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"Corrispondenze"
Le forme materiali della natura non sono che simboli di una realtà più profonda e autentica, che si colloca al di là delle cose. Una rete di legami misteriosi unisce tutte le realtà in un'unità occulta, che l'uomo non riesce a cogliere, anche se i simboli gli suonano familiari perché corrispondono a qualcosa che giace nel profondo di ognuno. Per riuscirci l'uomo deve rinunciare alla visione razionale e abbandonarsi alle sensazioni che, nella loro essenza non razionale, mettono in comunicazione con il profondo. Infatti, al di là delle apparenze, soggetto e oggetto non sono distinti, ma uniti in una "unità profonda e tenebrosa". Una corrente sotterranea unisce l'inconscio e la realtà esterna. Tale legame può essere percepito dall'uomo solo con le sinestesie. La poesia non si colloca più sul piano della comunicazione logica, ma agisce a livelli più profondi, evocando analogie misteriose. Il suo linguaggio deve quindi essere allusivo, poiché la poesia deve essere una rivelazione del mistero.
L'albatros, con le sue ali maestose, domina nel cielo, ma quando si posa sul suolo, proprio a causa delle ali, appare goffo e ridicolo. Così il poeta, con le grandi ali della sua superiorità spirituale, delle sue capacità intellettuali e della sua sensibilità, non viene compreso dagli uomini comuni, ma trova il proprio spazio privilegiato nell'arte.
Si delinea qui il conflitto tra l'intellettuale e il mondo borghese che è al centro della cultura ottocentesca. In una società che ha come valori fondamentali l'utile, l'interesse, la produttività, il senso pratico, e che trasforma anche l'opera d'arte in merce, l'artista, teso verso valori ideali e spirituali, appare diverso, inadatto alla vita comune. La società, considerandolo come un essere improduttivo, lo priva del prestigio di cui aveva sempre goduto, lo emargina, lo declassa, lo guarda con scherno e sospetto. Da quest'atteggiamento nasce nel poeta un senso di colpa, che lo fa sentire "maledetto". Ma egli reagisce rovesciando il senso di colpa, assumendo la propria diversità come segno di superiorità e nobiltà e rifiutando a sua volta la gretta società borghese che non lo comprende.
Correspondances di Baudelaire:
Questa poesia di Baudelaire è considerata il manifesto del simbolismo francese, la natura viene infatti definita come una foresta di simboli, un luogo sconosciuto e misterioso in cui il poeta invita il lettore a perdersi. Siamo lontani dalla concezione naturalistica dello studio razionale della natura, qui il lettore deve cercare di decifrare, di interpretare i simboli, stimolando la proprie facoltà intuitive.Molto importante è il riferimento alla diversità dei profumi, ed il cosiddetto 'canto dei sensi': la poesia attinge a tutte le sensazioni, visive. olfattive e uditive (la musica gode di una notevole importanza anche nella poesia di Verlaine, autore di un saggio in cui pone al centro l'elemento musicale). In questo periodo acquista importanza la figura retorica della sinestesia (accostamento di termini richiamanti sensi diversi fra loro, ad esempio 'giallo vento' vista+tatto). La poesia non è un veicolo di idee bensì mira a comunicare determinate sensazioni ed impressioni. La fonte di queste è la capacità percettiva, che deve essere particolarmente raffinata per coglierle con tutta la loro intensità.
Un'altra poesia molto significativa di Baudelaire è L'albatros. Questo uccello è impacciato mentre cammina sulla nave ma acquista notevole maestosità nel volo. Così è anche il poeta, che tra gli uomini non occupa un posto di rilievo ma che trova il proprio spazio privilegiato nell'arte.
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