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Il vecchio e il mare
Titolo: Il vecchio e il mare
Autore: Ernest Hemingway
Casa Editrice: Oscar Mondadori
Anno di Pubblicazione:
Trama: La storia si svolge in una piccola cittadina cubana, situata sulla costa atlantica. Il protagonista è un anziano solo e sfortunato, dato che non riesce a catturare un pesce da 84 giorni. Deriso dagli amici, senza famiglia e con problemi finanziari, trova conforto in due persone: un giovane pescatore, un tempo suo garzone, che ora lo aiuta nelle mansioni perchè spinto dalla ammirazione e riconoscenza, e Joe Di Maggio, una star del baseball americano per la quale nutre grande stima e da cui prende coraggio per le sue azioni.
Una mattina come altre, partì per la pesca e una volta giunto al largo, iniziò ad attendere. Ben presto alla sua esca abboccò un pesce di grosse dimensioni, e non riuscì più a domarlo, venendo così trasportato al largo. Iniziò tra loro una lunga e sofferente lotta per la sopravvivenza, basata però sulla lealtà e sul rispetto. Il vecchio, infatti, ammirava il pesce per il coraggio e la determinazione nel voler vincere questa cruenta lotta. Il tempo passava inesorabile e la resistenza dei due stava sempre più svanendo, quando un giorno l'attacco disperato del pesce lo portò alla morte. Il vecchio esausto ma ancora freddo doveva ora ritornare alla baia, ormai molto distante. Lungo il ritorno, però, fu attaccato diverse volte da pescecani, attratti dal sangue del pesce. Ad ogni attacco la sua preda veniva defalcata. Il vecchio, prima, la difese con tutte le sue forze e il suo ingegno di pescatore, poi , abbandonò deluso la difesa e aspettò di giungere a casa.
Il giorno seguente la baia era animata da
turisti che circondavano la barca, ormai distrutta, con accanto una carcassa di
un pesce enorme. In una capanna non molto distante, invece, il povero pescatore
"dormiva ancora bocconi e il ragazzo gli sedeva accanto e lo guardava. Il
vecchio sognava i leoni." ( Pg. 104 r 16-17)
Santiago: Questo era il nome dell'anziano. Persona magra e sparuta, il cui viso era segnato con rughe profonde. Sulle guance aveva le chiazze del cancro della pelle, provocato dai riflessi del sole sul mare tropicale. Le mani avevano cicatrici profonde che gli erano venute trattenendo con le lenze i pesci pesanti. Tutti segnali di una vita dura e piena di sacrifici.
La sua lotta con il pesce, anche se non si concluderà a buon fine, affermerà il suo orgoglio e coraggio d'uomo, che sembrava già morto, e la sua notevole forza, che dimostrerà combattendo quasi a mani nude con i pescecani. Il fatto che della sua preda rimanga solo lo scheletro è solo una solfita sul piano economico ma non su quello morale.
Il pesce: Ho deciso di inserirlo tra i protagonisti perché gran parte del racconto è incentrata anche su di lui. Era enorme e con strisce viola che lo cingevano; accanto a lui nuotavano due remore grigie che mai si allontanavano. Nei suoi movimenti era calmo, dava impressione al vecchio di avere una certa nobiltà d'animo, poi nella sua immensità era magnifico, possente e maestoso.
Sembrava che, nonostante la situazione, avesse instaurato un rapporto di lealtà, dignitoso. Forse addirittura sapeva che con i suoi movimenti avrebbe potuto uccidere il vecchio, ma poi sarebbe morto anch'esso a causa della lenza conficcata nel cuore; decise ( forse è esagerato personificare un pesce) di combattere fino alla fine, giocando, nel modo in cui poteva, d'astuzia. Si arrese a Santiago, come a dimostrare che preferiva concedere il suo corpo a chi ne avesse rispetto, piuttosto che a pescecani.
Luoghi: Le vicende sono ambientate , in un primo momento, in un piccolo villaggio di pescatori situato vicino a Cuba. Successivamente in aperto oceano, dove , tramite gli occhi del vecchio, veniamo in contatto con le più particolari creature di questo ambiente: tartarughe, uccelli e molluschi. Nel libro, trattandosi di pescatori, viene dato risalto anche a condizioni particolari del contesto, come al vento, alla profondità dell'oceano, al movimento delle nuvole e al volo degli uccelli.
Tempo: Il tempo del racconto è piuttosto recente, ma non ben definito. Probabilmente contemporaneo alla vita di Hemingway. I fatti narrati durano all'incirca una settimana.
Tipo di narratore: Si tratta di un narratore in terza persona di tipo onnisciente.
Commento: Il " vecchio e il mare" rientra tra i grandi classici di Hemingway. E' una storia che, nonostante sia incentrata su un'unica vicenda, coinvolge il lettore in modo appassionato. Anche chi, come me, non è interessato al mondo della pesca, apprezza questa storia, perché ricca di spunti e di riflessioni che interessano altri ambiti.
Ad esempio la sfida crudele, ma fondata sulla lealtà e sul rispetto, tra il vecchio e il pesce. Apprezzare un pescatore esperto e voglioso di arrivare ad una preda che da ottantaquattro giorni gli sfugge e vederlo amare e ammirare il suo " nemico ".
Oppure vedere come anche un anziano immerso nella sua realtà, possa sognare i leoni , immaginare di vivere nella savana e avere idoli sportivi capaci di dargli la carica per continuare a combattere nelle proprie avversità.
Infine notiamo, anche, una riflessione autobiografica. L'autore durante la scrittura del libro attraversava un periodo critico della carriera, la sua immagine pubblica di uomo virile e coraggioso stava svanendo. Possiamo, quindi, collegare la battaglia di Santiago contro il pesce ,ma anche contro la sfortuna e la forza della natura , alla lotta di Hemingway per riaffermarsi a livello pubblico e umano.
Sul piano linguistico, L'autore si distingue per il suo stile asciutto ma comprensivo. Ribadendo ciò che ho detto prima, egli è riuscito a rendere semplice la comprensione di termini specifici sulla pesca con artifici liguistici. Inoltre, come in Fiesta d'altronde, ha la capacità di far immedesimare il lettore nelle situazioni che descrive, rendendo così il racconto vivo e incalzante.
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