Democrazia
tema
svolto
Traccia:
Quale significato assume
per te, nella società di oggi, il termine democrazia?
Svolgimento:
Democrazia significa
'governo del popolo'. Questo implica anzitutto la "partecipazione"
alla cosa pubblica. Non possiamo solo criticare quello che viene deciso a
livello parlamentare o legislativo se ce ne disinteressiamo continuamente.
Anche noi abbiamo la nostra fetta di responsabilità, in questo tipo di regime.
Non è più come quando lo stesso Dante, in modo un po' anacronistico, nel libro
De Monarchia, prospettava una società in cui uno solo, l'imperatore, doveva
decidere per tutti. Anche semplicemente con il nostro voto, che non è poco,
possiamo dare un contributo. Che senso hanno i milioni di astensionisti, o le
schede bianche o nulle? Sono stato molto colpito,dopo le ultime elezioni, dal
numero notevole di voti dati a piccolissimi partitini, che non solo non hanno
assolutamente ottenuto il quorum per l'elezione di un loro rappresentante, ma
non l'hanno neanche lontanamente sfiorato. Se si sommassero i voti di tutti
questi pseudo-partiti alle astensioni e schede bianche, si potrebbe formare un
movimento di opinione di una consistenza notevole. Con questo non vorrei
impedire a chicchessia di formare un proprio partito e di presentarlo alle
elezioni, ma voglio dire a noi elettori che dobbiamo assumerci i nostri doveri.
Certo, forse tutti questi voti non dati ai partiti significano sfiducia nei
confronti del sistema, ma quale potrebbe essere l'alternativa? Alcuni,
soprattutto negli anni settanta, hanno proposto l'uso della violenza, dei
sequestri e degli omicidi degli esponenti politici ritenuti responsabili dei
mali della società. Tutti, anche quegli stessi che avevano condiviso questa
scelta radicale, si sono accorti che non è questo il modo per far valere le
proprie idee.
Forte era il
desiderio di combattere le ingiustizie e le storture della società, ma dalla
violenza non può nascere giustizia. Dalla violenza, e questo è la storia che ce
lo insegna, sono nati i peggiori regimi autoritari: l'impero napoleonico è nato
sulle ceneri del terrore, i regimi totalitari nazisti, fascisti e comunisti,
sono nati da colpi di stato o rivoluzioni violente.
Una condizione
necessaria, quindi, per la democrazia è il pluralismo, cioè la presenza di diversi
soggetti che manifestano differenti modi di pensare, e che hanno tutti diritto
di parola e di espressione. Talvolta il dialogo fra parti politiche si
trasforma in rissa. Ora, in democrazia è lecito e giusto che ci sia battaglia
politica, ma chi non la pensa come te è un avversario da sconfiggere con le
armi della ragione e non un nemico da abbattere. Certe volte anche i nostri
parlamentari non fanno una buona figura, e compaiono in riprese televisive in
atteggiamenti offensivi o maneschi che nulla hanno a che vedere con i metodi
democratici. Sembra inoltre che, qualunque sia il governo al potere, faccia
sempre e solo errori e generi confusione. Infatti, uno dei difetti della
democrazia è senz'altro la difficoltà di governare: proprio il fatto di dover dar
conto a molte persone impedisce talvolta un'azione di governo coerente ed
efficace. Occorre quindi trovare i mezzi per rendere più continuativa l'azione
del governo, senza far venire meno la possibilità di controllare che esso si
comporti in linea con i principi costituzionali.
Il primo strumento
di controllo, ritengo proprio che sia, e così ritorno all'inizio del mio
discorso, quello della delega elettorale. Se il governo non ha fatto nulla per
meritarsela, o ha emanato leggi ingiuste, è giusto che sia destituito nelle
nuove elezioni. Nessuno ha il diritto di mettere in discussione il parere
espresso dal popolo, anche se non coincide con il proprio. Questo vogliono le
regole della democrazia. Si possono poi contestare le decisioni, criticare,
migliorare le leggi, abrogarle, ecc. questa è la dinamica della libertà in un
regime democratico, e questa è la dimostrazione che finché c'è la libertà,
rappresentata e custodita dalle istituzioni, è possibile conquistare anche la
giustizia, cioè leggi sempre più giuste. Ma se cadono le istituzioni, cade
anche la libertà. E in un paese non libero, la giustizia non sarà più
possibile; inoltre la critica e il dissenso verranno apertamente osteggiate, e
non sarà possibile la costituzione di partiti politici alternativi, come ancora
adesso a Cuba e in Cina, e questo significherebbe la morte della democrazia,
un'eventualità contro la quale lottare a denti stretti.