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Autore: Giuseppe TOMASI
Titolo: Il Gattopardo
Edizione: Universale Economica Feltrinelli, Milano, 1969
Scheda Autore:
Palermo, 1896 - Roma, 1957
Altre Opere: Racconti, 1961; Lighen; Lezioni su Stendhal, 1971;Invito alle Lettere Francesi del Cinquecento, 1979.
Ambientazione:
-Luogo: - Dati geografici: Sicilia, Palermo, Donnafugata
- Ambienti: Palazzo Salina
-Tempo: - Datazione: tra maggio 1860 e maggio 1910
- Durata della storia: cinquant'anni
- Stagione, mese, ecc.: tutto l'anno
Personaggi Principali:
Don Fabrizio Corbera: è il protagonista del romanzo, principe di Salina. Ha quarantacinque anni all'inizio della storia, è molto alto, ha la pelle chiarissima e i capelli sono biondi: tutte caratteristiche acquisite dalla madre, di origine tedesca. Si presenta con una grande forza fisica, tanto che all'inizio del libro si descrive il modo in cui accartoccia le posate come carta velina, anche se è dotato di un tocco delicatissimo, proprio perché egli non è crudele. Don Fabrizio possiede particolari interessi per le scienze matematiche, che applica all'astronomia, traendone riconoscimenti pubblici e privati. Lo studio di questa materia fa dimenticare al principe tutti gli aspetti più infelici della vita. E' sposato con Maria Stella, la quale è spesso soggetta a crisi isteriche; hanno sette figli, ma egli preferisce a loro il nipote Tancredi, del quale è tutore. Tra i suoi pensieri più frequenti c'è la morte, che non è sentita come un totale annullamento della persona, né come un passaggio nell'aldilà, ma è sempre stata un miraggio. Muore a sessantotto anni.
Tancredi Falconieri: è il nipote di Don Fabrizio. E' un giovane sui ventun anni, alto, magro, occhi azzurri e con la voce leggermente nasale e, avendo una personalità affettuosa, spensierata ed attiva, diventa il giovane prediletto dello zio, superando anche i figli. E' un ragazzo colto ed intelligente. A differenza degli altri aristocratici di Palermo, si schiera con i garibaldini, partecipando al movimento rivoluzionario. Si innamora di Angelica, la quale, ricambiato l'amore, lo sposerà.
Concetta Corbera: è una delle figlie di Don Fabrizio. E' orgogliosa e carina, innamorata del cugino Tancredi, ma egli non la ricambia. Al primo incontro a Donnafugata intuisce che Tancredi è attratto dalla bellezza di Angelica, figlia del nuovo sindaco, perciò cerca di far lui notare i difetti e la differenza della classe sociale, anche se non servirà a niente. Alla morte del padre riceve la proprietà di villa Salina insieme alle due sorelle.
Don Calogero Sedara: è il sindaco di Donnafugata e il padre di Angelica. Si è arricchito in breve tempo grazie alla sua furbizia e acutezza, diventando molto rico, ma facilmente distinguibile dalla classe dei nobili a causa dei suoi comportamenti rozzi e inappropriati all'ambiente regale. Si presenta con la barba sempre mal rasata, abiti stravanganti, bizzarri e con un isopportabile odore di sudore.
Angelica Sedara: è la figlia di Don Calogero. Si presenta come una ragazza alta, magra, con occhi verdi e un fisico ben fatto. Ha studiato in un collegio a Firenze. E' molto nota per la sua bellezza e grazie a questo conquista il cuore di Tancredi, del quale si innamora e vede in lui un posto importante nella nobiltà siciliana. Ella è un personaggio dinamico nella storia, infatti dapprima è una borghese che non conosce i modi di fare aristocratici, mentre dopo l'incontro con Tancredi diventa una nobile a tutti gli effetti.
VOCE NARRANTE:
Narratore esterno, in 3°persona di 1°grado.
FOCALIZZAZIONE O PUNTO DI VISTA:
Narratore Onnisciente.
RIASSUNTO:
Il libro "Il Gattopardo" racconta la storia di Don Fabrizio Corbera e della vita Siciliana nell'epoca borbonica.
Il protagonista è appunto Fabrizio, principe di Salina, un uomo di quarantacinqua anni, con una forte personalità, disprezzo per i parenti e gli amici che si fanno trascinare dagli eventi. E' intelligente, saggio, ironico, prova molto affetto per il nipote Tancredi, di cui è tutore. Abita in una villa sfarzosa, posizionata tra i suoi feudi. Passa molto del suo tempo all'osservatorio, siccome ama l'astrologia e alla quale applica la matematica; ha un rapporto molto intenso con gli astri, infatti l'osservazione e la contemplazione delle stelle lo fa trasferire in un mondo del tutto irreale, dove la sua anima trova pace e tranquillità, lontano dal luogo reale pieno di pensieri e preoccupazioni. Un giorno, i Garibaldini sbarcarono in Sicilia e Tancredi si arruola nell'esercito, insieme a loro. Con queste parole: "Se vogliamo che tutto rimanga com'è, bisogna che tutto cambi." Tancredi spiega allo zio la sua adesione agli ideali garibaldini, i quali poi rinnegherà. Il principe Fabrizio è preoccupato, perché capisce che la sua classe sociale è in pericolo d'estinzione.
Dopo poco tempo, tutta la famiglia Salina si trasferisce a Donnafugata, come tutti gli anni, nella residenza estiva. E, come tradizione, durante il primo pranzo i Salina sono pronti a ricevere l'ospite: il sindaco Don Calogero Sedara e sua figlia Angelica. Quando quest'ultima fa la sua entrata, tutta la famiglia rimane a bocca aperta, abbagliata dalla sua bellezza e dal suo fascino. Il più colpito di tutti è naturalmente Tancredi, che, se aveva avuto in prencedenza una certa simpatia per Concetta, era ora del tutto dimenticata. In quanto alla figlia del principe, innamorata del cugino, è rapita da una forte gelosia. Così Tancredi scrive una lettera a Fabrizio per fargli conoscere il suo amore verso Angelica; ma il principe era quasi convinto che suo nipote avesse sposato Concetta e pensa ai problemi che sarebbero sorti se invece avesse sposato Angelica, dato che ella appartiene ad una classe sociale inferiore a quella di Tancredi. Anche ella si innamorò di Tancredi, sia per la sua bellezza che per il suo patrimonio. Dopo non molto tempo si sposarono. Presto Tancredi insegna ala sua sposa le buone maniere.
Un'altra scena significativa è quella dell'arrivo a Donnafugata del funzionario piemontese, Chevalley di Monterzuolo, che offre a Fabrizio la nomina a Senatore del nuovo Regno, anche se egli rifiuta, sentendosi molto legato al vecchio mondo della sua Sicilia e non crede in un progresso storico.
Il resto della vita di Don Fabrizio trascorre all'isegna di cene, balli e feste, come il ballo di Ponteleone, durante il quale Angelica può mettere in atto le buone maniere insegnate dal marito e Don Fabrizio balla con la nipote acquisita.
Purtroppo la morte è vicina e, nel Luglio 1883, il cuore del Principe di Salina si ferma. La casa di Salina è affidata a Concetta e sua sorella Caterina, le quali vivono sole nella loro ville con i servitori fino a quando, entrambe vecchie, morirono anch'esse.
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