Il ritratto di Dorian
Gray di Oscar Wilde
IL LIBRO
Dorian
Gray è un modello. Non ancora adulto, è al culmine della gioventù e della
bellezza, però non ha mai morso la vita. Ma a casa di Basil Hallward, fa
conoscenza del cinico Lord Henry Wotton, che gli insinua il tarlo della
volubilità della bellezza. Il giovane, tormentato, quando vede ultimato il
quadro del suo amico pittore che lo ritrae in tutto il suo splendore, non può
fare a meno in un gesto di disperazione di implorare al cielo che sia il quadro
a portare il segno della sua vita, e non il suo volto. Seguendo il consiglio di
lord Henry, il giovane comincia a "vivere ", ad inebriarsi di esperienze nuove,
a fare il suo ingresso nell'alta società. Una sera a teatro Dorian conosce
l'amore nelle vesti della giovane e ingenua attrice Sybil Vane, attratto dal
suo modo di rendere la vita arte, immersa in ogni ruolo che recita. Ma dopo la
sua dichiarazione, la giovane smette di recitare con l'anima, perché si è resa
conto che c'è una vita ben migliore al di fuori del teatro. Ma questo fa
soffrire Dorian in maniera intollerabile, tanto che la lascia, colpevole di
avergli spezzato il cuore. Tornato a casa, nota sul volto del ritratto l'ombra
di un ghigno malefico. È del giorno dopo
la notizia del suicidio dell'attrice. "Curare i sensi con l'anima e l'anima con
i sensi ", è l'insegnamento di Lord Henry. Dorian allora diventa sperimentatore
di tutte le sensazioni, vive come nessuno ha mai vissuto, cogliendo a pieno e
dedicando se stesso a tutte le passioni della vita. Facendo ciò si lascia anche
andare ad una vita dissoluta e piena di turpitudini. Scompare di casa per
parecchi giorni più volte e qualcuno giura di averlo visto, travestito o meno,
dalle parti del porto, nelle case per fumatori d'oppio, o nell'atto di
acquistare amore mercenario. È il
ritratto a farsi carico dei segni di questa sua vita, e sulla tela le mani si
macchiano di sangue. Infatti, Dorian si macchia anche dell'omicidio del suo
amico pittore Basil, ucciso in un momento di follia, e fa sparire il suo corpo
a bagno nell'acido e i suoi effetti personali nel camino della villa. Ma
nessuno sospetta di Gray: il suo viso è troppo fresco e giovane, ed è opinione
comune che il peccatore porti sul viso i segni dei propri peccati. Ed è proprio
questo "dono " a salvargli la pelle in occasione dell'incontro con il fratello
di Sybil Vane, che, assetato di vendetta, lo risparmia solo perché si rende conto
che il suo non può essere il viso di un quarantenne. Ma in Dorian si opera una
conversione, e deciso a dedicare la propria vita alle buone azioni, si adopera
prima di tutto a distruggere il quadro. Morto il passato, sarebbe stato libero.
Si
udì un grido e un fracasso: un grido così orribilmente straziante che i servi
spaventati si destarono e uscirono dalle loro camere. Entrando, trovarono,
appeso al muro, uno splendido ritratto del loro padrone, tale quale l'avevano
visto l'ultima volta, mirabile di gioventù e bellezza eccezionali. Steso sul
pavimento era il cadavere di un uomo in abito da sera, con un coltello nel
cuore. Aveva il viso avvizzito, rugoso, repellente. Soltanto quando ebbero
esaminato gli anelli poterono identificarlo.
OSSERVAZIONI STRUTTURALI
Il
romanzo e temporalmente lineare. L'unica vera prolessi è corrispondente alla
fine della prima macrosequenza, dopo la morte di Sybil Vane, che fa fare un
salto alla narrazione di parecchi anni. Il narratore è onnisciente in terza
persona, con focalizzazione prevalentemente su Dorian. Lo spazio è sempre il
medesimo, Londra, e la narrazione si svolge prevalentemente in luoghi chiusi.
Le pause descrittive sono poco frequenti, contrariamente ai dialoghi, molto
assidui. Dorian è un personaggio dinamico, si trasforma durante il racconto da
adolescente inesperto a dissoluto edonista, paradossalmente mantenendo immutato
l'aspetto fisico.