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Don Abbbondio:
A prima vista Don Abbondi mi pare un uomo molto pauroso. La contraddizione tra il suo dovere e la sua paurosità genera una discreta situazione comica e vivace. La sua natura è buona e pacifica e questo fa il punto di forza di Don Rodrigo che con grande facilità riesce a corromperlo. Facendosi corrompere Don Abbondio va contro i suoi ideali di prete. Nel colloquio con Renzo dimostra la sua superiorità culturale parlando in latino e cercando cosi di prolungare l'arrivo delle nozze e quindi raggirare l'ostacolo di Don Rodrigo. L'umorismo di Don Abbondo sta nel suo disprezzo e nel suo compatimento. Dal romanzo poi riusciamo a capire che lui era diventato prete solo per non aver problemi, infatti a quei tempi la vita era molto più complicata di adesso, e per non lavorare eccessivamente e per avere una vita agiata si era fatto prete. Il rapporto con gli altri personaggi non e molto forte. Fino a ora Manzoni ha messo in rilievo solo la sua fiducia verso Perpetua, la sua serva che però si dimostra tutt'altro che discreta e, pettegola com'era fa capire il piano segreto di Don Abbondio a Renzo che in seguito lo andrà a minacciare. Il suo ruolo iniziale è quello di aiutante dei promessi sposi, ma in fine aiuterà l'antagonista nel suo scopo. Le mie impressioni su Don Abbondi sono molto negative, anche peggiori di quelle di Don Rodrigo che al contrario di Don Abbondio non va contro i suoi principi.
Renzo
La figura di Renzo è una delle più simpatiche figure del romanzo. Grazie alla sua forza e alla sua perspicacia è reso molto amabile. E' abbastanza impulsivo e vivace ma allo stesso tempo e molto religioso e generoso. Crede, come del resto fa anche Lucia nella Provvidenza Divina, che nel romanzo svolge un ruolo fondamentale. Renzo è l'uomo semplice e vero, l'onesto lavoratore che vive alla giornata fuori dalla politica ma che la politica va a disturbare nel suo angolo privato. Come ogni altro contadino dell'epoca si crede furbo, e pur non essendo all'altezza di Tonio riesce a mettere nel sacco uno che il furbo lo fa di mestiere. Ci tiene ad essere un operaio qualificato e a far bene il suo lavoro di filatore di seta. Nel brano il rapporto con gli altri è abbastanza buono, soprattutto nei confronti di Lucia. Nei confronti di Agnese assume un comportamento superiore, criticando molto spesso le sue idee. Nel colloquio con Don Abbondio è messa molto in risalto la sua parte + impulsiva, infatti quando il frate gli parla in Latino per confonderlo, lui mette la mano sul coltello come per avvertire il frate di stare attento. Nel colloquio con Perpetua invece è messa in risalto la sua furbizia, riuscendo a farsi raccontare le vicende di Don Abbondio. Le mie impressioni su Renzo sono del tutto positive, provo molto dispiacere x lui che si trova al centro della vicenda senza rendersene conto.
Lucia
Lucia sin dalle prime pagine assume il ruolo della santa, di una donna molto sensibile e con un gran senso del pudore. Forte d'animo, coerente, possiede una grande forza di volontà e una personalità eroica. In molte occasioni ci appare molto concentrata, nobile d'animo, innocente e molto saggia. Anche lei come il fidanzato lavora nella fabbrica di seta ma allo stesso tempo aiuta in casa sua madre. La Provvidenza e la religiosità che coronano tutto il romanzo sono impersonificate in lei, ha il dovere di far ricordare sempre a Renzo che ad aiutarli sarà la provvidenza e la fede in Dio. Il rapporto con gli altri è buono, lei riesce a sopportare tutto e tutti e non si fa intimidire proprio da nessuno. Sembra molto affezionata a sua madre anche se alcune volte proprio come fa Renzo non accetta le sue idee, come quella del matrimonio a sorpresa. Ama terribilmente il suo fidanzato Renzo e al contrario di sua madre sembra accettare le sue ingegnosità. Manzoni non ne fa una grande descrizione fisica, descrive solo le sue ciglia e i suoi capelli neri. Secondo me, Manzoni ha ingrandito troppo il personaggio di Lucia , facendo sembrare una semplice contadina come un vero angelo in terra.
Padre Cristoforo:
Padre Cristoforo è l'aiutante di Renzo e Lucia, lui ci appare immediatamente come un grande uomo di rara bontà e umiltà. Lui svolge al meglio il suo mestiere di frate, al contrario di Don Abbondio che diventa l'aiutante di Don Rodrigo. Di certo la sua condizione sociale non era delle migliori, essendo un cappuccino non poteva che essere un uomo umile. Come sappiamo bene il suo ruolo era quello di aiutante dei promessi sposi, in tutti i modi infatti cerca di far pentire Don Rodrigo giungendo perfino alla maledizione e alla minaccia, andando anche contro i suoi principi. Il rapporto con gli altri è buono, dal brano è facilmente intuibile che egli è amato dalle altre persone, a tal punto che anche i 2 promessi sposi si affidano a lui e alla provvidenza divina che egli predica. E' un uomo di circa 60 anni, con la barba e i capelli bianchi. Il suo abbigliamento era quello tipico di un frate cappuccino, con una corda legata alla vita. Personalmente mi piace il personaggio di Padre Cristoforo che dopo un drammatico passato sceglie di prendere la retta via dell'amore e della bontà.
Agnese:
Il personaggio di Agnese non è particolarmente importante nel brano. Lei era la tipica contadina dell'epoca, un po' ignorante. E' messo in risalto il suo umorismo e la sua bontà. Agnese viveva grazie all'agricoltura e in quanto a denaro di certo non poteva competere con Don Rodrigo. Il suo ruolo, come quello di padre Cristoforo, è di aiutante. Infatti è lei a consigliare a Renzo sia l'incontro con l'Azecca-Garbugli sia l'idea del matrimonio a sorpresa. I suoi consigli però non raggiungono l'effetto sperato, persino Renzo che non è di grande cultura, rifiuta le sue idee. Il rapporto con gli altri è buono, soprattutto con sua figlia, le due infatti sembrano avere uno stupendo rapporto. Sembra che lei, al contrario di Lucia, non abbia una grande fede nella provvidenza divina. La sua fisicità non è molto descritta da Manzoni. Le mie riflessioni sono abbastanza buone, alcune volte provo pena per lei perché disprezzata dagli altri personaggi per le sue idee non molto buone.
Don Rodrigo
Secondo me Don Rodrigo reincarna la negatività e la cattiveria. Lui è la causa dei problemi di Renzo e Lucia e a causa di una sciocca scommessa fatta con il cugino, il conte Attilio. Verso la fine del Romanzo, con la sua morte, Manzoni mette in risalto la pietà che prova per lui. Lui raffigura quello che in quel tempo era il tipico nobiluomo di provincia, che opprime le persone + deboli, com'erano i promessi sposi. Ovviamente il suo ruolo è quello dell'antagonista, senza di lui infatti i promessi sposi si sarebbero potuti sposare tranquillamente, e con una stupida scommessa lui rovina la vita ai due giovani. Il rapporto con gli altri non è buono, tranne con i frequentatori del suo palazzotto. Il ruolo dell'Azecca-Garbugli è molto strano, lui infatti nella disputa durante la cena con Fra Cristoforo, parassita com'era, non vuole dar ragione a nessuno dei disputanti per non far torto a nessuno. Sinceramente io provo dispiacere per lui, soprattutto quando Padre Cristoforo gli lancia la maledizione, e lui per un attimo prova un senso di rimorso. Penso che egli sia solo vittima della sua ricchezza e della sua posizione sociale.
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