IL RITRATTO DI DORIAN GRAY
Dorian Gray è un giovane ragazzo della borghesia inglese. E' attorniato
da buoni amici e conduce una vita di sane abitudini. Un giorno un suo amico gli
mostra un suo ritratto da lui dipinto. Lo stesso Dorian rimane sconvolto ed
affascinato dalla sua bellezza e promette a se stesso che il tempo non riuscirà
a lasciare alcuna traccia sul suo volto. La sua vita comincia però a cambiare:
Dorian Gray conosce un tale che riesce ad affascinarlo con le sue teorie e che
riesce a farlo allontanare dalle sane abitudini che fino a quel momento lo
avevano accompagnato. Si innamora di una donna per poi lasciarla e lasciarsi
andare ai piaceri mondani della vita del tempo. E' ancora bellissimo, ma il
vero Dorian Gray rimane sempre quello del ritratto. Ciò lo turba , lo fa stare
troppo male. Non può distruggere il ritratto perché significherebbe distruggere
se stesso, però può togliere la vita a chi, oltre ad essere stato per tanto
tempo sua coscienza e consigliere, ha dato vita all'inizio del suo malessere
rappresentando su carta il volto angelico e puro di una volta. Porterà il suo
malessere però fino alla tomba acquisendo infine il vero volto dell'uomo del
tempo segnato dagli eventi e dalla vita che porta all'abbandono di se stessi e
della propria identità.
Quello narrato da Wilde è uno scontro reale tra natura e uomo, in cui la
prima si manifesta attraverso il suo ritratto e l'uomo cerca di combatterlo
cercando di essere sempre meno se stesso ma andando poi contro la volontà di
volergli sempre fedelmente assomigliare. Il fatto è che il ritratto non è preso
come esempio solo, come dire, per le fattezze fisiche ivi rappresentate
dall'autore, ma per l'innocenza e la purezza del volto del protagonista. E' lo
stesso protagonista che però poi si lascerà corrompere da una società sempre
più ostile. E' qui che si inserisce la critica dell'autore alla società inglese
contemporanea dell'età vittoriana. Wilde si scaglia contro il perbenismo
conservatore dell'Inghilterra del tempo sottolineandone tutti i vizi e cercando
dunque , attraverso il suo libro , di sensibilizzare la borghesia conservatrice
che altro non è se non la versione 'reale' del signorino Gray. Si può
facilmente immaginare quali furono le accuse a Wilde per quest'opera così tanto
facente parte delle opere da censurare per i suoi contenuti altamente
'diseducativi' e contro il regime del tempo! In tutto e per tutto però egli
scrive la sua storia, sia perché ambientata nel suo tempo, sia perché egli deve
lottare contro tutte le sue provocazioni e benché si sforzi, non fa altro che
allontanarsi sempre più dal ritratto del suo volto una volta puro.
Il tutto in un libro che si legge tutto d'un fiato, in cui ci si siede
come in un teatro a guardare i vizi e le virtù degli uomini che prendono vita
incarnandosi in personaggi contorti ma pur tanto vicini a noi e alla nostra
realtà.