Racconto allegorico
C'era una ragazza bellissima
di nome Federica, incantevole, ma molto povera. Era sposata con un uomo
modesto, un impiegato, che tuttavia era molto gentile e simpatico. Lei era
infelice, perché sognava il lusso, la ricchezza, e un giorno come tanti,
ricevette per errore un invito ad un ballo, il quale era destinato ad
un'omonima ragazza, appartenente all'alta società. Il marito avrebbe voluto
portare l'invito alla vera destinataria, ma la moglie si ostinava a voler
partecipare. Non aveva gli abiti adatti e neppure nessun gioiello da mettere
perciò si disperava; il marito allora, pur di farla felice, spese tutti i
risparmi per comprarle l'abito. Per i gioielli invece, decise di rivolgersi ad
una sua amica, la quale le prestò una bellissima collana di diamanti. Giunta
alla festa, ricevette molti complimenti e per tutta ala serata fu al centro
dell'attenzione; ballando si divertì al punto di non accorgersi che si erano
fatte le quattro del mattino. Euforica e inebriata dal successo non si accorse
di un piccolo ostacolo cui era rimasta impigliata la collana. In un attimo le
perle di diamanti si sfilarono e si diffusero ovunque. Si mise subito alla
ricerca delle perle, giorno dopo giorno e notte dopo notte. Si avventurò dentro
un tombino, inseguì un gatto che aveva mangiato una delle perle, ne ricostruì
con le sue mani una che era stata schiacciata, rischiò di venire investita da
un'auto, si azzuffò con una barbona che ne aveva presa una. Passarono vent'anni
e Federica ricompose tutta la collana. Era diventava vecchia, gobba, molto
brutta, talmente malconcia che si stentava a riconoscerla. Tornò a casa, non
ritrovò il marito, che nel frattempo se ne era andato dandola per dispersa. Ma
il suo compito era di riportare la collana all'amica. Si presentò davanti alla
casa della donna, anch'essa cambiata con gli anni. La donna però stentava a
riconoscerla e dopo essersi presentata, Federica restituì la collana. La donna
risalì allora a quell'episodio e scoppiò in una grande risata: infatti le
rivelò che era nient'altro che un falso e non valeva niente.
L'allegoria
nella storia:
Una persona
insegue qualcosa di apparentemente bello, prezioso, sciupa la propria vita e si
annulla per l'oggetto del suo desiderio. Questo però sfugge in continuazione e
la persona si danna nel tentativo di raggiungerlo, e quando poi finalmente
viene preso il "tesoro" dimostra tutta
la sua falsità e si rivela solo un abbaglio. Intanto però ciò che di buono si
aveva è svanito: nel caso di Federica una vita modesta, ma serena, la bellezza
e la giovinezza, un marito umile, ma fedele, tutto è irrimediabilmente perso.