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Leggi anche appunti:Quadro storico-letterario dei secoli xix e xxQUADRO STORICO-LETTERARIO DEI SECOLI XIX E XX 1) Il Romanticismo inizia SCHEDA LIBRO I Malavoglia - Giovanni VergaSCHEDA LIBRO TITOLO: I Malavoglia AUTORE: Giovanni Verga ANNO: 1881 Vita di umberto sabaVITA DI UMBERTO SABA Saba Umberto (Gorizia 1883 - Trieste 1957). Di origine |
Il trattato nella civiltà rinascimentale, Macchiavelli e Guicciardini
Il trattato nella civiltà rinascimentale
I trattati sono di fondamentale importanza nel '500, la funzione del trattato è di creare nuovi costumi e nuovi modelli di vita come "Il cortigiano". Il trattato serve anche a coniare nuovi termini e a rafforzare la lingua emergente volgare, la maggior parte dei testi è scritta con questo linguaggio. Il trattato scritto in lingua latina, sempre meno presente, rimane legato alla filosofia e alla scienza.
Il trattato in volgare rimane legato ad amore, costumi, linguaggio letterario e politica (semplifica argomenti complessi in modo che il popolo possa comprenderli); il trattato assume quindi una funzione pedagogica.
Tipi di trattati:
Modelli di comportamento: - Vita politica T "Principe" di Macchiavelli.
- Vita cortigiana T "Il cortegiano".
- Vita amorosa T es. tecniche di corteggiamento.
- Comportamento T "Galateo".
- Parodie T es. insegnare a fare la prostituta.
Modelli artistici: - Pittura.
- Scultura.
- Architettura.
Modelli letterari: - "Prose della volgar lingua" di Pietro Bembo
il quale analizza il linguaggio letterario (lessico e grammatica) da Petrarca nella poesia e da Boccaccio nella prosa.
Discussione sulla lingua italiana con tre proposte:
Castiglione T propone la lingua cortigiana (insieme delle parlate volgari colte).
Macchiavelli T propone come lingua il fiorentino contemporaneo.
Bembo T propone il fiorentino trecentesco ma fa una distinzione tra lingua
parlata e scritta dove prende come modelli Petrarca nella poesia e
Boccaccio nella prosa.
Il "Prose della volgar lingua" è un trattato scritto in fiorentino trecentesco (Bembo era contrario al fiorentino contemporaneo). È composto da tre libri dove affronta i seguenti problemi: nel primo libro è presente un dibattito su quale lingua sia migliore tra il latino e il volgare, nel secondo si fissano le qualità che rendono bella una lingua e il terzo è un vero e proprio libro di grammatica toscana trecentesca do ve si descrivono il nome, l'aggettivo, il pronome, il verbo e il participio.
Gli argomenti presi in considerazione sono:
La gloria legata ai posteri.
L'arte letteraria è destinata ad un pubblico colto con linguaggio altolocato.
L'imitazione dei grandi modelli come Cicerone e Virgilio (per il latino), Petrarca e Boccaccio (per il volgare).
L'imitazione dei grandi del passato per aspirare all'eternità.
L'ideologia: La letteratura è di tipo elitario e non ha nessuna funzione sociale, è molto curata nella forma (priva di contenuti) che è perfetta e porta alla gloria.
Ariosto critica la ricerca della gloria sia verso i signori che verso i letterati.
La trattatistica sul comportamento è composta da due modelli principali:
Idealismo T modello di comportamento che tende alla formazione.
Realismo T modello di comportamento che tende alla realtà.
Il "Cortegiano" è composto da quattro libri (trattato per modelli di comportamento maschili e femminili):
1° Libro T Grazia (disinvolto).
2° Libro T Altre qualità : - abilità nei tornei, nel cantare e ballare.
- ideale della mediocritas.
- atteggiamento sobrio (non eccedere nel vestirsi e nell'atteggiarsi).
3° Libro T La Donna deve essere aggraziata, elegante ma sempre casta.
4° Libro T Rapporto tra cortigiano e signore (il cortigiano deve essere un buon consigliere e non un adulatore).
Trattatistica politica:
Nell'opera Utopia, parola coniata dal filosofo inglese Tommaso Moro, delineò il modello di una società fondata sul principio di uguaglianza.
Pietro Arentino si schiera dalla parte opposta rispetto a Bembo e Castiglione, ha come oggetto delle sue scritture l'uomo libero (opposto al cortigiano) e scrive testi come la "Cortigiana" in stile comico. Le opere di Arentino sono in gran parte parodie come "L'arte puttanesca" in stile popolare e comico di argomento osceno che creano degli antimodelli (in contrasto con le opere di Bembo e Castiglione che seguivano dei modelli e trattavano argomenti elevati).
Macchiavelli e Guicciardini
La situazione a Firenze dalla fine del 1400 a metà del 1500:
fine 1400|-------|1498|------------|1512|-------|1527|------------|1530|-------|metà 1500
Medici Repubblica Medici Repubblica Medici
Macchiavelli e Guicciardini avevano un impegno politico e civile (umanesimo civile) ed erano personalità di livello internazionale (avevano contatti con sovrani e papi).
Tra il 1498 e il 1512 nel periodo dalla Repubblica T Macchiavelli (contro i Medici) si occupa di attività politiche e ha un incarico di segretario della Repubblica con incarichi amministrativi e diplomatici.
Tra il 1512 e il 1527 nel periodo dei Medici T Macchiavelli si occupa di attività letterarie, è escluso da attività politiche ed è costretto ad un ozio forzato.
Macchiavelli muore nel 1527.
Tra il 1498 1530 nel periodo della Repubblica e nel periodo dei Medici T Guicciardini svolge sia l'attività politica che letteraria. Nell'attività politica collabora con la prima repubblica, con i Medici e i suoi papi (lega di Cognac del governatore di Romagna con Clemente VII contro Carlo V). Per quanto riguarda l'attività letteraria scrive contemporaneamente ai suoi impegni politici.
Il "Principe" è un programma politico basato sul principe che punta a risolvere la crisi degli stati italiani e a creare una teoria generale per la risoluzione. Ci sono due aspetti per il modello del principe:
Virtù contro fortuna: - Essere un uomo d'ingegno.
- Saper adeguarsi alle circostanze (essere prudente e audace).
- Avere la capacità di dominare il caso.
Autonomia della politica rispetto alla morale:
La condotta del principe non deve essere condizionata dalla morale comune.
La condotta del principe deve essere determinata dal bene dello stato (ragion di stato).
Le caratteristiche dell'opera di Macchiavelli il "Principe" sono:
Trattato T è un saggio nel quale l'autore espone e dimostra le proprie idee e teorie che si basano su un ragionamento.
Realismo T viene analizzata una situazione concreta, si propone un nuovo modello concreto a sostituzione di quello esistente.
Linguaggio T viene utilizzato il latino, il volgare fiorentino quotidiano e un linguaggio tecnico.
Figure retoriche T similitudini e metafore (vengono usate solo le più semplici).
Stato della chiesa T la chiesa non è vista di buon occhio da Macchiavelli in quanto impediva l'unità d'Italia e rivendica il patriottismo.
Ci sono diversi tipi di principato: - Nuovo. - Ereditario. - Misto.
Il "Principe" è un'opera suddivisa in ventisei capitoli:
Capitoli da 1 a 11 T Riguarda diversi tipi di principato.
Capitoli da 12 a 14 T Affronta il problema delle milizie mercenarie e delle milizie proprie.
Capitoli da 15 a 23 T È centrata sui comportamenti e sulle virtù che si addicono ad un principe.
Capitoli da 24 a 26 T Esamina la situazione italiana e il problema della fortuna e del suo potere sulla vita degli uomini.
Capitolo 26 T È dedicato all'esortazione finale rivolta ai Medici (sprona i Medici a creare l'unità d'Italia).
È un'opera che commenta i lavori storici di Tito Livio. Macchiavelli ha iniziato a scrivere quest'opera, la ha interrotta per scrivere il "Principe" e la ha terminata successivamente. Questa opera è divisa in due libri che hanno come oggetto la repubblica:
Libro I, politica interna T religione (critica la religione cristiane e porta come esempio da seguire quella dell'antica Roma dove l'imperatore è un Dio).
Libro II, politica estera T milizie (critica i soldati mercenari o compagnie di ventura che combattono per chi paga di più ed esalta le milizie).
Il "Principe" è una forma di governo che serve a dare le basi ad uno stato, per mantenere lo stato fiorente bisogna però creare una repubblica costituzionale (se si mantenesse la dittatura o il principato si perderebbero dei consensi).
Possibili forme di governo:
Monarchia limitata T come può essere la monarchia costituzionale d'Inghilterra.
Oligarchia T poche persone al comando, può essere di aristocratici o classi basse.
Repubblica mista T crea una conflittualità tra classi sociali (è la preferita da Macchiavelli).
Teoria dell'anaciclosi:
Un monarca tende alla dittatura.
L'aristocrazia tende a diventare oligarchia.
La repubblica tende all'anarchia.
Macchiavelli nelle sue opere ricerca una forma di governo sempre valida nel tempo (principe e repubblica), una legge generale. Guicciardini invece ritiene impossibile trovare una forma di governo sempre valida e si affida all'analisi singolare di ogni caso, analisi dell'esperienza. Macchiavelli sintetizza la situazione mentre Guicciardini la analizza.
Guicciardini è contro la democrazia (ritiene il popolo un animale pazzo), è contro la tirannia (il potere del singolo tende ad essere bestiale e crudele) mentre è a favore dell'aristocrazia cittadina (impedisce al popolo di governare e impedisce la salita al trono di un tiranno).
L'aristocrazia cittadina era composta da
150 aristocratici che formavano il consiglio
10 aristocratici (consiglio ristretto)
1 confaloniere (organizzatore).
Il concetto fondamentale di questa aristocrazia cittadina è il relativismo, ogni caso va analizzato singolarmente (osservato e fatte delle esperienze). L'analisi e l'ipotesi devono essere sempre fatte utilizzando la ragione che è l'unico modo attraverso il quale si può considerare un problema nella sua pienezza e complessità.
Le due parole chiave di quest'opera sono "discrezione" e "particulare". "Discrezione" deriva da discernere e implica la capacità a distinguere caso da caso. Il "particulare" ha un significato teorico che riconduce all'arte logica della "discrezione".
Ricordi numero 6, sulla discrezione T esprime la sua opinione sul modo in cui parlare delle cose del mondo che deve essere singolare in base al variare delle circostanze, questa è considerata da Giucciardini come una regola.
Ricordi numero 30, sul futuro (fortuna) T Guicciardini dice che la fortuna non si può controllare mentre Macchiavelli dice che il principe forte e virtuoso era in grado di dominare la fortuna o il caso.
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