IL CANDIDATO PARLI DELL'AMPIA DIFFUSIONE DEI MASS-MEDIA
Per comunicazione si intende uno scambio di sapere, cioè la parità di
ruolo tra chi trasmette e chi riceve. Le comunicazioni di massa implicano
innanzitutto l'emissione da un centro ad una massa e ad un numero notevole di
ricettori. Questa comunicazione può avvenire attraverso la televisione, i
giornali, i libri, i dischi e così via. Le comunicazioni di massa
"tradizionali" o "unidirezionali" vanno in una sola direzione e non permettono,
quindi al recettore di replicare esprimendo la propria opinione. Il termine
mass-media indica i diversi strumenti utilizzati per l'informazione e la
comunicazione di massa dirette non a gruppi ristretti di persone ma a tutti gli
uomini. Tali mezzi di comunicazione sono: la radio, la televisione, i giornali,
i cinema e la pubblicità. Si è aggiunta, negli ultimi anni, la possibilità di
collegare tra di loro i computer attraverso reti informatiche come Internet.
Essi costituiscono un aspetto originale della civiltà contemporanea; una
differenza fondamentale è rappresentata proprio dalla cosiddetta "informazione
sul presente" consentita e diffusa dai mass media. Lo sviluppo della scienza e
della tecnologia, da una parte, e i progressi economici e civili realizzati nel
corso di questo secolo, dall'altra, hanno consentito la trasmissione a distanza
delle informazioni, mediante la parola e le immagini, contemporaneamente al
verificarsi degli avvenimenti ai quali esse si riferiscono. La maggior diffusione
dei quotidiani, meglio e più velocemente informati, la radio e la televisione,
il computer sono strumenti in grado di fornire notizie più ravvicinate nel
tempo, più attuali e più immediate. Grazie a questi mezzi tecnici l'immagine,
prima immobile poi anche in movimento, ha completamente rivoluzionato il campo
della comunicazione sociale, grazie alla possibilità che essa ha di "far
vedere" gli avvenimenti. In poco meno di un secolo, in tutti i paesi del mondo, in particolare in quelli tecnologicamente
ed economicamente progrediti le condizioni generali di vita sono state
profondamente mutate dai mass media. L'individuo è quotidianamente investito da
una massa enorme di notizie, di problemi e di situazioni che lo coinvolgono
socialmente ed emotivamente: può partecipare alla gioia o ai drammi di
individui e di popoli di tutto il globo. L'esperienza della vita e la
conoscenza degli altri risultano perciò enormemente più vaste articolate e
intese rispetto a una volta, consentendo a ciascuno di saperne di più sugli altri. I mass media svolgono anche un
ruolo fondamentale nella reciproca e sempre più estesa conoscenza dei popoli
della terra: la storia, i problemi, gli avvenimenti e i progressi di ogni paese
costituiscono una base di conoscenza che avvicina in modo reciproco gli uomini
del nostro tempo, facendoli sentire meno diversi, meno lontani, più simili tra
loro. I mezzi di comunicazione di massa svolgono un ruolo fondamentale anche
nell'ambito della cultura. Hanno contribuito in modo determinante a diffondere
interessi ed esigenze culturali, facendo conoscere meglio e in modo più esteso
l'arte, la letteratura, la scienza, le ideologie, i movimenti culturali e i
loro rappresentanti. Molteplici sono gli effetti positivi determinati dalla
diffusione dei mass media: il superamento del chiuso isolamento degli
individui, delle famiglie e dei gruppi sociali, un'apertura costante agli
altri, ai problemi, alle idee e agli atteggiamenti delle persone, una maggior
volontà più matura e più consapevole di partecipazione alla vita politica e,
alle decisioni fondamentali che riguardano le condizioni generali del Paese e
alla soluzione dei suoi problemi. Esistono anche effetti negativi che
risultano, secondo me, preoccupanti e pericolosi. La prima conseguenza provocata
dalla diffusione e dall'utilizzazione di massa, dei cinema, della radio, dei
giornali, consiste nella limitazione e nella riduzione dell'esperienza diretta
della vita, delle occasioni di conoscenza viva e mediata: cioè la tendenza a
isolarsi, a riservare molto più tempo e attenzione agli invadenti mass media.
Un altro rischio gravissimo è il lento e quotidiano condizionamento
psicologico, morale, ideologico e politico di milioni e milioni di uomini
frastornati e affascinati dalle immagini e dalle parole così come altri
decidono. Ci si sente condizionati nelle scelte nei pensieri, nei sentimenti e
negli atteggiamenti pratici. I mezzi di comunicazione diventano mezzi di
persuasione di massa, svolgono un'opera quotidiana di convincimento al fine di
orientare la gente intorno alle linee politiche dei partiti, al potere e alle
scelte economiche dei gruppi. I mass media sono in grado di "manipolare" la
mente e la coscienza dell'individuo, di indirizzare in un senso o in un altro
le tendenze dei cittadini giovani o adulti. Si finisce per pensare secondo gli
schemi suggeriti o diffusi con grande forza di persuasione da giornali e
televisione, da cinema e pubblicità, rinunciando a essere se stessi, a usare la
ragione, a difendere la propria libertà e la propria indipendenza umana e
civile.