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Giovanni Pascoli, Il gelsomino notturno (dai Canti di Castelvecchio)
E s'aprono i fiori notturni[1],
nell'ora che penso ai miei cari.
Sono apparse in mezzo ai viburni[2]
Le farfalle crepuscolari.
Da un pezzo si tacquero i gridi[3]:
là sola una casa bisbiglia.
Sotto l'ali dormono i nidi[4],
come gli occhi sotto le ciglia.
Dai calici aperti si esala
L'odore di fragole rosse.
Splende un lume là nella sala.
Nasce l'erba sopra le fosse.
Un'ape tardiva[5] sussurra
Trovando già prese le celle.
La Chioccetta[6] per l'aia azzurra
Va col suo pigolio di stelle[7].
Per tutta la notte s'esala
L'odore che passa[8] col vento.
Passa il lume su per la scala;
brilla al primo piano: s'è spento.
È l'alba: si chiudono i petali
Un poco gualciti[9]; si cova,
dentro l'urna molle e segreta[10],
non so che felicità nuova.
Comprensione complessiva
1. Esegui la parafrasi della poesia.
E i gelsomini notturni si aprono,
nell'ora in cui penso ai miei cari (di notte).
Le farfalle che compaiono all'ora del crepuscolo
sono apparse tra le piante dai fiori bianchi.
Gli uccelli hanno smesso di cantare da molto:
soltanto in una casa si è ancora svegli.
I pulcini dormono sotto le ali dei genitori
come gli occhi sotto le palpebre.
Dai fiori aperti si diffonde
l'odore delle fragole mature.
Nel salotto di quella casa una candela è ancora accesa.
L'erba comincia a ricoprire le tombe.
Un'ape ritardataria si lamenta
trovando tutte le celle dell'alveare già occupate.
seguita dalle stelle come se fossero pulcini.
Per tutta la notte si può annusare
l'odore diffuso dal vento.
Una persona sta salendo la scala portando la candela:
questa brilla al primo piano, prima di spegnersi.
È l'alba: i petali un po' sgualciti
si chiudono, dentro l'urna umida e nascosta (utero)
cresce
qualcosa che da molta felicità (feto).
2. Qual è il tema fondamentale della lirica, che il poeta scrisse in occasione del matrimonio di un amico?
Il tema fondamentale della lirica è la vita che nasce e si rigenera attraverso il rito amoroso della prima notte di nozze.
Analisi del testo
3. Esamina il testo:
a) a livello metrico- ritmico, considerando il tipo di versi, le rime e gli eventuali enjambements;
b) a livello fonico, evidenziando il rapporto tra suono e sensazioni evocate;
c) a livello lessicale, individuando parole chiave, figure retoriche e registro linguistico;
d) a livello sintattico, evidenziando il rapporto tra struttura sintattica e significato.
a) La poesia presenta una rima alternata (AB/ AB); l'unico verso che interrompe questo schema è il numero 23, che non rima con nessun altro verso all'interno della poesia. Nel componimento sono presenti cinque enjambements: tra i versi 3 e 4, 9 e 10, 13 e 14, 15 e 16, 17 e 18, 21 e 22. La poesia è composta da sei quartine di novenari.
b) Nel componimento c'è una sorta di alternanza tra suoni morbidi, che evocano calma e torpore, e suoni duri che, spezzando quella sensazione di calma dovuta ai suoni morbidi, trasmettono una sensazione di tensione e trepidazione, come se si stesse aspettando qualcosa di funesto.
c) Le parole chiave individuabili all'interno della lirica sono: casa, nido, esala, lume, nasce, urna. Le figure retoriche sono numerose: in particolare sono presenti delle personificazioni (vv 6, 13, 19), una similitudine (v 8), una metonimia (v 4), due sinestesie (vv 10, 16), metafore (vv 13, 15, 23). Il registro linguistico è nel complesso semplice, anche se sono presenti alcuni termini specifici, impiegati nelle descrizioni della natura.
d) Un altro modo per esprimere i sentimenti di tensione e trepidazione, oltre ai suoni utilizzati, è la struttura sintattica: la lirica è composta per lo più da periodi brevi, all'interno dei quali sono presenti molti enjambements. La brevità dei periodi spezza il ritmo narrativo, mentre gli enjambements lo rendono irregolare, proprio come il respiro di una persona intenta a provare i sentimenti sopra citati.
4. Evidenzia le sinestesie presenti nella lirica.
La sinestesia più evidente è sicuramente quella del verso 10, 2l'odore di fragole rosse", nella quale una sensazione olfattiva (l'odore) viene unita ad una sensazione visiva (il colore delle fragole). Nell'altra sinestesia presente nel componimento (verso 16, "pigolio di stelle") invece, una sensazione visiva ( il brillare incerto delle stelle, quasi intermittente) viene unita ad una sensazione auditiva (il pigolio dei pulcini).
5. Ci sono metafore? Che cosa stanno a significare?
Nella lirica sono presenti due metafore: "l'ape tardiva" rappresenta il poeta, che si sente escluso sia dal rito amoroso che si sta svolgendo nella casa, sia dal nido (la pacifica vita familiare, che è stata distrutta da ignoti e che ormai non può più essere ricostruita); "l'urna molle e segreta" rappresenta l'utero materno, che è stato appena fecondato. Potrebbe essere individuabile un'altra metafora nella figura del gelsomino notturno: così come questo fiore, aprendo i propri petali di notte, permette l'impollinazione, è durante la notte che avviene il rito amoroso che determina la fecondazione, Alla fine della nottata, i petali del fiore si chiudono sgualciti; quest'aggettivo potrebbe alludere alla perdita della verginità da parte della moglie dell'amico per il quale è stata composta la lirica.
6. Il poeta fa ricorso al simbolismo? Se si, con quale funzione?
In questo componimento pascoli fa ampiamente ricorso al simbolismo. L'effetto di tale impiego è la stentata comprensione di ciò che il poeta vuole esprimere. I pensieri e i sentimenti dell'autore, così come lo scopo della lirica, vengono colti solo dopo un'attenta analisi, proprio per l'ampio impiego di simboli. Dopo averli decifrati, si comprende il tentativo del poeta di celebrare il matrimonio dell'amico. Tuttavia, la felicità che dovrebbe dare un così lieto evento è contaminata dall'avversione del poeta per la materia amorosa (la materia amorosa determina la nascita di una nuova vita, e nella poesia la vita viene abbinata alla morte nelle espressioni "nasce l'erba sopra le fosse" e "dentro l'urna", urna che può simboleggiare una tomba, quindi si deduce cha Pascoli concepisca il rito amoroso come qualcosa di infelice). Inoltre emerge anche il senso di esclusione sentito dal poeta e il continuo ricordare i propri cari defunti da tempo.
7. "sotto l'ali dormono i nidi": quale valore assume il termine "nido"? Può essere contrapposta a "casa"? Perché?
In questo componimento il termine "nido" assume, per metonimia, il significato di "pulcini", che dormono al sicuro, riscaldati dalle ali dei genitori. Perciò il nido diventa il nucleo familiare, all'interno del quale non c'è alcun pericolo e regna l'amore tra genitori e figli, senza la presenza di elementi funesti.
La "casa", invece, è vista in questa poesia come il luogo dove si consuma il rito amoroso, considerato funesto dal poeta. È perciò evidente che il "nido", caratterizzato da tutti i valori, dalla felicità, dall'assenza di elementi estranei o funesti, può essere contrapposto alla "casa", nella quale regna, a detta del poeta, la materia funesta per eccellenza.
Approfondimenti
8. Rifletti sul significato del "nido" nella poesia di pascoli, con precisi riferimenti ad altri componimenti dell'autore che conosci.
Per Pascoli il nido rappresenta la famiglia e tutti i valori affettivi ad essa connessi. Per lui il nido assume un valore particolare, egli ha infatti sviluppato un attaccamento morboso nei confronti della propria famiglia, che è stata distrutta dall'insoluto omicidio del padre, dalla morte della madre e di alcuni fratelli. Per pascoli all'interno del nido non c'è nessun pericolo. Tuttavia, l'armonia vigente nel nucleo familiare può essere disturbata, o addirittura distrutta, da avvenimenti esterni. A tale proposito è opportuno citare il componimento "X Agosto", nel quale il poeta parla dell'omicidio del padre, accomunandolo con una rondine che subisce il suo stesso destino. Entrambi stanno tornando al proprio nido, dove troveranno la famiglia ad attenderli e a festeggiarli, ma una avvenimento imprevisto ed esterno al nido gli impedisce di raggiungere la meta, determinando così a loro perenne esclusine dal nucleo familiare.
9. Contestualizza il testo, ponendolo in rapporto con la cultura del Decadentismo.
Nella poesia sono presenti molti elementi che richiamano il Decadentismo: la descrizione della natura attraverso simboli (la "foresta di simboli" della poesia "Corrispondenze" di Baudelaire), la musicalità dei versi (Verlaine), prevalgono le sensazioni, che sono più privilegiate rispetto ai sentimenti. Inoltre nella poesia viene espresso il senso di esclusione del poeta, che può essere accomunato con il desiderio dei decadenti di estraniarsi dalla società. In ultima istanza, in Pascoli si riscontra una fedeltà ossessiva nei confronti dei morti, altro carattere decadente (ritorno ad epoche passate più felici della presente).
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