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PROVA DI ITALIANO
Autore: Niccolò Machiavelli
Opera: De Principatibus
In questa prima parte del capitolo intitolato in italiano "Di quante ragioni ("specie") sia la milizia e dei soldati mercenari", Machiavelli affronta il problema delle forze armate. L'autore afferma molto francamente quanto è necessario avere fondamenti buoni altrimenti è inevitabile che il principe perda il potere. Tutti gli stati si devono basare su le buone legge e le buone arme. Approfondendo il concetto delle armi, Machiavelli elenca le varie armi con cui uno stato si può difendere: proprie, mercenarie o ausiliarie o miste. Le mercenarie e le ausiliarie,continua, sono inutili e pericolose, e questo porta lo Stato in una situazione di insicurezza poiché i soldati forniti dagli alleati combattono unicamente per un poco di stipendio e questo non è sufficiente a fare che voglino morire per te. Come prova a quello che afferma, Machiavelli riferisce la situazione presente in Italia che si era per molti anni riposata tutta in su le armi mercenarie, le quali fecero inizialmente qualche progressi ma come è venne il forestiero, le mostrarono quello che elle erano.
L'autore continua volendo indicare l'inadeguatezza di questo tipo di armi; poiché se i comandanti sono coraggiosi desiderano solo aver gloria, mentre se non sono valorosi rischiano di mandare lo stato in disfacimento. Concludendo Machiavelli afferma che solo uno stato con armi proprie può sopportare bene una guerra.
Machiavelli indica nelle prime righe del capitolo, come è necessario che un principe abbia fondamenti buoni per non perdere il potere. Tutti gli stati devono avere queste basi vecchi nuovi o misti che siano, le buone leggi e le buone arme regolano questo, poiché non può essere buone legge dove non sono buone arme e di conseguenza è necessario che quando si ha buone arme conviene sieno buone leggi.
Secondo Machiavelli, le milizie mercenarie sono inutile e pericolose, sanza disciplina, disunite, ambiziose, infedele, gagliarde fra gli amici, e se uno stato si basa sulle milizia non sarà mai saldo al potere né sicuro. L'autore riporta come ragione di questo il fatto che i mercenari non hanno altro amore né latra cagione che le tenga in campo che un poco di stipendio, il quale però non è sufficiente non rischiare di morire per una patria a cui non appartiene nemmeno.
Raccontando del problema delle milizie in Italia, l'autore afferma che queste per molti anno hanno appoggiato lo stato dimostrando inizialmente anche un progresso sembrando forti finché combattevano tra di loro, ma è bastato l'arrivo di uno straniero per dimostrare quello che effettivamente erano per cui a Carlo VIII fu possibile conquistare l'Italia senza combattere.
Sembra che Machiavelli attribuisce perciò la crisi italiana a una ragione puramente militare, ma non bisogna dimenticare la sua premessa dove trova un forte collegamento fra organizzazione politica e organizzazione militare.
2.2 Esempi dei procedimenti argomentativi di Machiavelli:
- il ragionamento dilemmatico: "E' capitani mercenari o è sono uomini eccellenti"
"..replicherei come l'arme hanno a essere operate o da un principe o da una repubblica"
-la confutazione di possibili obiezioni: "E chi diceva come.le pene ancora loro"
". inflelicitàdi queste arme"
-l'argomentazione
per esempi storici: " .onde che a Carlo
re di Francia fu lecito pigliare
col gesso"
" E per esperienza si vede alli.arme esterne."
Lo stile di
Machiavelli è caratterizzato da improvvise rotture della continuità sintattica,
a parer mio con bruschi cambi di soggetti che possono per un attimo mettere un
po' di confusione al lettore come ad esempio : "non timore di Dio, non fè con gli uomini."/ "e tanto di differisce la
ruina quanto si differisce l'assalto". Ho notato anche dei cambiamenti dal si impersonale al tu. Machiavelli in questo brano ha usato anche metafore come " .onde che a Carlo re di Francia fu lecito
pigliare
Machiavelli,figlio di un notaio fiorentino, alla morte del padre si trovò in eredità una cospicua somma di denaro, che gli diede la possibilità di vivere dignitosamente e di dedicarsi alla politica che era la sua grande passione. Molto preparato sul latino e questo lo si può capire anche prendendo in esame il breve brano intitolato "Di quante ragioni ("specie") sia la milizia e dei soldati mercenari", Machiavelli scrisse sul un trattato politico appunto intitolato De Principatibus dove scrisse il suo ideale di stato.
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