DECADENTISMO
Allo sviluppo della filosofia, che scopre la
poliedricità dell'esistenza umana, corrisponde nella letteratura una nuova
sensibilità, che sarà alla base del decadentismo. Infatti viene sostituita ad
una analisi di tipo naturalistico, propria del naturalismo francese e del
verismo italiano, una rappresentazione della realtà che muove dall'interno dei
personaggi, i quali, analizzando se stessi scoprono una conflittualità propria
di chi non sa adattarsi nei confronti della società e che li costringe alla
condizione di deracinè. La prima dichiarazione di malattia, intesa come
disadattamento alla realtà e incapacità di agire, è in "Memorie del
Sottosuolo", pubblicato nel 1864. L'uomo del sottosuolo ha i caratteri di un
anti-eroe, abulico, isolato, il quale non ha niente da contrapporre alla
società se non il proprio sottosuolo. Tale situazione è presente anche nel
romanzo di Thomas Mann "Tonio Kroeger", il quale, fin da ragazzo si sente
separato dai compagni per le proprie contraddizioni esistenziali, il suo amore
per l'arte e la poesia. In particolare questo romanzo è quello che ha più
affinità con "La coscienza di Zeno" per
il fatto che anche quando è cessato l'amore per Inge, la quale, come Ada,
rappresenta la normalità e la salute, Tonio si impone di continuare ad amarla,
per rimanere legato allo spensierato mondo borghese. Inoltre fin dalle prime
pagine è evidente l'inconciliabilità tra vita e spirito, che implica da una
parte la salute, la bellezza, le capacità pratiche tipiche della classe borghese
e dall'altra, invece, il dolore e la solitudine. L'equilibrio tra queste due
componenti verrà raggiunta solo da Zeno, il quale, grazie alla consapevolezza
della malattia universale, che contagia ogni uomo, si avvicina al mondo
borghese, traendone le qualità positive, senza però omologarvisi completamente.
Allo stesso modo si possono riscontrare numerose analogie anche tra "Con gli
occhi chiusi" di Federico Tozzi e la "Coscienza di Zeno" per l'inettitudine del
protagonista, l'incomunicabilità e il conflitto col padre, che nasce nel
momento in cui il padre capisce che il figlio non diventerà mai come lui. Però,
a differenza del padre di Zeno, il padre padrone di Pietro, protagonista di
"Con gli occhi chiusi", lo aggredisce con i pugni, come quello della "Metamorfosi".
Infine nella "Metamorfosi" il processo di somatizzazione della propria
inferiorità ad agire e rapportarsi con gli altri viene portato all'estremo,
infatti il protagonista si trasforma in un vero e proprio scarafaggio,
impossibilitato, quindi nei movimenti e nella comunicazione.