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Pittura gotica: ai pittori non interessava rappresentare la realta' ,quanto interpretare la dimensione soprannaturale. I fondi dorati, privavano di profondita' lo spazio e creavano un ambiente astratto attorno alle figure. Le composizioni erano ordinate e simmetriche. Al centro si collocavano le figure di maggiore importanza, con dimensioni superiori al reale.
Duccio di buoninsegna e' l'iniziatore del linguaggio gotico senese in pittura.
Colori ricorrenti nella pittura medievale: blu, simbolo di nobilta' e spiritualita', usato per il manto di maria. Rosso, simbolo di regalita', amore verso dio e passione. Oro, simbolo di grazia e spazio divino, esprime la soprannaturalita' degli eventi. I 3 colori davano risalto ai soggetti.
Cimabue mostro' una sensibilita' nuova nel rappresentare la realta'. Celebri sono le sue maesta' e le crocifissioni, nelle quali si svincolo' dal rigido impianto di matrice bizantina. Egli sembra dare nuova espressivita' ai personaggi raffigurati.
Giotto prosegui' il percorso di cimabue nel porre come centrale il tema della rappresentazione della natura. Raffiguro' i santi e i religiosi come fossero uomini reali. La forte espressivita' dei suoi personaggi sembra tradursi in volonta' di azione. Giotto maturo' la sua esperianza artistica a roma dove colse la classica compostezza delle figure e il tono morbido e sfumato del chiaroscuro. Aboli' il fondo dorato e il cielo divenne azzurro luminoso e intenso. Spazio e' rappresentato in modo tridimensionale grazie all'uso della prospettiva intuitiva e all'individuazione dei piani in luce e in ombra degli edifici.
Il rinascimento e' un movimento di pensiero che si sviluppo' in italia e in europa nei secoli xv e xvi. Il primo centro di diffusione fu firenze. Il termine rinascita fu impiegato dal vasari per indicare l'atteggiamento di opposizione all'antinaturalismo della concezione bizantina, per lasciare spazio ad una visione oggettivamente fondata, razionale, dal rapporto tra uomo e natura. Il primo rinascimento viene definito anche umanesimo che indica il movimento intellettuale fondato sullo studio dei testi letterari volto all'affermazione dell'uomo, che acquisisce una nuova consapevolezzadei propri valori e delle proprie capacita'. Si distinguono poi il rinascimento classico dal '400 al '500 e il manierismo dal '530 a fine secolo.
La ragione divenne uno strumento di analisi per comprendere il proprio rapporto con la natura e con dio. L'uomo del rinascimento nutriva un profondo interesse per il mondo antico:gli artisti recuperarono i modelli formali classici; non fu pero' un lavoro di semplice copiatura ma gli elementi furono riproposti in modo nuovo, seguendo nuove regole. L'artista credeva che l'arte fosse tanto piu' genuina quanto piu' riusciva ad imitare la natura. Voleva percio' rappresentarla esattamente come gli appariva, senza schermi, e la studiava con metodo razionale.
Lapittura del '400 si basava sulla rappresentazione prospettica della realta'. La prospettiva e' un metodo grafico di rappresentazione basato sull'applicazione di rigorose regole geometriche. Essa consente una esatta misurazione delle distanze ed una collocazione delle figure secondo precise proporzioni. In modo tale che sulla superficie bidimensionale si crei l'illusione della profondita'.
L'architettura del '400 rispondeva a nuove regole: -nuovo sistema progettuale basato sulla geometria e sulla modularita' delle strutture. -si studiarono le opere dell'antichita' classica di cui vennero assunti i modelli formali. -nuova concezione del cantiere in cui l'architetto progettava e l'operaio seguiva gli opdini.
Filippo brunelleschi riutilizzo' per primo le forme architettoniche dell'antichita' classica. Egli uso' la colonna, l'arco, i capitelli non solo come elementi strutturali e decorativi, ma come strumenti di misurazione e di ordinamento dello spazio architettonico. Gli ordini architettonici divennero mezzi di controllo di un sistema di progettazione concepito in forma matematica.
Leon battista alberti fu il maggior teorico dell'architettura del rinascimento. Del classicismo romano le sue opere conservarono la monumentalita': i vasti spazi, i grandi archi, l'uso di pilastri, colonne, ampie cupole. Nella sua opera teorica piu' importante, de reaedificatoria, alberti fisso' le regole della progettazione e suggeri' l'uso corretto delle nuove tecniche costruttive. Egli concepi' la moderna idea di tipologia architettonica: ogni edificio deve essere funzionale all'uso a cui e' destinato, deve suggerire l'idea di monumentalita' nel riferimento alle forme classiche e deve essere concepito come unione concorde di parti, ove ognuna abbia medesima importanza rispetto all'insieme.
Il palazzo si affermo' come tipologia di abitazione nobiliare. Caratteristiche:
-semplicita' di forme: parallelepipedo. - all'interno si apre il cortile. -le facciate sono ripartite orizzontalmente in sezioni. -al piano terra un forte chiaroscuro. -man mano che si sale il chiaroscuro e' + tenue. - riprende l'antichita' classica dividendo la facciata in ordini architettonici sovrapposti. Un robusto cornicione chiude in alto il palazzo.
In pittura la rivoluzione era determinata dall'osservazione razionale della realta'. Uso rigoroso della prospettiva: lo spazio entra nel dipinto. La disposizione dei personaggi consente la percezione di piu' piani spaziali.
Beato angelico utilizzo' la prospettiva e rappresento' gli elementi della natura con un certo rigore naturalistico, ma si distinse per una tendenza piu' idealistica e trascendente. Le figure umane piu' che a partecipare al mondo reale, appaiono immerse in una atmosfera contemplativa. Egli aveva fede nella ragione dell'uomo ma credeva che i drammi terreni sarebbero stati risolti dalla giustizia divina. Le opere non sono mai drammatiche ma serene.
Nelle opere di andrea del castagno l'uomo assunse una monumentalita' che lo rese assoluto protagonista dello spazio. La prospettiva venne utilizzata per dare importanza all'uomo, disegnato con una linea vigorosa e caricato di grande solidita' plastica.
Piero della francesca approfondi' gli aspetti teorici della disciplina con la stesura di trattati sulla prospettiva e sulle proporzioni dei corpi, de prospectiva pingendi. La sua pittura era caratterizzata dalla luminosita' dei colori e da un rigoroso ordine compositivo. La ricerca di leggi armoniche, che rispecchiassero la perfezione del creato, si traduceva nell'applicazione di precisi rapporti matematici. Uomini e spazio apparivano legati da un perfetto accordo di misura e proporzioni. Per rappresentare lo spazio piero applicava rigorosamente la prospettiva lineare.
Sandro botticelli seppe interpretare con sensibilita' il nuovo pensiero umanista e il raffinato clima della corte dei medici. L'artista sviluppo' in piu' occasioni soggetti mitologici, utilizzati come allegorie da interpretare in chiave morale. Secondo la filosofia neoplatonica, l'arte doveva rappresentare l'ideale di un mondo perfetto, e la bellezza delle forme era espressione dell'armonia e della perfezione spirituale. Cosi' le figure di botticelli sembrano irreali quasi senza peso.
Pittori fiamminghi si distinsero per la tecnica raffinata e per l'indagine minuziosa della realta'. A loro si deve l'introduzione della pittura ad olio: questa tecnica consentiva una migliore resa naturalistica per il fatto che i colori sono nitidi e luminosi. L'olio asciuga lentamente, permettendo al pittore di continuare a lavorarlo mentre indurisce. Sono gli stessi colori a offrire maggior evidenza agli oggetti e a consentire la resa dei dettagli, attraverso gradazioni di toni ed ombreggiature dai sorprendenti effetti illusionistici.
Molti pittori italiani come piero della francesca e antonello da messina rimasero colpiti dagli splendidi paesaggi, dallaricchezza dei colori,dai particolari descrittivi dei quadri fiamminghi tanto da riprenderne il linguaggio artistico, rielaborandolo, a loro volta, in modo personale.
Leonardo da vinci supero' l'idea che lo spazio dovesse essere rappresentato attraverso le sole regole della prospettiva. Egli apprese un modo piu' morbido di usare il chiaroscuro. Egli espresse la sua sensibilita' nell'immergere le figure umane nello spazio atmosferico, delicatamente modellate da gradazioni luminose. La pittura, basandosi dunque sull'esperienza, deve raffigurare le cose per quello che sono, immerse nell'atmosfera che le circonda. A questo scopo leonardo utilizzo' la tecnica dello sfumato che gli consentiva di passare in modo graduale da un tono all'altro di colore, senza contrasti. I contorni delle figure sono morbidi, a volte sfocati, quasi mutevoli, mentre trovano evidenza le modulazioni di luce e di colore nell'ambiente. I paesaggi di leonardo sono spesso avvolti nell'aria un po' nebbiosa del crepuscolo, quando la luce diffusa avvolge uniformemente ogni cosa. Leonardo rifiuto' il principio della composizione organizzata intorno alla gabbia prospettica e pose al centro della sua attenzione l'agire dell'uomo, libero nello spazio. Per questo i gesti e i volti hanno grande forza espressiva.
La ricerca degli scultori del '400 era tutta orientata allo sforzo di collocare l'uomo dentro lo spazio, in perfetta sintonia con questo. Le statue erano ricche di chiaroscuro, che dava movimento alla figura, e il bassorilievo mostrava sorprendenti effetti prospettici, determinati dall'uso dello sfondo architettonico. Rotorno' l'uso della statua bronzea, che accentua la vibrazione della luce, creando movimento continuo nella figura.
Per donatello la scultura doveva descrivere la realta'. Il personaggio veniva inserito nello spazio, perche' nel mondo si compiva il suo destino. Nel 1427 donatello realizzo' il "banchetto di erode". Nel bassorilievo e' disegnata una prospettiva rigorosa, entro la quale le figure umane sono stiacciate, come compresse nel bronzo. Stiacciato= bassorilievo con motivo poco emergente dal fondo.
Con donato bramante, michelangelo buonarroti e raffaello sanzio, l'arte si avvio' verso un nuovo modo di concepire la classicita' e il rinnovamento si attuo' secondo chiari principi: -l'arte doveva esprimere una ordinata solennita'. -si tendeva ad idealizzare la forma cioe' non si cerco' piu' l'imitazione della natura. -si studiava l'uomo, ma non lo si rappresentava piu' come elemento ordinatore dello spazio; mutava anche il rapporto con la natura. -emerse un nuovo bisogno di spiritualita'; la razionalita' non era unico strumento di conoscenza.
Nel primo 500 si impose la pianta centrale. Nelle piante centrali lo schema geometrico era considerato perfetto perche' immutabile e dunque comprensibile.
Michelangelo buonarroti fu la figura dominante di tutto il '500. Si esprimeva con un linguaggio monumentale, tendente sempre alla ricerca della intensita' espressiva, con cui l'artista celebra il valore morale degli uomini.
La scultura e' stata il principale mezzo espressivo di michelangelo: l'opera prendeva forma come vittoria sulla materia, in un sofferto processo creativo.
Il tema della pieta', di origini nordiche, era solitamente rappresentato come angosciata espressione di un dolore straziante. Michelangelo applica uno schema triangolare, che da all'insieme unita' e equilibrio, ideali del rinascimento maturo. Il marmo e' lavorato con estrema raffinatezza, le superfici sono perfettamente levigate. Molte statue di michelangelo sono rimaste incompiute: il "non finito" divenne una sua scelta espressiva. Secondo l'artista, la forma era idealmente gia' presente nel blocco di marmo, era imprigionata al suo interno: compito dello scultore era liberarla dalla materia. Nel 1508 il papa lo incarico' di dipingere la volta della cappella sistina in vaticano. Le figure colpiscono per la loro monumentalita' e per la potenza espressiva, sono perfette nelle proporzioni e nelle parti anatomiche, forti e dinamiche nella costante tensione del movimento. Ai corpi egli da grande risalto plastico, ritenendo la scultura la massima espressione artistica, e lo fa evitando le ombre sfumate, che sostituisce con improvvise contrapposizioni di colore.
Raffaello porto' a piena manifestazione i grandi ideali rinascimentali: le sue opere erano fondate, infatti, sui principi di armonia e di perfezione formale che erano alla base del pensiero dell'umanesimo, ma venivano arricchite da una particolare naturalezza e da una raffinata spontaneita'. Nelle opere di raffaello domina la serenita' di chi vede nella natura l'unione ideale di umano e divino. Egli organizzava l'immagine secondo strutture geometriche, che portavano alla rappresentazione di una realta' idealizzata, costruita intellettualmente e ricomposta secondo i suoi naturali principi armonici e proporzionali. Raffaello lavoro' assiduamente al tema della madonna col bambino, studiando dal vero i personaggi. L'organizzazione compositiva e' studiata in funzione del formato circolare della tavola. L'andamento curvilineo del bordo si trasmette alle figure. Una luminosita' diffusa da concretezza ai corpi, che sembrano emergere delicatamente dall'ombra.
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