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Le prime avanguardie in europa: espressionismo e futurismo




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LE PRIME AVANGUARDIE IN EUROPA: ESPRESSIONISMO E FUTURISMO



Il primo Novecento è il periodo delle avanguardie: Espressionismo, Futurismo, Dadaismo e Surrealismo si succedono cambiando completamente la visione del mondo, non solo in campo artistico e letterario. Le avanguardie nascono in tutta Europa e man mano sviluppano caratteristiche diverse a seconda del contesto nelle quali si evolvono, ma nonostante ciò esse presentano degli aspetti di fondo comuni quali:

L'opposizione al Naturalismo e al Decadentismo di fine Ottocento. Vale a dire che alla visione oggettiva della realtà, tipica del Naturalismo, si oppone la soggettività degli autori; mentre all'esaltazione del Sublime, tipica del Decadentismo, si oppone una produzione artistica più tecnica e materiale a volte simbolo di provocazione.

L'arte intesa come attività di gruppo. L'arte non è più il prodotto di una singola persona eccelsa, ma di gruppi di avanguardia che sfruttano l'attività estetica per scopi politici, rivoluzionari e talvolta anarchici.

L'attività artistica diventa interartistica. Si intende che l'arte interessa teatro, cinema, pittura, musica, letterature ed altre discipline.

Il primo movimento del Novecento è sicuramente l'Espressionismo, che ha il proprio epicentro letterario in Germania e da lì si diffonde in Austria. Esso viene influenzato da nuove basi filosofiche come quelle di Nietzsche e Bergson rivolte a stabilire una rottura con i vecchi valori, ma anche dalla situazione socio-politica nella quale si sviluppa. L'ideologia espressionista infatti, ha come protagonista la società della piccola borghesia che cerca un nuovo ruolo sociale tra il proletariato e le classi privilegiate. Dal punto di vista letterario l'Espressionismo si distingue per il suo lessico antiaccademico, estratto da ogni ambito sociale e da ogni registro linguistico e per la sintassi paratattica, caratterizzata da periodi secchi e brevi. In poesia si sceglie prevalentemente il verso libero, in modo da rompere totalmente con le regole della metrica tradizionale.

All'interno dell'Espressionismo si può identificare la nascita del Futurismo che si sviluppa in Italia come unico movimento di avanguardia, ma quasi contemporaneamente si diffonde anche in Russia. Il Futurismo italiano finisce con l'esaltare l'imperialismo economico e politico, mentre in Russia diventa un mezzo di protesta a favore della rivoluzione socialista. In Italia la tendenza all'avanguardia è evidente nei crepuscolari,il cui nome evidenzia il "tramonto" dell'Ottocento e  "l'alba" del Novecento. Nella poetica crepuscolare si può notare il rifiuto del Sublime, la critica della figura del poeta con la sua conseguente perdita dell'aureola ed il completo distacco dalla tradizione.

Il futurismo viene fondato da Filippo Tommaso Marinetti con il primo Manifesto del Futurismo, nel quale è concentrata tutta la carica rivoluzionaria di questa avanguardia. L'arte deve partire dal presente, dalla città moderna e deve esaltare la velocità della macchina, il militarismo, la guerra, la virilità ed il disprezzo per la donna.

Nella prima fase del Futurismo (1909-19012) si può notare ancora l'influenza del Simbolismo e gli autori prediligono l'uso del verso libero.

Una seconda fase va dal 1912 al 1915 ed è caratterizzata da una serie di manifesti che sottolineano l'aspetto rivoluzionario come Parole in Libertà, dove è presente la distruzione della sintassi e l'abolizione della punteggiatura (sostituita da simboli musicali o matematici).

Nella terza fase del movimento (1915-1920) si accentua l'aspetto politico, il quale esalta la guerra come unica igiene del mondo ed allo tesso tempo la nascita di popoli e nazioni più forti; questo spiega come molti futuristi aderirono alla nascita del fascismo in Italia. Il Futurismo si può definire un'avanguardia ambigua e complessa, nella quale si intrecciano istanze del passato ed istituzioni nuove prese dalla nuova società industriale di massa.

Un esempio di produzione futurista è sicuramente la poesia Sì, sì, così, l'aurora sul mare di Filippo Tommaso Marinetti. Il testo è stato pubblicato nel 1925 nell'antologia " I nuovi poeti futuristi " ed esprime la volontà dell'autore di trattare in modo rivoluzionario un tema del tutto lontano dal Futurismo, che è il sorgere del sole sul mare.



































Sì, sì, così, l'aurora sul mare


ombre corrosive contro
                                  l'ALBA
i venti via via lavorando impastando il mare così muscoli e
sangue per l'Aurora
EST     luce gialla sghimbescia
   Poi
   un verde diaccio
   slittante
                                                                 Poi

NORD  un rosso strafottente
  rumore duro vitreo
Poi un grigio stupefatto
Le nuvole rosee sono delizie lontane
  fanfare di carminio     scoppi di scarlatto

fievole NO grigio    tamtam di azzurro
No       Sì
           NO
              SÌ
                 sì
           sì       sì
                       SÌ
                          SÌ
           giallo reboante

                          Meraviglia dei grigi
Tutte le perle dicono   SÌ         Ragionamenti persuasivi verdazzurri delle rade adescanti
I lastroni lisci violacei del mare tremano di entusiasmo
Un raggio rimbalza di roccia in roccia
La meraviglia si mette a ridere nelle vene del mare           Rischio di una nuvola blu a perpendicolo sul mio capo
Tutti i prismatismi aguzzi delle onde impazziscono
                Calamitazioni di rossi
                        Una vela accesa
                                   scollina all'orizzonte che trema
                                            ROMBO D'ORO
risucchio di tre ombre in quella rada mangiata dal sole
- bocca denti sanguigni bave lunghe d'oro che beve il mare
e addenta rocce
                     SÌ      semplicemente
                         SÌ
                         elasticamente

                          pacatamente
                          CÓSÌ
ancora
                       
ANCORA
           ANCORA
                       MEGLIO COSÌ

Analisi della poesia: La metrica è rivoluzionaria e decisiva, data la disposizione dei versi sulla pagina. Il titolo non si limita ad introdurre solamente il tema della poesia ma annuncia anche alcune tecniche futuriste come per esempio la ripetizione di sintagmi (, , così.).

V.[1-9] Si noti il numero "tre" scritto in cifre ed il verbo "corrodere" usato come se fosse un aggettivo ma con significato figurativo di "impedire". La parola ALBA è enfatizzata dalle lettere maiuscole come altre parole all'interno del testo (EST, NORD, NO..). Il vento viene personificato dalla parola "muscoli"; è come se allontanasse con la forza delle sue braccia le nubi per fare spazio al colore rosso ("sangue") dell'Aurora. L'EST rappresenta il punto cardinale dove il sole sorge e questo produce una luce gialla obliqua ("sghimbescia"), POI produce un colore "verde diaccio slittante", sinestesia che probabilmente si riferisce al cielo di una zona di mare ancora poco illuminata.

V.[10-14] Invece, a NORD prevale un colore "rosso strafottente" che viene paragonato in maniera incisiva ad un rumore. Possiamo quindi, considerare questo accostamento colore-suono una sinestesia, ma allo stesso tempo assume valore onomatopeico. Troviamo subito altre due sinestesie sempre riferite al colore delle nuvole "fanfare di carminio", rosse vivaci come squilli di trombe e "scoppi di scarlatto", rosso improvviso come delle esplosioni.

V.[15-23] Qui è descritto il sorgere del sole come una lotta tra luce ed ombra, rappresentata dal susseguirsi dei sintagmi No e Sì che vanno a concludersi con una sinestesia "giallo reboante", simbolo del trionfo del sole.

V.[24-39] Il colore grigio viene a fare parte del paesaggio e definisce il colore chiaro delle "perle", nuvole. Con l'arrivo del sole le baie mostrano un aspetto piacevole (persuasivi verdazzurri) ed il mare è leggermente increspato come se fosse entusiasto della luce (tremano di entusiasmo), qui si può notare l' antropomorfizzazione del mare. Il primo raggio di sole rimbalza sulle rocce e nel mare, al quale vengono attribuite caratteristiche umane come le vene. Una nuvola è proprio sulla testa del poeta e tutti i "prismatismi", qui viene in rilievo la deformazione geometrica cubista, delle onde sembrano impazzire. Una barca a vela supera la curva dell'orizzonte che trema per effetto della distanza delle onde e della luce.

V.[40-52] L'ultima fase del sorgere del sole si esprime con un ROMBO D'ORO, chiaramente si tratta di una sinestesia che introduce un'esplosione di luce. Le tre ombre iniziali che ostacolavano il sorgere del sole sono adesso risucchiate da quest'ultimo, che viene metaforicamente paragonato ad una grande "bocca dai denti sanguigni". Negli ultimi versi la completa eliminazione dei nessi logico-sintattici tende a dare un effetto naturale: il sintagma SI sta a significare il completo trionfo del sole e quindi della positività, l'avverbio "semplicemente" esprime la naturalezza del fenomeno, "elasticamente" la sua progressività e "praticamente" la sua calma. I ripetuti "ancora" con il loro crescendo tipografico danno l'idea dell'espandersi della luce ed in fine, MEGLIO COSI' sottolinea l'immediatezza della percezione.

Il risultato ottenuto dall'autore è una poesia appariscente dal punto di vista formale e stilistico (uso frequente di sinestesie, metafore e personificazioni) che si contrappone alla natura simbolica e impressionista del testo.





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