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INFORMAZIONI GENERALI SUL PERSONAGGIO:
RUOLO: signore locale: è colui che vuole impedire che Renzo Tramaglino e Lucia Mondella, possano sposarsi. Egli compare la prima volta, seppur anonimamente nel terzo capitolo.
IMPIEGO: vive di rendita, proveniente dal piccolo villaggio sotto la sua abitazione ed inoltre si sostiene grazie alle sue bricconerie e malvagità. E' alquanto temuto in tutta la zona e tutti sono a conoscenza della sua reputazione da criminale "con le mani pulite", infatti utilizza il suo stuolo di bravi per perseguire i suoi intenti.
FAMIGLIA: compare la figura del cugino, il conte Attilio, in visita da Milano, il quale è stato assieme a don Rodrigo l'artefice della scommessa che è riuscita a mettere in subbuglio l'intera vita dei personaggi.
RISORSE FINANZIARIE: possiede un piccolo borgo proprio al di sotto della sua bicocca, dal quale provengono parte dei suoi guadagni, che sommati a quelli ottenuti tramite minacce e vessazioni, lo rendevano uno dei personaggi più ricchi della scena del romanzo.
CARATTERISTICHE PSICOLOGICHE:
Sin dal momento in cui Lucia narra dell'incontro con don Rodrigo, questo appare come un personaggio malvagio, che s'intromette rovinando una così bella storia d'amore e mettendosi contro parecchie persone, quali: Renzo, Lucia, Agnese, fra Cristoforo. per un suo capriccio, un suo puntiglio.
Dai suoi dialoghi e dal suo comportamento traspare la sua volgarità e perversione suscitate dalla sicurezza che ha in se, e dalla caparbietà con la quale persegue i suoi obiettivi.
Nel momento in cui si trova a faccia a faccia con fra Cristoforo, appare intimorito, ma non nella maniera in cui vorrebbe il padre, ma intimorito dall'essersi fatto mancare di rispetto da un vecchio frate.
Più e più volte tenta il padre usando una parola manipolatoria, facendogli pressione mettendo a giudizio l'oscuro passato di fra Cristoforo, il quale, sdegnato ed allo stesso tempo intimorito dalla sfacciataggine di quest'uomo uscirà dagli schemi, criticandolo in maniera pesante e provocatoria.
Arrivato al confronto con fra Cristoforo, si esplica in maniera spaventosa la vera indole di don Rodrigo, che all'inizio sembra essere sprezzante e borioso, ma dopo il faccia a faccia con il padre, si sente leso, ferito ed umiliato, poiché a differenza dei suoi avi non era riuscito a perseguire i suoi scopi.
Leggendo le varie situazioni che vive in prima o in seconda persona don Rodrigo, si può notare che questo non svolge mai i suoi "doveri" da solo, ma lascia che ci pensino gli altri, come Attilio, Azzeccagarbugli, il Griso e tutti i suoi bravi.
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