luoghi portano dei nomi reali, che si possono riscontrare nella geografia del mondo attuale. La città principale è Londra, che non corrisponde ovviamente alla Londra che noi conosciamo: nel romanzo essa appare come il luogo di residenza e di lavoro, mentre i suoi dintorni sono i luoghi in cui ci si reca con mezzi volanti nei giorni di riposo per lo svago e lo sport (partite di tennis, golf elettromagnetico, ecc.).
Le città del Mondo Nuovo sono formate da edifici altissimi, con numerosi piani con l'entrata posta sul tetto, poiché lì atterrano i mezzi di trasporto (elicotteri, aerei, ecc.).
Inizialmente la vicenda si sviluppa all'interno del Centro di Condizionamento Sociale di Londra, situato in un imponente edifico grigio che porta all'esterno un'iscrizione con il motto del Mondo Nuovo: Comunità, Identità, Stabilità. Ci sono cinque classi sociali, indicate come Alfa, Beta, Gamma, Delta ed Epsilon; procedendo dalla prima all'ultima si passa da ruoli sociali elevati e prestigiosi, fino ad arrivare, negli ultimi livelli, a ruoli umili e servili. In questo Mondo i bambini che vengono "fabbricati" sono influenzati psicologicamente; i bambini iniziano prestissimo a ricevere dei condizionamenti e si fa in modo, per esempio, che i bambini Delta non siano presi dalla voglia di conoscere la scienza. Per evitare che nella loro vita futura essi perdano il tempo leggendo, vengono fatti avvicinare a dei libri illustrati, fatti però attraversare da scariche elettriche;
la ripetizione frequente dell'esperimento terrà lontani per sempre questi poveri infelici da ogni amore per la cultura.
Attraverso dei nastri fatti ascoltare per un numero infinito di volte durante il sonno (ipnopedia) si ottiene da ciascuno dei bambini la presa di coscienza del proprio livello sociale e dei comportamenti che ne conseguono. Il sesso è visto per i bambini come il più normale dei giochi, ed essi sono liberi di praticarlo all'aria aperta in appositi giardini. Con queste premesse si inizia a condizionare anche la pratica sessuale che essi adotteranno da adulti, quando saranno spinti decisamente verso la poligamia, affinché evitino di dare vita a dei legami di tipo famigliare.
La seconda parte della vicenda inizia nella Riserva dei Selvaggi, che è situata nel Nuovo Messico e diventa, per gli abitanti del Nuovo Mondo, un luogo in cui ci si reca per curiosità e per turismo. Qui vi è ovunque grande povertà, sporcizia, polvere, cani, mosche e animali feroci. La Riserva è in breve l'opposto del mondo civilizzato; qui sopravvivono il matrimonio, la famiglia, l'allattamento dei figli, le lingue morte, le superstizioni, le malattie contagiose e l'invecchiamento del corpo (cosa che nel Nuovo Mondo era stata eliminata con il risultato di vivere circa sessant'anni sempre con un aspetto fresco e giovanile). Il problema della vecchiaia viene risolto almeno esteticamente, ed anche la morte è affrontata come un fatto non troppo drammatico; i moribondi sono infatti assistiti dai miraggi del 'soma' e circondati dall'allegria dei bambini, che si aggirano fra i loro letti.
EPOCA:
Il tempo in cui si verificano gli eventi è completamente immaginario ed è da collocare in un'epoca futura, chiamata "epoca Fordiana" dotata di un suo particolare conteggio degli anni.
Si parla di un mondo futuro poiché spesso i cittadini del Mondo Nuovo fanno dei riferimenti alle epoche che li hanno preceduti, esprimendosi in questo modo: "C'era una cosa chiamata Cristianesimo, liberalismo, democrazia, ecc. Viene ogni tanto nominata la guerra dei Nove anni, che ha per gli abitanti un valore di fondazione poiché vede l'introduzione definitiva delle regole della loro "nuova civiltà". Le vicende narrate accadono in un arco di tempo non troppo steso ma le indicazioni cronologiche fornite dal racconto non sono molto numerose.
RIASSUNTO
Bernardo Marx, un giovane di classe Alfa, è scontento della sua vita e prova un certo disagio, non sentendosi bene integrato fra i suoi simili. Il direttore del reparto in cui lavora lo accusa di comportamenti asociali (rifiuto della poligamia e delle droghe) e minaccia di licenziarlo. Per distogliersi da questi problemi, egli chiede il permesso di fare un viaggio nel Nuovo Messico con Lenina Crowne, dove esiste una riserva di selvaggi, di uomini che vivono ancora secondo le consuetudini del "vecchio mondo".
Visitando questo luogo, Bernardo conosce due strani personaggi: Linda e John.
Linda è stata la donna del Direttore degli Incubatori, che egli ha abbandonato laggiù dopo che si era persa nel corso di un'esplorazione.
Da donna appartenente a una delle classi superiori del Mondo Nuovo, ella ha così dovuto adattarsi a vivere la disagiata vita dei selvaggi, fatta di sporcizia, povertà, superstizioni, malattie e vecchiaia. Il figlio John deve anch'egli vivere in queste condizioni, anche se, attraverso i racconti della madre, riesce a farsi un'idea dell'esistenza del mondo civilizzato.
Bernardo decide di riportare con sé a Londra madre e figlio, per poter ricattare il Direttore ed evitare di essere spedito in Islanda. Giunti nel Mondo Nuovo Linda si abbandona al consumo del soma e grazie a questo muore dopo poco tempo; John invece diventa l'attrazione del momento; conosciuto come "il Selvaggio", procura a Bernardo gloria ed onori; per di più Lenina si innamora perdutamente di lui ma viene respinta poiché John è arricchito dalle letture di Shakespeare e, conformemente alla mentalità dell'epoca, considera poco virtuosa una donna che si concede troppo presto.Per una serie di circostanze il Selvaggio ha modo di incontrare il Governatore Mond e di avere con lui un colloquio molto importante, nel corso del quale apprende fino in fondo quali criteri stiano a guida del Mondo Nuovo. Qui non devono esistere sofferenze e i desideri materiali di ognuno devono subito essere soddisfatti. Se corresse un intervallo tra il desiderio e la sua realizzazione, si darebbe spazio nell'individuo a stati d'animo di incertezza e di sofferenza, che potrebbero spingerlo a nuove riflessioni, e magari a sentire il bisogno di Dio. Di fronte a tutto questo il Selvaggio preferisce ritirarsi a vivere in solitudine, per condurre una vita semplice a contatto con la natura. Qualcuno però lo nota e chiama subito i giornalisti che continuano imperterriti ad ossessionarlo spingendolo al suicidio.
Il tema principale del racconto è sicuramente come il capitalismo domini le società occidentali che pongono come primo obbiettivo il profitto.
Questa è una realtà che possiamo vedere anche noi oggi e in forma anche più estesa che in passato ai tempi di Huxley; oggi esistono imprese multinazionali che controllano il mercato mondiale, aprono e chiudono fabbriche in vari paesi secondo i loro interessi e influenzano i compratori con messaggi pubblicitari massicciamente diffusi nelle televisioni, nelle radio e sui giornali.
Tutto questo avvicina in modo incredibile la realtà attuale a quanto descritto nel romanzo di Huxley, il quale aveva già intuito, quando scrisse "Il Mondo Nuovo"(1932), a quali conseguenze avrebbe portato una civiltà troppo legata alla produzione e al consumo.
Anche gli abitanti del Mondo Nuovo ricevono fin dall'infanzia i messaggi continui e repentini che fanno di loro dei bravi consumatori.
Inoltre l'autore tratta anche di come queste società finiranno per perdere le loro radici culturali e spirituali; come egli descrive che Nel Mondo Nuovo le opere di Shakespeare e persino la Bibbia sono tenute nascoste al popolo per non rischiare che essi sentano il bisogno di Dio, delle tradizioni popolari, della scienza, ecc..
La parte del racconto che mi è piaciuta di più è stata la parte in cui si svolge un dialogo filosofico tra il Governatore e John; essi discutono sul problema che sta alla radice del testo: se sia meglio una vita esteriormente felice, ma di una felicità imposta dal di fuori, o una vita difficile e incerta, ma libera. Questa è a mio parere la sequenza più significativa del romanzo.
I capitoli che ho apprezzato meno, anche se trovo che siano piuttosto importanti, sono quelli in cui è rappresentato il metodo in base al quale nascono i cittadini del Mondo Nuovo. E' il caso di dire che essi vengono "fabbricati" senza amore, ma con un metodo freddo, meccanico e disumano. Non meno spaventosa è l'educazione che essi ricevono, obbligante e deviante, che vede come 'educatore' l'anonima voce di un nastro registrato.
La narrazione condotta da una voce narrante impersonale e esterna.
Una buona parte del testo, riservata alla presentazione di tutti quei macchinari e quella tecnologia su cui è retto il Mondo nuovo e alle informazioni sul modo, in cui gli abitanti di esso vivono, lavorano, si spostano, si frequentano, ecc.; il resto del racconto è occupata dalla narrazione dei fatti e dai dialoghi fra i personaggi.
L'autore non interviene mai in maniera diretta esprimendo valutazioni e giudizi, ma fa intuire il suo pensiero attraverso le cose stesse, attraverso i materiali narrativi. Per esempio il finale reso tragico da un suicidio equivale probabilmente ad una valutazione negativa sul mondo nuovo e i suoi valori.
Il ritmo della narrazione è piuttosto disuguale e vede dei momenti di grande lentezza e quasi del tutto spenti a cui si alternano fasi più accelerate, e ricche di avvenimenti che si succedono e suscitano al lettore attesa, curiosità e sorpresa.
Il linguaggio di cui si fa uso nel testo è piuttosto variato troviamo un lessico ricco di termini tecnici e scientifici quando si descrivono gli impianti di lavorazione, i laboratori e gli ambienti del Mondo nuovo; anche nel modo di esprimersi degli abitanti abbonda una terminologia di questo tipo; essi però non sempre parlano in questo modo, e la loro conversazione ricorre ad un linguaggio medio e discorsivo, con dei curiosi intercalari del tipo: "per amor di Ford", "Ford sia lodato",ecc.
Altre volte ripetono i messaggi a cui sono stati condizionati con l'ipnopedia, come ad esempio "in fede mia, sono contenta di essere una gamma".
Non privi di importanza sono inoltre i nomi di alcuni personaggi del romanzo, i quali evocano Marx, Lenin, Ford, cioè personaggi che hanno avuto grande rilievo politico ed economico, e che tendevano ad avvantaggiare gli interessi delle collettività e della produzione economica.
Mi ha molto colpito come l'autore ha descritto il condizionamento psicologico degli individui praticato al fine di vivere in una società pacata e pacifica; al giorno d'oggi spesso capita che piccoli gruppi o anche un solo individuo riescano a "sottomettere" enormi masse promettendo la felicità ed un futuro radioso senza fatica facendo leva sul desiderio naturale di una vita con pochi problemi in cui le cose non costino troppo, soprattutto attraverso i mezzi di comunicazione quali i media, spesso con messaggi velati che offuscano i veri valori della vita in nome delle comodità.
Ciò che l'autore è riuscito molto efficacemente a far comprendere al lettore è il fatto che delegare ai potenti le nostre decisioni e "la fatica" di pensare toglie all'uomo la cosa più importante che possiede: la libertà, senza la quale diventiamo dei semplici strumenti, o comunque degli uomini molto limitati; è giusto invece, per opporsi a questo, far rivivere le migliori idee trasmesseci dalla cultura e dalle tradizioni nel corso dei secoli.
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