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PIRANDELLO
Luigi Pirandello nacque a Girgenti, attuale Agrigento, nel 1867. Fu drammaturgo scrittore di novelle, romanzi e opere teatrali. Il padre gestiva una miniera di zolfo e la madre apparteneva ad un'agiata famiglia di commercianti. Dopo gli studi liceali a Palermo si trasferì a Roma e quindi in Germania, dove conseguì la laurea in lettere con una tesi dedicata alla parlata de Girgenti.
Ritornato in Italia si sposò nel 1897con Antonietta Portulano. Nel 1904 una frana nelle miniere del padre portò la famiglia al dissesto economico e la moglie a squilibri mentali tali da costringerlo a rinchiuderla in una casa di cura. Suo figlio Stefano durante il primo conflitto mondiale fu fatto prigioniero dagli austriaci .
La sua produzione risentirà di questa atmosfera di delusione e di follia. Nonostante le tragedie familiari Pirandello raggiunse il successo con "Sei personaggi in cerca di autore"trionfando al teatro Manzoni di Milano. Nel 1924 si iscrisse al partito fascista tenendosi sempre lontano dalla vita politica. Nel 1929 fu chiamato a far parte dell'Accademia di Italia e nel 1934 gli venne assegnato il premio Nobel per la letteratura.
Pirandello costituisce il massimo della storia del teatro italiano, lo straordinario autore porta le sue novelle sul palcoscenico con una facilità estrema, dove l'uomo è attore di se stesso e ha un ruolo spontaneo e naturale . Su questo nuovo palcoscenico, conduce il suo processo alla società contemporanea. Tutta la sua opera è imperniata sul problema dell'identità profonda della persona:l'uomo non è quasi mai quello che crede di essere ma quello che gli altri credono che sia. La vita per Pirandello è teatro e gli uomini sono attori. Per Pirandello tutta la realtà è vita in continua trasformazione è "un flusso continuo, incandescente e indistinto" come lo scorrere di un magma vulcanico e tutto ciò che si stacca da questo flusso assume una propria forma distinta ed individuale.
Questo accade anche per l'uomo che si stacca dalla vita fluida per crearsi una propria personalità definita e conosciuta.
In realtà questa è
un'illusione, perché la nostra personalità scaturisce dalla visione soggettiva
che noi abbiamo del mondo. Anche chi ci circonda ci vede ognuno in modo
diverso, quindi noi siamo tante forme, tanti individui nello stesso momento.
Ciascuna di queste forme è quindi una maschera imposta da noi o da chi ci
guarda e sotto questa maschera non c'è nessuno, in quanto non abbiamo un volto
definito ma cambiamo continuamente. Il contrasto tra la vita (ciò che realmente
siamo) e la forma (ciò che sembriamo) genera la crisi di identità e la
dissociazione dell'io (L'IO E
Nella società nuova della industrializzazione, della meccanica e delle metropoli vengono meno i rapporti umani tra persone che tendono ad isolarsi. Subentra così una certa crisi razionale, non esiste più una realtà oggettiva, ma la realtà appare frantumata e soggettiva. L'individuo si racchiude in se stesso assumendo una propria forma (L'INCOMUNICABILITA').
Nelle opere di Pirandello appare chiaro, anche in riferimento alla disgrazia già accennata, il rifiuto della vita sociale con i ruoli che impone: la famiglia, con il suo ambiente opprimente e il lavoro, a livello di piccolo borghese, con attività monotone e frustranti. Queste per Pirandello sono la trappola della vita, dalla quale non c'è via d'uscita se non nell'irrazionalità: Nell'immaginazione, che ci permette di passare dalla vera realtà ad una realtà fantastica o nella follia che ci fa isolare dalla realtà sociale (L'OPPRESSIONE DELLA FAMIGLIA E DELLA SOCIETA').
La prima opera di Pirandello è stata il saggio "L'umorismo". Con quest'opera egli ci trasmette il suo "ideale" umoristico, del tragico mescolato al comico e di comico che con la riflessione diventa tragico. Se vedo una vecchia tutta truccata avverto che è il contrario di come dovrebbe essere, quindi mi fa in un primo momento ridere, avvertimento del contrario, comico, ma se interviene la riflessione capisco che quella donna lo fa nell'illusione di trattenere l'amore del marito e provo pietà, sentimento del contrario, umorismo.
Tra le opere di Pirandello, tratto da "Novelle per un anno" abbiamo letto "Il treno ha fischiato", dove un normalissimo fischio di treno (epifania=manifestazione) in piena notte trasforma il protagonista fino a farlo allontanare dalla triste realtà lavorativa e familiare (la trappola) per trasportarlo con l'immaginazione in un'altra realtà completamente opposta. In quest'opera ben si nota il comico, l'aspetto ridicolo della reazione del protagonista e successivamente l'umorismo, l'aspetto tragico rivelato dalla riflessione.
Un'altra opera analizzata è "Il fu Mattia Pascal" tratto dal romanzo "Nuova Antologia". Anche in quest'opera si nota la fuga dalla "trappola" e la ricerca di una nuova vita che non gli sarà possibile per vari motivi.
Altro romanzo di notevole notorietà è "Uno, nessuno e centomila". L'opera drammatica analizzata è la commedia "Così è (se vi pare Quest'opera è tratta dalla raccolta "Maschere nude" che raccoglie tutto il teatro pirandelliano. I personaggi sono presentati nella loro nudità psicologica senza "maschera" pubblica sotto la quale tentano di nascondersi, spesso inseriti in vicende al limite del paradosso. Altre opere di notevole importanza sono: Enrico IV, Sei personaggi in cerca d'autore.
A cinecittà durante la composizione dei testi del film "Il fu Mattia Pasqual"
Pirandello si ammalò di polmonite e mori' nella sua casa romana il 1936.
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