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LE LINGUE INDOEUROPEE
Se la monogesi resta un'ipotesi, altri studi hanno confermato l'esistenza di un gruppo compatto di lingue con notevoli caratteristiche comuni: le lingue indoeuropee. Il loro territorio di estensione va dall'India fino all'oceano Atlantico. Le principali lingue del gruppo indoeuropeo sono:
Gruppo germanico: svedese, norvegese, danese, islandese, inglese, tedesco (alto e basso), nederlandese
Gruppo celtico: islandese, gallese, scozzese, bretone
Gruppo baltico: lituano e lettone
Italico o osco umbro (parlato sul territorio italiano prima e accanto al latino)
Lingue neolatine (direttamente sviluppate dal latino) : italiano ( in tre aree dialettali),
sardo francese, franco-provenzale e provenzale, spagnolo, portoghese, catalano,ladino,
rumeno.
Albanese
Greco
Gruppo slavo: russo, ucraino, polacco, ceco, slovacco, sloveno, serbocroato, bulgaro
Gruppo indo- iranico: iranico, indiano (tra cui l'antico sanscrito)
Come ci mostra la cartina, oggi alcune di queste lingue hanno allargato i loro confini Europei. L'inglese è parlato, oltre che nel Regno Unito, in Canada, Australia e negli USA; lo spagnolo in Spagna, Cile, Colombia, Cuba, Messico, Nuovo Messico (U.S.A.), Perù, Argentina ed altri 20 paesi; il portoghese in Angola, Brasile, Capo Verde, Guinea Bissau, Macao (Cina), Goa (India), Mozambico, Sao Tomé e Príncipe, Timor Est, oltre che in Portogallo.
(le lingue indoeuropee occupano l'area verde chiaro)
Possedendo le lingue indoeuropee una lunga tradizione scritta, molte e notevoli sono state le somiglianze individuate a partire dai testi più antichi, e tutte confrontabili col sanscrito.
Il sanscrito è un'antica lingua letteraria dell'India, dove tutt'oggi si parlano varietà più moderne. I primi testi in sanscrito sono antichissimi, risalgono al II millennio a.C., tuttavia furono conosciuti in Europa e diventarono di grande interesse per gli studiosi solo a partire dalla fine del XVIII secolo, in corrispondenza con la corrente del Romanticismo e l'attenzione che esso rivolgeva a tutto ciò che era antico o esotico.
Il primo grande studioso della lingua sanscrita fu William Jones, filologo e magistrato britannico che, durante i suoi studi a Calcutta, si accorse di numerose somiglianze tra il lessico del greco e del sanscrito, sfatando il mito che il latino derivasse dal greco (derivarono parallelamente entrambi da un'unica lingua).
Esempio sanscrito greco
sarpa serpes (serpe)
bharami phero (portare)
Nell'entusiasmo generale per la nuova scoperta, lo stesso Friedrich Schlegel inserisce nel suo libro "Über die Sprache und Weisheit der Indier" (sulla lingua e la sapienza degli indiani) una novella in sanscrito con un commento linguistico, mettendo in rilievo lo stretto rapporto di parentela tra questa lingua e, oltre alle lingue classiche, anche quelle germaniche e il persiano, commettendo però l'errore di considerare il sanscrito la fonte da cui sono derivate le altre lingue.
Il problema fu invece risolto pochi anni dopo da Franz Bopp che nel 1816 scoprì un omologia totale nei sistemi di coniugazione verbale del sanscrito, del greco, del latino, del persiano e delle antiche lingue germaniche.
Esempio sanscrito greco
da-da-mi di-do-mi (dare-io)
Egli dimostrò la somiglianza non sono tipologica, ma genealogica di queste lingue e ne trovò la comune origine non già nel sanscrito, ma in una lingua non documentata da cui è derivato anche il sanscrito, cioè nell'indeuropeo (il sanscrito resta la lingua indoeuropea più conservatrice in assoluto, che mantiene tutte le forme originali e ne presenta poche innovative).
FAMIGLIE LINGUISTICHE
Alle famiglie linguistiche appartengono le lingue che hanno una lingua madre in comune. Le lingue, nel corso del tempo, subiscono delle trasformazione (mutano come mutano anche i geni) ma rimane la traccia di un passato in comune. Tra le famiglie linguistiche ricordiamo la famiglia indoeuropea. La scoperta della parentela tra le lingue della famiglia indoeuropea ha dato origine alla linguistica scientifica.
Lingua importante della famiglia indoeuropea è la lingua sanscrita, antica lingua letteraria dell'India; il primo studioso della lingua sanscrita fu WILLIAM JONES, successivamente fu studiata da alcuni studiosi tedeschi, fondatori del romanticismo, tra cui FRIEDRICH SCHLEGEL, scrittore del libro "Sulla lingua e la saggezza degli indiani" (1808), nel quale per la prima volta si confrontano le lingue europee col sanscrito. Tuttavia il fondatore della grammatica comparativa è FRANZ BOPP, il quale passa da una comparazione lessicale ad una comparazione grammaticale. Il problema è dare una collocazione geografica alla lingua madre, e fare ipotesi circa la provenienza dei popoli indoeuropei. Si pensava che l'origina fosse verso oriente, e in una zona settentrionale, dato che in tutte o quasi tutte le lingue indoeuropee si trova la parola FAGGIO. Altro indizio è la parola SALMONE, pesce che si trova in acque fredde.
Un indizio importante è quella della religione, erano venerate divinità celesti e non umane,e questo ha fatto pensare che coloro che veneravano questi dei fossero nomadi. Fra queste divinità celeste c'è ZEUS (greco) e JUPPITER-JOVIS (latino)
JOV e JU hanno la stessa radice dell'equivalente parola in sanscrito, ossia DIAUS.
ZEUS = DJEUS = DIAUS
Zeus era il dio del tempo meteorico e rappresentava la luminosità del cielo.
PALEONTOLOGIA LINGUISTICA
La paleontologia linguistica si è sviluppata e studiata tra l'800e il '900, nel tentativo di ricostruire una cultura arcaica indoeuropea. Si ricostruisce il nome di un "capo supremo" (re).
REX (latino) / RAJA (sanscrito)/ RIX (celtico; ad es. Vercingetorix, Asterix)
Si ricostruisce un capo religioso
PONTIFEX = in latino rappresentava la funzione religiosa; sia in sanscrito che in latino il " Pontifex" rappresenta la possibilità di costruire un ponte che legava il mondo degli uomini con il mondo degli dei.
Lo studio dell'etimologia indoeuropea permette di interpretare le ideologie religiose. Sono state comparate due forme greche e latine per il cibo e la bevanda degli dei "nettare" e "ambrosia"
NEC- ('morte provocata', lat. necare ' uccidere') - TAR > suffisso (= la radice di un verbo che significa "attraversare, andare oltre", cfr. sanscrito tarati = io supero) NECTAR = > bevanda che fa superare la morte provocata.
AM (B) ROSIA > la "B" non è considerata nell'etimologia, quindi
A prefisso negativo (alfa privativa) MR ( sembra essere una radice a grado 0, lat. morior 'muoio naturalmente') OSIA > parte suffissale AMBROSIA = cibo che fa superare la morte maturale
MR e NEC sono due tipi di morte: MR > morte naturale, NEC > morte provocata (da NECARE > uccidere).
AMBROSIA e NECTAR garantiscono l'immortalità
Il problema della comparazione indoeuropea dipende anche dalla FONETICA; anche quando delle parole si somigliano tra loro, bisogna scegliere quali tra queste è più simile alla lingua madre.
genus generis (latino)
genos geneos (greco)
ganas ganasas (sanscrito)
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