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IL CANZONIERE di Umberto Saba
La più recente edizione de Il Canzoniere è quella del 1986, pubblicata a Torino da Enaudi. In questa edizione Il Canzoniere è suddiviso in tre parti: la prima comprende le poesie del periodo 1900-1920; la seconda quella del periodo 1921-1923; la terza quelle del periodo 1933-1947, con appendice di liriche del periodo 1948-1954.
Saba, con la sua poesia, si lega volentieri a luoghi e a date. L'esperienza militare ebbe per lui un'importanza essenziale, sia per la novità del fatto, sia per il contatto diretto con umili soldati italiani; uno stato d'animo rievocato dallo scrittore nella prosa Il sogno di un coscritto (1957). In queste pagine ricorda l'incontro d'anima con i commilitoni, nel momento in cui lo considerano uno di loro, uno come loro.
Questi sonetti furono improvvisati nel fervore di una vita attiva in cui egli era venuto a trovarsi, sottratto alle sue solite meditazioni. Saba prova ad immettersi nella vita di tutti, a vivere una vita collettiva, entro un'amalgama di caratteri, dialetti, condizioni, educazioni diverse. E' un momento importante per lui.
Saba toglie al soldato che non fa la guerra il rivestimento eroico, ne scopre l'innocenza di bambino adulto; la vita di caserma, monotona e greve, indolente, a volta mortificante, accentuata dalla nostalgia della casa, della ragazza, è rappresentata con toni tutt'altro che sdolcinati. La vita militare rappresenta per Saba anche l'opportunità di un incontro che gli consente di sperimentare un test psicologico avendo a propria disposizione un ampio materiale sperimentale.
Questa lirica è nota soprattutto per un verso:' in una capra dal viso semita'. Questo non ha nessuna implicazione razziale positiva o negativa, ma è solo un verso visivo. L'animale richiama la situazione degli Ebrei, le persecuzioni, il lamento di tutta una razza.
La capra è legata, sola su un prato, bela, ma è sazia d'erba, quindi non ha bisogno di cibo. Il poeta avverte nel lamento triste dell'animale, lo stesso suo dolore.
La capra è una creatura che nel suo dolore soffre simbolicamente il dolore di tutti; il significato della lirica è dunque il dolore che accomuna uomini e animali.
L'adesione al mondo animale è esclusivamente in una dimensione dolorosa: nel lamento di una capra sola sul prato il poeta rinviene la legge di dolore che regola ogni altra vita e sente fraterna quella voce che testimonia il male di vivere. Proprio in questa fraternità, in questo legame che si instaura tra tutte le creature, perché soggette alla comune eterna legge del dolore, si basa la poesia di Saba.
La capra
Ho parlato a una capra.
Era sola sul prato, era legata.
Sazia d'erba, bagnata
dalla pioggia, belava.
Quell'uguale belato era fraterno
al mio dolore. Ed io risposi, prima
per celia, poi perché il dolore è eterno,
ha una voce e non varia.
Questa voce sentiva
gemere in una capra solitaria.
In una capra dal viso semita
sentiva querelarsi ogni altro male,
ogni altra vita.
Per celebrare la moglie, Saba sceglie una strada insolita: la paragona a vari animali di cui mette in luce le qualità. La donna amata è quindi come una cagna fedele e gelosa, come una 'bianca pollastra superba', ecc.
La lirica è tra le più famose di Saba, perché è tra le più felici e le più rappresentative della sua produzione. Saba si accosta alle cose e alla vita nei suoi aspetti più usuali e ne sa scoprire e cogliere l'intimo significato. Questa lirica è percorsa da un senso del vivere che ha i toni di una saggezza antica, biblica e una freschezza di impressioni propria di un animo infantile.
La poesia provocò, appena conosciuta, allegre risate; pareva strano che un uomo scrivesse una poesia per paragonare sua moglie a tutti gli animali. Suscitò un po' di scandalo, ma l'intenzione non era questa: essa ricorda la poesia religiosa, fu scritta come si reciterebbe una preghiera. Sembra però una poesia infantile, se un bambino potesse sposarsi e scrivere una poesia per sua moglie, scriverebbe questa.
Il titolo è significativo, rimanda alla tradizione classica. Ulisse vuole avere tutte le esperienze e conoscere la vita. Ulisse è come Saba; la poesia è simbolica, rappresenta una situazione reale ma simboleggia la ricerca dei perché dell'esistenza e delle risposte al dolore della vita di ogni uomo.
Saba ha ancora voglia di navigare, è un viaggio attraverso la conoscenza, viaggio al fondo dell'esistenza. Il dolore è comune a tutti, uomini e animali, anche se il poeta non lo accetta e cerca le risposte ai perché della vita. E' una poesia onesta, che corrisponde alla verità.
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