Il DECADENTISMO IN ITALIA
L'Italia ha una stona
socio-economica diversa rispetto all'Europa, infatti basta paragonarla alla
realtà francese per rendersene conto lo stesso D. italiano ci è testimone di
quanto affermiamo. La borghesia italiana non era in grado di gestire la spinta
al progresso evidenziatasi Europa agli inizi del xx
secolo e, di conseguenza, la letteratura italiana risultava ancora legata a
radici romantico-patriottico per cui l'intellettuale era proteso ad
educare il destinatario.un non ancor ben precisato, ideologicamente parlando,
popolo. Anche il linguaggio letterario -la parola risentiva di questa
situazione, mentre in Francia essa veniva già usata come 'arma di
trasgressione' al 'sistema letterario e sociale'vigente.
Importante è.dunque definire il ruolo dell' intellettuale decadente. Questi nel
Romanticismo,apparteneva con consapevolezza ad una classe elevata,per lo più
borghese, e, quindi.non aveva bisogno di proventi letterari per mantenersi.
Inoltre.in maggioranza-le basi culturali di provenienza erano per lo più
omogenee. 'intellettuale di fine secolo, invece.dovette sottostare alla crisi
economica per cui seppure disprezzasse la borghesia, da essa dipendeva e ad
essa doveva piegarsi. In questo periodo si incrementò L editoriali libri circolavano
con più facilità anche se l'analfabetismo rimaneva una grande piaga sociale
(78%) e persistevano i dialetti. Gli editori cominciarono a retribuire gli
autori per cui anche questi ultimi entrarono a far parte delle 'leggi di
mercato', cioè dare ai pubblico quello che richiede. Ma chi era il
pubblico. Esso era soprattutto il piccolo borghese che l'intellettuale,
come. già detto, disprezzava perché lo considerava o filisteo, cioè mediocre.
attaccato alle piccole cose.alle sue sicurezze:o cercava di insegnargli le
nuove tematiche decadenti. Allo stesso modo chi crei l'intellettuale. egli era
un artista che per forza di cose doveva rispecchiarsi m quella borghesia che
disprezzava. la quale ancora non aveva trovato una sua precisa collocazione
nella ?''!a sociale e andava quindi oscillando sempre più tra la
paura di tornare nel proletariato ed il velleitarismo
imperialista.AH'intellettuale non restavano che tre strade:
1 )chiudersi in se stesso ed esaltare i valori
piccolo borghesi (v.Pascoli):
2) vere slanci velleitari (desideriguerra
»ed estetismo (amore per la forma esteriore (come G. 'Annunzio.3'(ricercare
nell'analisi introspettiva i perché della propria esistenza (v. Pirandello e Svevo).
Il D. si diffuse ampiamente grazie alla fondazione
di numerose riviste letterale quali 'il Fanfulla'. 'La Cronaca
bizantina'.ecc. ed il centro di tale diffusione culturale fu Roma-capitale e salotto letterario a tutti gli effetti
della nuova Italia unita. Il D..per la veste stessa che si era dato. Fu
soggetto a dure critiche come l'oscurità delle interpretazioni poetiche troppo
intimiste e/o l' immoralità.perché l'estetismo spesso sfociò in composizioni di
argomentazione erotica troppo palese.