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Tonio:
Tonio è un contadino amico di Renzo, che con il fratello Gervaso prende parte al tentativo del matrimonio a sorpresa. Tipo estroso, accetta con entusiasmo la proposta di Renzo perché sa che in cambio potrà ricevere l'estinzione del debito che aveva con Don Abbondio. Lui fa parte, assieme al fratello Gervaso, di quel mondo secondario, formato da umili e sventurati.
Griso:
Il Griso è il capo dei bravi di Don Rodrigo al quale venivano affidate le imprese + rischiose e malvagie; è infatti il Griso a doversi incaricare del rapimento di Lucia. Si dimostra abile nel travestimento e quindi nel far credere ad Agnese che era un mendicante con lo scopo di studiare i dettagli del piano. Tutti gli altri bravi agiscono ad ogni suo comando, possiamo intuire la sua natura malvagia non solo dalla missione affidatagli ma anche dal modo losco e a tratti inquietante in cui Manzoni ce lo presenta.
Menico:
Menico è un giovane ragazzo di circa 12 anni che per via di alcuni cugini e cognati risultava nipote di Agnese. E' ingenuo, anche a causa della sua giovane età, tuttavia mostra una certa vivacità mista di allegria. Menico compie la missione affidatagli da Agnese grazie anche ai soldi offerti dalla donna.
Oste:
L'oste è un personaggio che viene presentato nel capitolo 7 del quale non abbiamo nessun tipo di descrizione fisica. E' un uomo vile che per alcuni tratti assomiglia a Don Abbondi, lui infatti quando viene interrogato da Renzo per farsi spiegare chi fossero i loschi forestieri, risponde per ben due volte che non li conosce e inoltre che il suo mestiere non gli permette di raccontare i fatti dei suoi clienti. In seguito, interrogato dai bravi, indica loro Renzo, Tonio e Gervaso indicandogli inoltre il loro lavoro e i tratti del loro carattere. Non riesce ad uscire dal cerchi del suo interesse privato, è intrigante, birbone e malizioso. L'oste si avvicina cosi alla maggior parte degli uomini e si schiera con quelli che avevano l'aspetto da birbanti.
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