il linguaggio nei promessi sposi

il linguaggio nei promessi sposi

" la lingua scritta doveva accostarsi alla lingua parlata". su questo fondamento alessandro manzoni discusse il problema dell'unita' linguistica in italia.

la mancanza di una unita' politica determino' il nascere di lingue differenti da regione a regione. alessandro manzoni scelse la parlata fiorentina perche' di maggior consistenza e prestigio e quindi un linguaggio comprensibile alla maggior parte degli italiani.

nel parlato fiorentino alessandro manzoni indico' la strada per l'unificazione linguistica italiana.

nei promessi sposi vi e' l'uso:

dell'ironia e l'utilizzo degli aggettivi per esprimere un vero e proprio giudizio morale verso i personaggi.

della metafora o similitudine allo scopo di chiarire meglio un'espressione del volto o per esempio il sentimento di una persona.

alessandro manzoni, nel narrarci questa storia utilizza, oltre ai diagoli dei vari personaggi, le descrizioni dei luoghi. riassunti di avvenimenti precedenti e resoconti di cio' che i personaggi non hanno ne' detto ne' sentito.

egli e' un narratore onnisciente, cioe' sa o narra piu' di quanto possono sapere i personaggi.

questa e' la forma di narrazione tipica dei promessi sposi.