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Caratteri generali del positivismo
La cultura della seconda metà dell'Ottocento può essere considerata il prodotto,di alcuni tratti provenienti sia dalla cultura illuminista che da quella romantica. Il positivismo nasce nelle sue manifestazioni più apparenti,in contrapposizione alle idee romantiche:viene accantonato il sentimentalismo troppo legato agli stati d'animo individuali,a favore dell'osservazione della realtà oggettiva. La natura non è più espressione del piano ordinatore di Dio,diventa un oggetto da studiare e modificare. La storia per il positivista è il frutto della volontà umana ed è costituita dal progresso infinito dell'umanità. Attraverso la scienza l'uomo rende se stesso padrone della natura;la scienza è la vetta più alta della conoscenza umana,il momento di maturazione del progresso dell'umanità. La sociologia è la scienza che studia i rapporti sociali tra individui di una stessa comunità,nasce con l'intento di comprendere i rapporti sociali e modificarne le regole. Il pensiero positivista ripropone le tematiche illuministe che il romanticismo aveva accantonato:l'uomo torna ad essere l'artefice del proprio destino. AUGUSTE COMTE(1798-1857)può essere considerato il padre del Positivismo. Accanto al positivismo sociale,si pongono le teorie evoluzionistiche,della storia e della società che hanno come fondamento le teorie di Darwin.
La teoria evoluzionistica poggia su due cardini. Il primo ordine di fatti riguarda la variazione morfologica degli esseri viventi:essi subiscono piccole variazioni organiche sotto l'influsso delle condizioni ambientali. Queste variazioni si verificano nel tempo e adattano la specie all'ambiente. Il secondo ordine riguarda la lotta per la vita:ogni specie tende a moltiplicarsi,così vengono selezionati gli individui che hanno maggiori probabilità di sopravvivere. Nell'Origine della specie, Darwin presenta la legge della selezione naturale:(la selezione naturale)tende al perfezionamento di ciascuna creatura vivente in rapporto alle sue condizioni di vita organiche ed inorganiche. Sono dunque le forme di vita più complesse ad essere maggiormente soggette all'adattamento all'ambientale. Anche l'uomo si evolve perché dotato di linguaggio. La teoria evoluzionistica di Darwin venne assunta come principio di interpretazione di tutta la realtà da Herbert Spencer il quale dedicò la sua vita alla filosofia.
L'evoluzione per Spencer era il passaggio dall'omogeneo all'eterogeneo, dall'indefinito al definito,l'evoluzione terminava con lo stabilirsi di una più grande perfezione. Darwin relativamente all'evoluzione biologica degli esseri viventi,veniva generalizzata da Spencer alle scienze particolari e ai loro campi d'indagine. Spencer ordinava le scienze secondo un ordine gerarchico,che vedeva al gradino più basso la biologia,seguita dalla psicologia e dalla gnoseologia,dalla sociologia e,infine,dalla politica. La filosofia doveva coordinare le verità delle singole scienze. Spencer si occupò anche di pedagogia;nel suo scritto l'Educazione intellettuale,morale e fisica,sostenne che fosse necessario ribaltare i valori su cui era fondata l'educazione occidentale. Era, necessario possedere un corpo sano appagare i bisogni fondamentali e l'utilità immediata;e poi occuparsi dell'educazione intellettiva,ovvero alle aspirazioni dello spirito. Le indicazioni per i genitori e gli insegnanti dovevano provenire dalle scienze,dalle conoscenze nel campo della fisiologia,dell'igiene ,dell'alimentazione e dell'educazione fisica dovevano guidare i genitori nella generazione e nell'allevamento dei bambini;la fisica, la chimica,la matematica e la sociologia erano le conoscenze necessarie per il curriculum scolastico per poter far parte del mondo del lavoro;la psicologia e la morale completavano la formazione dell'individuo. La concezione educativa di Spencer si scontrava con i contenuti della scuola classica,dove privilegiava l'apprendimento astratto,indifferente allo sviluppo naturale del bambino,anziché l'adattamento all'ambiente. Il positivismo ebbe un ruolo importante anche in Italia. Contribuì al processo di
modernizzazione politica e culturale del Paese dopo l'unificazione. Roberto Ardirgò influenzato dalla filosofia di Spencer subordinava l'educazione alle leggi dell'evoluzione. L'educazione, aveva per scopo quello di formare progressivamente l'individuo,ovvero adattarlo alla vita in società mediante lo sviluppo delle abitudini e delle abilità. L'uomo,dunque,apparteneva appieno alla natura e sottostava alle sue leggi. L'acquisizione delle abitudini e delle abilità permetteva all'individuo di ripercorrere le tappe già percorse dall'umanità e di ereditare il capitale culturale depositato dalle esperienze dei suoi antenati,e di tramandarle. La trasmissione del capitale culturale ereditato era uno dei compiti principali dell'educazione. L'esercizio era lo strumento più adatto all'acquisizione delle competenze necessarie all'adattamento ambientale e alla formazione culturale. Ardigò riteneva necessario che nell'attività didattica fossero privilegiate l'esperienza diretta e l'intuizione delle cose,l'apprendimento doveva avvenire in contatto con l'ambiente.
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