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George Orwell: la vita
George Orwell, il cui vero nome è Eric Arthur Blair, è nato in India
nel 1903. Trasferitosi in Inghilterra con la famiglia nel 1907, è entrato ad
Eton nel 1917 dove ha collaborato alle varie riviste del college. Nel 1921 ha
lasciato gli studi per l'Indian Imperial Police a Burma dove è rimasto fino al
1928. Il suo primo articolo apparve su Le Monde, nel 1928, mentre viveva a
Parigi. L'anno successivo è tornato in patria e ha iniziato un lavoro di insegnamento
che ben presto ha dovuto abbandonare per motivi di salute ed accettare prima un
lavoro part-time in una libreria e poi uno di recensore di romanzi per il New
English Weekly. Alla fine del 1936 è andato in Spagna per combattere tra le
fila repubblicane ed è stato ferito. Fu anche corrispondente di guerra per
l'Observer. Soffriva di tubercolosi e negli ultimi anni della sua vita è stato
ricoverato spesso. E' morto nel 1950, all'età di quarantasei anni. Il suo nome
è legato soprattutto alla pubblicazione di Animal Farm (La fattoria degli animali)
e Nineteen Eighty-Four (1984), due opere pubblicate (la prima nel 1945, la
seconda nel 1949) quando l'atteggiamento dell'opinione pubblica occidentale nei
confronti dell'ex alleato sovietico stava mutando. Orwell divenne così un
autore di culto, anche se letterariamente le sue opere presentano moltissimi
problemi per essere accettate come capolavori.
riassunto
1984, la Terra è divisa in tre grandi entità politiche Oceania, Eurasia e Estasia. Londra è la città principale dell'Oceania, su di essa vigila perennemente il Grande Fratello, entità onnipresente della quale però non si conosce l'identità. Il volere del Grande Fratello è attuato dai vari Ministeri che amministrano la società, società che è divisa, alla sua base i prolet grande massa che non ha alcun diritto ma nemmeno alcun dovere. Tutti gli altri devono sottostare alle regole del Grande Fratello, regole ferree, spesso, assurde fatte rispettare dalla psicopolizia con moderni teleschermi che vigilano sulla popolazione microfoni nascosti che origliano ogni minima conversazione, annientando così la privacy delle persone. Wiston Smith è un dipendente del Ministero delle Verità, qui svolge un lavoro di revisione di vecchi articoli riguardanti il Grande Fratello, il suo compito è quello di travisare la storia, una storia, un passato che Wiston vuole conoscere che non vuole cancellare e che lo perseguita, tanto, da scrivere un diario, motivo abbastanza importante per essere arrestato dalla psicopolizia. Il controllo ferreo del regime non sembra essere d'ostacolo a Wiston, benché, sempre accorto nei movimenti inizia a condurre un'esistenza antitetica a quella imposta dal partito. Infine si innamora di Julia e dà sempre più spazio ai suoi sentimenti e ai suoi pensieri. Costretti a vivere un amore "a rate" vanno avanti nella loro storia, insieme ad un altro componente del partito, O'Brein, iniziano a collaborare con un'organizzazione clandestina, chiamata Lega della Fratellanza. Wiston e Julia non conoscono però la vera identità di O'Brein, egli è una spia che assecondandoli nelle loro scelte conduce un doppio gioco e che ormai li intrappolerà. Wiston viene arrestato e sottoposto a torture e a un indescrivibile processo di degradazione, alla fine di questo trattamento egli è costretto a denunciare Julia.
Poi la verità più sconvolgente: il Grande Fratello non si accontenta della morte delle persone, prima, vuole il cuore e l'anima delle persone.
personaggi
Wiston: Wiston Smith è il personaggio principale del romanzo. Egli è un uomo razionale, dedito al suo lavoro all'interno del Ministero delle Verità, ma dentro di sé c'è una voce, una voce che desidera uscire fuori, urlare conoscere il passato e andare contro i principi imposti dal Grande Fratello. Wiston riesce a placare la voce della sua coscienza iniziando a scrivere un diario, un diario per le generazioni future in cui si vuole far conoscere il vero passato, o meglio, il passato che lui crede di sapere. Wiston s'innamora, poi, di Julia e conoscendo questa ragazza più giovane di lui gli si apre un nuovo mondo, e scocca in lui una scintilla che gli farà venire la voglia di combattere, combattere contro il Grande Fratello, che gli farà venire voglia di vivere un amore impossibile che va contro la paura della psicopolizia che va contro la paura di perdere anche l'anima.
Julia: Ragazza giovane e intraprendente, dipendente al Ministero delle Verità, vive una doppia vita, all'apparenza è una ragazza seria dedita alle iniziative del partito, è attiva nell'ambito della Lega Giovanile Anti - Sesso, nel suo profondo è il prototipo di donna moderna, mi ha impressionato come Orwell abbia saputo descrivere con parecchi anni d'anticipo l'emancipazione femminile. Julia sa affrontare ogni tipo di situazione, è lei che si propone a Wiston con un biglietto, è lei che manovra i loro incontri, è lei che conosce i posti migliori dove incontrarsi, i posti più appartati dai teleschermi.
commento
Geroge Orwell nel lontano 1948 descrive un futuro nemmeno troppo lontano, il 1984, la forza del suo romanzo sta nel descrivere tecnologie e fatti che si sono poi davvero verificati, non proprio nel 1984, ma nel nostro presente. Orwell descrive un regime totalitario attuato dal Grande Fratello, il Grande Fratello non di Taricone e Cristina, un Grande Fratello leggermente diverso, un'entità sconosciuta e che incute terrore con le sue proibizioni. Ciò che più mi è piaciuto è il rapporto con il rischio che hanno Wiston e Julia e fra i due il personaggio più interessante è Julia, donna così moderna che sembra un personaggio di un romanzo contemporaneo.
Quello che mi è piaciuto di 1984 è proprio questo, non è un semplice romanzo di fantascienza dove si cerca di indovinare avvenimenti o descrivere tecnologie future, quello che mi ha impressionato è che molte cose sono effettivamente usate nel nostro presente. Il teleschermo, le microspie i tubi di collegamento si possono paragonare ad un arcaico prototipo di internet, ed infine una neolingua che sta ad indicare un unico popolo unito in una sola lingua.
Romanzo che mi è piaciuto anche se non vorrei mai e poi mai vivere un solo minuto di 1984, per fortuna che siamo già nel 2001!
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