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Gabriele d'annunzio (1863 - 1938)




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Gabriele D'Annunzio (1863 - 1938)


Vita

Nasce a Pescara nel 1863, è quindi un altro letterato di origine provinciale come tanti del '900

Compie gli studi liceali al collegio Cicognini di Prato

Periodo romano (1881-1891)

A Roma partecipa alla rivista "Cronaca Bizantina"  come cronista mondano, frequentando il mondo letterario e mondano della capitale, appoggiato dallo spregiudicato editore Angelo Sommaruga. I consensi che ottiene presso gli ambienti della Roma "bene" gli permettono di entrare nell' aristocrazia: inizia così la sua ricerca per la Bellezza

Nella primavera del 1883 si colloca il corteggiamento e la conquista sessuale di Maria Hardouin figlia di un duca: questo episodio gli ispira la composizione de Il peccato di maggio pubblicato il 16 maggio 1883 (e incluso poi nell' Intermezzo), a seguito del quale si scatenano una serie di scandali, pettegolezzi, duelli.che si concluderanno con le nozze tra i due, nozze che formalizzano l' entrata di D' Annunzio nell' aristocrazia

Periodo napoletano (1891-1894)

Nel 1897 c' è la candidatura e l' elezione a deputato con un programma "al di là della destra e della sinistra" ma chiaramente nazionalista. Nello stesso anno ha inizio la relazione con Eleonora Duse, la più grande attrice del tempo e interprete delle opere di Pirandello.

Negli anni Novanta D' Annunzio legge le opere di Nietzsche restandone affascinato e ascolta Wagner

Periodo de La Capponcina (1898-1910)

Si stabilisce a Settignano (sopra Firenze) nella villa "la Capponcina", vicino dove viveva la Duse

Periodo francese (1910-1915)

Tra il 1910 e il 1915 D' Annunzio è in Francia, un soggiorno effettuato per sfuggire ai creditori ma che egli chiamò sempre un volontario esilio.

Nel 1915 torna in Italia per prender parte alle radiose giornate del maggio 1915 con l' impresa di Fiume: egli vide questa azione come un bel gesto letterario, estetico, si vedeva come un signorotto rinascimentale, un re Mida che trasformava tutto in letteratura. La convinzione politica era subordinata alla ricerca letteraria

Durante la guerra viene ferito ad un occhio per lo scoppio di una granata

Dal 1921 al 1938 vive nella residenza erettagli da Mussolini come regno e prigione al contempo, il cosiddetto Vittoriale degli Italiani, una sorta di residenza-museo sita sul lago di Garda e originariamente chiamata Villa Cargnacco. Mussolini gliela donò per accattivarsi il favore del letterato abbruzzese che tanta ego e tanto fascino suscitava sugli italiani

Muore di emorragia cerebrale il 1° marzo 1938

D' Annunzio non visse in modo eccentrico e isolato dalla società come la sua adesione al decadentismo vorrebbe, ma si adeguò alla società: anziché estraniarsi visse nella mondanità in modo esibizionista, facendo della sua vita una creazione artististica e creando il mito sulla sua persona con imprese ed amori sconsiderati che mai si curò di tenere riservati

q      Opere

A.    Prosa:

i bozzetti di Terra Vergine, editi nel 1902 col nome di Novelle della Pescara

1889: Il Piacere

1891: Giovanni Episcopo

1892: L' innocente

1894: Il trionfo della morte

1895: Vergini delle rocce

1900: Il fuoco

1910: Forse si forse che no

1921: Notturno memorie e impressioni della guerra scritte durante la cecità

1924-28: Faville del maglio scritte per un giornale per fronteggiare i debiti

B.    Poesia:

1879: Primo Vere

1882: Intermezzo di rime

1886: Isaotta Guttaduro e altre poesie, ripubblicata poi in 2 raccolte: Isotteo (1890) e La chimera (1890)

1893: Poema Paradisiaco

1899: Laudi del cielo, della terra, del mare e degli dei

C.    Teatro

q      Il Decadentismo

L' opera che inizia la stagione del decadentismo è A Rebours (A ritroso, o controcorrente) di J. K. Huysmans: il protagonista Des Esseintes può essere considerato come il primo esteta della storia, il primo dandy cui seguiranno Dorian Gray protagonista dell' omonimo di Wilde e Andrea Sperelli del Piacere di D'Annunzio

Il termine decadentismo era inizialmente utilizzato in modo dispregiativo perché se ne sottolineava la decadenza e la minore validità rispetto all' ideologia Romantica. Il termine fu preso da un sonetto del 1883 di Paurl Verlain (un autore decadente) dal titolo Languore

L' estetismo e il simbolismo sono due manifestazioni del decadentismo: il primo riguarda soprattutto la narrativa italiana e inglese, il secondo la lirica francese. Il decadentismo è un esperienza coeva al positivismo (nel 1889 escono sia il Piacere che il Mastro-don Gesualdo) e nasce proprio in contrapposizione ad esso; i suoi presupposti filosofici vanno ricercati nei pensieri di Nietzsche e Bergson. Le caratteristiche fondamentali sono:

Estraneità dell' intellettuale: l' intellettuale si estranea dalla società in cui imperversa una morale borghese e capitalistica per rifugiarsi in una torre d' avorio, egli è quindi il poeta maledetto, uno sradicato, ma volutamente sradicato a differenza dell' eroe romantico che lo era per motivi indipendenti dalla sua volontà. Soprattutto gli esteti vivono in maniera eccentrica, anticonformista ed esibizionista (cfr. Wilde)

Rifiuto del metodo scientifico e razionale proposto dal positivismo, a favore di un approccio irrazionale che apre la via all' inconscio

Ribellione ai valori culturali, morali e sociali imposti dalla società borghese

Soggettivismo e individualismo: l' arte deve esprimere le sensazioni del soggetto, non è più mera imitazione della realtà come nel neoclassicismo o nel verismo

Estetismo e religione dell' arte: i decadenti affermano l' autonomia e la superiorità dell' arte: sono assurde le pretese positivistiche di applicare la scienza all' arte, ma, al contrario, tutto deve essere subordinato all' arte. L' arte deve essere fine a se stessa (l' arte per l' arte), libera da ogni implicazione morale, religiosa, politica, utilitaristica.nell' arte l' unica cosa di cui bisogna tener conto è la ricerca della Bellezza, il culto della forma

Concezione del poeta come superuomo e profeta: l' artista è un uomo eccezionale (un angelo caduto, cfr. spleen ne I fiori del male, come disgusto per il vivere), al di sopra delle masse, inoltre egli, con la sua arte, può rivelare l' Assoluto grazie ad un' intuizione irrazionale. L' artista non deve più imitare la vita come i naturalisti ma deve crearla, egli è il creatore di cose Belle (cfr. Lettere del veggente di Rimbaud, amante di Verlain, o anche I fiori del male di Baudelaire). Per aprirsi la strada dell' inconscio gli artisti decadenti facevano frequente uso di droghe (Baudelaire,.). Il superuomo decadente spesso non riesce a realizzarsi per colpa di una donna, la femme fatale

Uso della parola poetica e del simbolismo: la parola non si esaurisce nel suo significato razionale, sintattico, ma ha un valore simbolico, recondito. Il simbolismo è uno dei tratti di più marcata innovazione rispetto al Romanticismo, molti invece sono gli aspetti di contiuità

L' organo ufficiale del decadentismo fu la rivista Le Decadent

q      D' Annunzio e il Decadentismo

Il merito di D'Annunzio è stato quello di sprovincializzare la letteratura italiana, facendosi assimilatore della cultura europea con particolare riferimento al decadentismo inglese e francese, che altrimenti sarebbero entrati solo marginalmente nella nostra letteratura, come importazione dall' Europa.

A contrario di Pascoli ebbe una vita ricca di esperienze e la sua influenza uscì anche dai confini della letteratura, fu un modello per molte generazioni di italiani almeno fino all' avvento del fascismo che ne controllò la portata. Egli si pose come un maestro di gusto e di stile, una sorta di arbiter elegantiarum (cfr. Petronio), ma anziché estraniarsi dalla cultura borghese si fece il referente del gusto della classe media. D' Annunzio in questo senso incarna l' intellettuale decadente che vorrebbe estraniarsi dalla società ritenendosi superiore alle masse, un superuomo, ma si scontra con la realtà e con l' impossibilità di una tale scelta, perché anche i decadenti sono costretti a vendere le loro opere, sono giudicati dai propri "stupidi lettori borghesi".

Fece della sua vita una creazione artistica, tutto ciò che fece lo fece cercando di creare un mito intorno alla sua persona: gli amori, le imprese belliche.la sua vita attingeva dalla sua letteratura, così come la sua opera attingeva dalle sue esperienze reali

Voleva realizzare un' opera d' arte totale (gesante kunstwer), proprio come Stelio Effrenia protagonista de Il Fuoco, per questo motivo si cimentò in tutti gli ambiti letterari: narrativa (Il Piacere), lirica (Laudi) e teatro (La figlia di Iorio)

Gli eroi dannunziani diverranno gli inetti del '900 di Pirandello e Svevo

q      Opere principali

A.    Il Piacere

Il protagonista è Andrea Sperelli, incarnazione del dandy, dell' esteta, di colui che vive per il culto della bellezza. Egli vuole vivere la propria vita come si fa un' opera d' arte, in questo senso si può affermare che egli è alterego di D' Annunzio

Andrea Sperelli non riesce a realizzare il proprio desiderio di superiorità, le proprie aspirazioni, il proprio amore.è un fallito, come falliti sono la maggior parte degli eroi decadenti perché gli stessi autori decadenti non riescono a realizzare i loro progetti di straniamento e isolamento dalla società

Ci sono 2 protagoniste femminili: Elena Muti, l' incarnazione della donna fonte di angosce che logorano la mente dell' uomo; Maria Ferres è il simbolo della donna come strumento, alla quale Andrea si rivolge dopo la delusione per Elena che si era sposata con un altro uomo

B.    Trionfo della morte

Il protagonista è Giorgio Aurispa, i temi affrontati sono l' estetismo e un principio di superomismo (perché il protagonista è appassionato di Nietzsche)

Anche Giorgio è un fallito, infatti si suicida con l' amante. Anche in questo caso la donna è colei che logora

C.    Vergini delle rocce

Il protagonista è Claudio Cantelmo, simbolo del superomismo: egli vuole infatti generare una stirpe superiore, eletta, per generare la quale sceglierà opportunamente una donna. Anch' egli fallirà il suo progetto

Il titolo dell' opera è recuperato da un' opera di Leonardo da Vinci

D.    Il fuoco

Riunisce tutti i temi precedentemente affrontati. Il protagonista Stelio Effrenia tenta, seppur invano, di realizzare un' opera d' arte totale a Venezia (città simbolo del decadentismo)

Anche qui ci sono 2 protagoniste femminili: la prima è il simbolo della donna come Musa ispiratrice (simboleggia forse Eleonora Duse) che viene però abbandonata dal protagonista per una donna più giovane

Questo romanzo quando uscì suscitò molto scalpore, perché le scene d' amore descritte da D' Annunzio sono in realtà riprese dalla vita privata del poeta e dalla relazione con la Duse

E.    Laudi del cielo, della terra, del mare e degli dei

Inizialmente sarebbe dovuto esser composto di 7 parti ognuna delle quali dedicata ad una delle 7 stelle della costellazione della Pleiadi: Maia, Elettra, Alcyone, Merope, Asterope, Taigete, Celeno. Furono realizzate solo le prime 3 parti e parte della 4°.

Il tema più importante è il panismo presente soprattutto dall' estate (vista come tregua del superuomo) dell' Alcyone. Il panismo è la fusione totale che il superuomo realizza con la natura, e nella poesia sono rappresentate tutte le fasi che il superuomo attraversa per arrivare alla fusione panica. Spesso tale fusione si manifesta con la metamorfosi panica, descritta mirabilmente con il verso, con la parola poetica

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Appunti su: tesine 1921 a 1938,



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