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Generi letterari: il romanzo
Le origini del romanzo
Il vocabolo romanzo deriva da roman vocabolo medievale che indicava, in questo periodo, qualsiasi genere narrativo scritto in versi e in lingua volgare. Successivamente, specie in Francia, questo termine stava ad indicare un genere letterario che trattava temi amorosi o d'avventura dove i personaggi appartenevano o al mondo classico o erano cavalieri medievali.
Nell'epoche che seguirono non ebbe caratteristiche ben specifiche, anzi era un genere libero e "libero" da regole fisse.
È importante invece analizzare il suo sviluppo durante le varie epoche che, influenzato dal contesto dove è immerso, ne rispecchia le singole sfumature, le evoluzioni e le involuzioni dei vari periodi storici.
Nel mondo classico, invece, le forme che possiamo comparare col romanzo venivano considerati come forme "inferiori" e di conseguenza possedevano più libertà; rispetto ai generi della lirica, dell'epica e del dramma che godevano di norme e venivano reputate come forme "superiori".
Oggi si è convinti che il romanzo sia una forma letterario più "aperta" dove è possibile trattare qualsiasi tema, trame e usare qualsiasi linguaggio.
La preistoria del romanzo
Possiamo definire "romanzo" dell'età antica il Satyrion di Petronio, narrativa realistica dove vengono narrate in prima persona svariate avventure e incidenti e descrive un preciso ambiente sociale.
Nel '500 in Spagna abbiamo il romanzo picaresco che racconta le avventure dei picari, cioè avventurieri, vagabondi.
Altro romanzo antico, Le metamorfosi di Apuleio, simile al Satryon, ha per tema un protagonista che viene trasformato in asino per aver abusato di una sostanza in grado di far miracoli e si ritrova a vivere situazioni tipiche della gente più umile e di bassa rango.
Le metamorfosi si possono considerare il primo romanzo di "formazione", il genere moderno dove i protagonisti, dopo aver affrontato una serie di prove, si migliora e diventa maturo.
Nel mondo classico è presente la satira che viene usata come strumento per diffondere idee e punti di vista polemici; caratteri che saranno tipici del racconto filosofico del Settecento.
Quest'ultimo presenta anche romanzi d'amore dove lo schema è piuttosto standardizzato: i due protagonisti si innamorano, attraversano svariate difficoltà e la storia volge a lieto fine.
Non esiste in questi racconti verosimiglianze, i protagonisti si conosco e si innamorano giovani e belli e altrettanto giovani e belli si sposeranno, e non è sussiste uno sviluppo psicologico dei personaggi, le difficoltà che affrontano non determinerà la loro maturità.
Il romanzo moderno
Per quanto riguarda il romanzo moderno non esiste una data certa per la sua comparsa, si contendono il primato Francia, Spagna e Inghilterra; mentre è ben distinta la distinzione tra novel e romance.
Quando si parla di novel s'intende il romanzo serio, la storia verosimile che rappresenta la quotidianità; mentre con romance s'intende la storia ambientata in luoghi e tempi fantastici.
Ne è un esempio di novel il romanzo del Novecento, di romance i romanzi d'avventura e d'amore medievali, che diventeranno nel corso dell'età moderna feuilleton o romanzo d'apprendimento rivolto alle classi più basse.
La novella
Come genere letterario, la novella è una breve narrazione in prosa di un evento vero o immaginario, di lunghezza variabile, ma inferiore a quella del romanzo.
Questo genere di narrazione, molto diffusa nel Medioevo e nel Rinascimento, entra in crisi nel Seicento, e nel Settecento viene quasi abbandonato.
Nell'Ottocento però, in particolare verso la seconda metà del secolo, la novella ha una vera e propria rinascita.
Nel primo Novecento essa finisce per coincidere, come genere letterario, come il racconto.
In effetti tra la novella e il racconto non vi è una netta differenza: entrambi sono testi narrativi di forma breve e conclusa.
Tuttavia, solitamente, mentre la novella è incentrata su un avvenimento o su un personaggio e presente una struttura rigida (inizio, sviluppo, conclusione), il racconto è caratterizzato da uno sviluppo più libero e dà importanza, più che alla vicenda, all'ambiente in cui i personaggi vivono e agiscono ai loro stati d'animi ed emozioni.
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