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I tre cavalieri del Graal
Aspetti della storia e della vita del Medioevo
STORIA |
VITA |
Pag. 6: Storia di Galaad |
Pag. 5: mentre i nobili mangiavano erano allietati dai cantori |
Pag. 10: le fanciulle bianche venivano rapite e vendute per gli harem dei califfi, in quanto erano "merce" molto pregiata |
Pag 36-37: quando un nobile, assente da tempo, tornava a casa si facevano tante feste e si preparava un gran banchetto per accoglierlo |
Pag. 77: la leggenda del Santo Graal |
Pag.41: all'epoca le nobili avevano una cameriera apposta per pettinare i loro capelli |
Valori ed elementi che caratterizzano la figura del cavaliere
Pag. 3: Galvano (armato, con l'elmo, la celata alzata)
Pag. 9: i cavalieri si scontravano uno contro uno, lealmente
Pag. 30: Galvano ritiene che i cavalli siano più intelligenti degli uomini
Pag. 43: un cavaliere perfetto doveva essere bello, dallo sguardo fiero e aperto
Pag. 47: codice cavalleresco
Pag. 52-53: i cavalieri erano determinati a portare a termine la missione affidatagli
Pag. 61: l'onore era un valore molto importante
Pag. 83: come doveva essere il perfetto cavaliere
Pag. 87: lati negativi di Galvano
Rappresentazione dello spazio (interno ed esterno)
INTERNO |
ESTERNO |
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Pag. 5: la terrazza, dove c'erano tavoli imbanditi |
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Pag. 23: le montagne d'oriente e i colli |
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Pag. 27-28: le colline delle Cevennes |
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Pag. 28-29: la Camargue |
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Pag. 30-31-32: il regno delle fate |
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Pag. 62: il mare e le sue meraviglie |
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Pag. 82: luogo dove è situato il Santo Graal |
Regno ideale sulla terra
Pag. 79-80: nel regno ideale dovevano regnare serenità, giustizia, libertà, uguaglianzaecc.
Trama
Il romanzo è ambientato in Francia. Guidati dal Mago Merlino, tre cavalieri (Galvano, Perceval e Galaad) partirono alla ricerca del Santo Graal, la coppa che raccolse il sangue di Cristo in croce.
Essi erano molto diversi tra loro: il primo era attratto irresistibilmente dall'amore, il secondo tendeva al rigore mistico e il terzo aveva accese fantasie.
Prima che partissero, Merlino disse loro che ad un certo punto del cammino avrebbero trovato un trivio e si sarebbero dovuti separare, andando ognuno per una strada diversa. Così fecero e, alla fine, si ritrovarono in un castello sul monte Pirchiriano, ospiti della contessa Marta e della sua bella figlia Fioralba. Il primo a giungere al castello fu Galvano, che narrò a tutti le sue avventure, poi arrivò Perceval e infine Galaad.
Dopo aver anch'essi narrato le loro peripezie, uno strano personaggio che fino a quel momento non aveva mai parlato, ma solo ascoltato attentamente i tre ragazzi, si fece avanti. Egli era il Vescovo di Chartres, venuto per giudicarli e per scegliere tra di loro colui che sarebbe diventato il <re del Graal>. Il saggio uomo spiegò loro come avrebbe dovuto comportarsi il re, facendo tanti sacrifici e rispettando sempre tutti, ma non disse chi era in grado di farlo. Lasciò prendere a loro una decisione, in modo che ognuno si facesse guidare dalla propria coscienza. Alla fine, nessuno si sentì degno di tale compito e la coppa del Santo Graal rimase al suo posto.
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