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Leggi anche appunti:Italo Svevo - Ettore SchmitzItalo Svevo Vai a: Navigazione, cerca Italo Svevo (19 dicembre 1861, "A Zacinto""A Zacinto" Componimento composto tra l'Agosto del 1802 e l'Aprile del 1803, Ivanhoe di Walter scottIvanhoe di Walter scott Anno di pubblicazione : 1823 Riassunto La |
RISORIGMENTO
Origine e significato del termine "Romanticismo
Il termine romanticismo compara per a prima volta nel Seicento, con accezione dispregiativa, per connotare i romanzi cavallereschi e pastorali colmi di finzione: il clima razionalista portava infatti a condannare ere fantastiche e non aderenti al vero.
Nel Settecento, quando si inizia a rivalutare la fantasia nell'arte, il termine perde l'eccezione peggiorativa indica l'insieme degli elementi artistici che dilettano l'immaginazione.
Il termine "Romanticismo" viene poi utilizzato con un significato più esteso e infine applicato, nell'Ottocento, dapprima ad una nuova tendenza del sensibilità basata sull'immaginazione e in seguito a un movimento culturale, letterario, filosofico e artistico europeo.
Il Romanticismo europeo: temi e figure
Prevalgono, innanzitutto, le tematiche negative: il dolore, la malinconia, il tedio (noia), la delusione, la paura. L'atmosfera delineata è cupa e tenebrosa, differente da quella luminosa e ottimistica dell'illuminismo e da quella placida e rasserenante del Neoclassicismo.
L'illuminismo esaltava la ragione ,mentre i romantici sottolineano i limiti degli strumenti conoscitivi razionali, che non si sono rivelati in grado spiegare il mistero del vita, di cogliere l'unità del tutto, restando confinati in un ambito chiuso, prigionieri si un sapere si un sapere classico geometrico e finito.
Una sensazione ricorrente nei poeti e nei filosofi romantici è l'anelito all'assoluto, cioè l'aspirazione a cogliere l'infinito ad aprire una dimensione sconfinata e ineffabile, ad esplorare l'irrazionale: la follia, il sogno, le visioni costituiscono esperienze mistiche, trascendenti, che superano le barriere della razionalità per inoltrare l'uomo in un terreno misterioso e sovrumano.
L'anelito all'assoluto, la tensione struggente verso l'immenso, nutre altri aspetti generali del Romanticismo: il titanismo, cioè l'atteggiamento che depreca la mediocrità, che si erge solitario e determinato contro l'autorità e che vuole affermarsi contro ogni limite, richiamandosi ai Titani, che preservarono nel tentativo di liberarsi dalla prigione imposta da Zeus, pur consapevoli di essere stati condannati a restarvi per sempre.
(Il titanismo è l'esaltazione dell'uomo che cerca di essere superiore ai suoi simili attraverso una sua dote: l'uomo-poeta superiore ai suoi simili grazie al dono di sapere scrivere poesie)
L'infinito genera un senso di terrore e importanza, definito "sublime": il sublime supera il bello, poiché il bello è legato ad uno scenario più equilibrato e sereno, mentre il sublime è grandioso, trionfale.
La natura offre spettacoli "sublimi": il mare in tempesta, il fiume in piena, l'eruzione vulcanica, che intimoriscono, spaventano, quasi paralizzano l'uomo, ma la contempo sono fonte di ammirazione e piacere come tutto ciò che è incontrollabile.
Il sublime: esaltazione di una qualche cosa che è superiore al bello e che produce la meraviglia nell'uomo.
Il Romanticismo in Italia
Il movimento romantico in Italia ebbe una precisa data di inizio, il Gennaio del 1816, anno cui Madame De Stäel pubblicò, l'articolo nel quale invitava gli italiani a conoscere e tradurre le letterature stranieri per rinnovare la propria cultura, che risultava ancorata al passato e insisteva sull'imitazione di classici. (Neoclassicismo)
L'articolo suscitò indignazione presso i classicisti, che ribadirono la perfezione dei modelli del passato, non solo per difendere le traduzioni italiane, ma anche per impedire che le tematiche della letteratura europea snaturassero l'identità italiana, frutto di una storia e di un contesto differente da quello straniero. I modelli europei non potevano dunque essere meccanicamente importanti sulla penisola, poiché i terreno non era adatto alla fioritura di motivi di stili troppo leganti alla realtà esterna.
(Romanismo italiano diverso da quello europeo per lo scopo principale storico e sociale di fare l'Unità)
Altri intellettuali difesero invece le tesi della De Stäel, incoraggiando la modernizzazione della cultura italiana e favorendo l'apertura e il confronto con l'Europa, per uscire dall'isolamento e della ormai pedante imitazioni degli antichi (deputata tra i neoclassicisti e i romantici).
Nel 1818 a Milano viene fondata una rivista, Il Conciliatore, diventando il periodico portavoce del Romanticismo italiano.
Al contempo, non potevano essere accolte le tendenze tenebrose, irrazionali e pessimiste dell'Europa.
L'Italia era ancora un paese arretrato, dunque non poteva riconoscersi negli stati d'animo sofferenti, nostalgici e pessimisti degli europei.
L'Italia viveva anzi un periodo di fervore patriottico (Risorgimento) e di costruzione, quindi le tematiche che potevano interessare che dovevano essere diffuse erano quelle civili e sociali, più che intimistiche e sentimentali: l'obbiettivo era mobilitare la coscienza del popolo, invitare alla partecipazione, alla lotta per l'indipendenza.
In Italia, quindi, il Romanticismo coincide sostanzialmente con il Risorgimento, quindi affronta tematiche civili e patriottiche: è caratterizzato non da un ripiegamento intimistico (esaltazione dei sentimenti), quanto da uno slancio ottimistico, tanto da essere interpretato come l'avanguardia della borghesia progressista.
La differenza rispetto all'Illuminismo è la sfiducia verso i sovrani illuminati.
(Sovrani illuminati: i sovrani che diedero poche riforme,sociali ed economiche non politiche).
ROMANTICISMO: sfiducia verso i sovrani e comparsa nella letteratura e nella società del quarto ceto sociale: il popolo. Popolo non solo per tasse ma anche per fora lavoro per migliorare vita sociale.
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