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Riassunto:
Primo Levi, è catturato dalle Milizie fasciste il 13 dicembre 1943. Dopo un periodo di permanenza nel gennaio del 1944 presso un campo a Fossoli, vicino Modena, egli è condotto con altri a Monowitz, vicino ad Aushwitz. Appena arrivato è subito messo a contatto con la dura vita del campo, con le regole ed i comportamenti che si dovevano tenere.
Un giorno a causa di una ferita ad un piede, Levi viene ricoverato nel Ka-Be, cioè nell'infermeria del campo. Dopo 20 giorni viene dimesso e trova sistemazione in una nuova baracca, dove conosce un altro italiano, Alberto, che diverrà il suo migliore amico. Durante la primavera del 1944 ogni giorno si sussegue uguale agli altri. La levata alle 4, il lavoro, la pausa per la misera razione di zuppa e di pane e poi ancora lavoro fino a sera.
Levi partecipa ad un esame di chimica per specialisti e lo supera, assieme ad Alberto, ma questo non lo porta ad un effettivo miglioramento delle condizioni di vita.
Nell'ottobre del 1944 le SS comandano una selezione per ridurre il numero dei prigionieri, ma Levi, fortunatamente, la supera. Con l'avvicinarsi dell'inverno, le possibilità di sopravvivere si riducono molto, ma il protagonista ed altri due vengono scelti per il laboratorio di chimica e così possono passare l'inverno al caldo senza il pericolo di morire per il freddo. L'11 gennaio del 1945, Levi si ammala di scarlattina e viene ricoverato nel Ka-Be. Nella baracca è con altri dieci, tra i quali i francesi Arthur e Charles, che diventano suoi amici. Il 18 gennaio all'improvviso iniziano i bombardamenti al campo. In poco tempo tutti i tedeschi e le SS fuggono, lasciando i prigionieri da soli. Levi riesce ad organizzarsi con i suoi compagni di baracca dell'infermeria: insieme trovano acqua, luce ed anche una stufa per riscaldarsi e cuocere il cibo. Il 27 gennaio arrivano i russi che portano in salvo tutti i prigionieri.
Personaggi:
Primo Levi (protagonista, 24 anni, 174517)
SS
Flesch (interprete)
Ingegner Levi
Schlome (ragazzo di 16 anni)
Diena (comp. di cuccetta)
Steinlauf
Nullachtzehn
Chajim (comp. di cuccetta)
Walter Boon (comp. nel Ka-Be)
Schmulek (comp. nel Ka- Be)
Alberto (22 anni)
Resnyk
Wachsmann
Sigi
Bela
Fischer
Templer
Schepschel
Alfred L.
Elias Lindzin
Henri
Alex (capo Kommando chimico)
Iss Clausner
Doktor Pannwitz
Goldner (chimico)
Deutsch (chimico)
Sivadjan (chimico)
Jean (pikolo, chimico)
Lorenzo
Wertheimer
Monsieur Pinkert
Ziegler (comp. di Block)
Sattler (comp. di Block)
Kuhn (comp. di Block)
Kraus Pali (comp. di lavoro)
Clausner (comp. di lavoro)
Gounan (comp. di lavoro)
Arthur (comp. nel Ka-Be)
Charles (comp. nel Ka-Be)
Towarowshi (comp. nel Ka-Be)
Sertelet (comp. nel Ka-Be)
Alcalai (comp. nel Ka-Be)
Schenck (comp. nel Ka-Be)
Lakmeker (comp. nel Ka-Be)
Somogyi (comp. nel Ka-Be)
Cagnolati (comp. nel Ka-Be)
Dorget (comp. nel Ka-Be)
Tempo
Dal 13 dicembre 1943 al 27 gennaio 1945 (il protagonista aveva 24 anni al momento della cattura)
Luogo
Fossoli (Modena)
Monowitz - Alta Slesia - Buna
Struttura
SITUAZIONE INIZIALE: Levi è a casa libero
ROTTURA DELL'EQUILIBRIO: cattura da parte delle Milizie fasciste
PEGGIORAMENTI E/O MIGLIORAMENTI: evoluzione della vicenda
RICOMPOSIZIONE DELL'EQUILIBRIO: inizio dei bombardamenti e abbandono del campo da parte delle SS
SITUAZIONE FINALE: arrivo dei russi e liberazione
Commento
Per quanto riguarda lo stile e la forma, in questo libro sono presenti tutti i vari tipi di sequenza: riflessiva, narrativa, descrittiva e dialogata. C'è la prevalenza di quelle riflessive, nelle quali il protagonista descrive i suoi stati d'animo e quello che pensa del campo. Addirittura ci sono alcuni capitoli interamente dedicati a riflessioni di questo tipo. Il lessico usato è di registro medio, con alcune parole e frasi in tedesco, non sempre tradotte in italiano. Questo libro mi è piaciuto innanzi tutto per l'argomento trattato e poi anche per il fatto che non è una semplice cronaca degli avvenimenti del campo, ma una vera e propria narrazione in prima persona, poiché lo stesso Levi faceva parte di quel campo. Sicuramente questo libro è un documento molto importante dal punto di vista storico ma anche da quello umanistico perché fa capire gli orrori e le ingiustizie che sono state commesse in lager.
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