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ANALISI DEL LIBRO
TITOLO:Il Visconte dimezzato
AUTORE: Italo Calvino
CASA EDITRICE: Oscar Mondatori
DATA DELLA STAMPA: 2002
NOTIZIE SULL'AUTORE Italo Calvino nasce, il 15 ottobre 1923, a Santiago de Las Vegas, un villaggio vicino all'Avana (Cuba), dove il padre dirige una stazione sperimentale d'agricoltura e una scuola d'agraria. Riceve un'educazione rigorosamente laica. Nel 1925 la famiglia Calvino ritorna in Italia, e si stabilisce a San Remo, nella Villa Meridiana che ospita la direzione della Stazione Sperimentale di Floricoltura, dove Calvino vive «fino a vent'anni in un giardino pieno di piante rare ed esotiche».Compiuti gli studi liceali, Italo Calvino viene avviato dai genitori agli studi d'Agraria, che non porta a compimento. Per quanto, infatti, tenti di seguire la tradizione scientifica familiare, ha già «la testa alla letteratura». Inoltre, ad interrompere gli studi si intromette la guerra. Dopo l'8 settembre 1943, Calvino si sottrae all'arruolamento forzato nell'esercito fascista, e assecondando un sentimento che nutriva fin dall'adolescenza, si aggrega ai partigiani della Brigata Garibaldi. Dopo la liberazione, aderisce al Partito Comunista Italiano, collabora a giornali e riviste, e si iscrive alla Facoltà di Lettere di Torino, dove nel 1947 si laurea con una tesi su Joseph Conrad. A Torino collabora al «Politecnico» di Vittorini, ed entra a far parte del gruppo redazionale della casa editrice Einaudi. In quell'ambiente «interdisciplinare, aperto alla cultura mondiale», matura la sua vocazione a «scrivere pensando ad uno scaffale di libri non solo di letteratura».Nel 1947 esordisce come scrittore, pubblicando, grazie a Pavese, Il sentiero dei nidi di ragno. A questo romanzo, con cui si rivela il più giovane e dotato tra gli scrittori neorealisti, segue il volume di racconti Ultimo viene il corvo (1949). Negli anni Cinquanta e Sessanta svolge le funzioni di dirigente nella casa editrice Einaudi e intensifica sempre più la sua attività culturale e il suo impegno nel dibattito politico-intellettuale, collaborando a numerose riviste. Inoltre si impone nel panorama letterario italiano, come il più originale tra i giovani scrittori, in seguito alla pubblicazione della raccolta dei Racconti (1958), e soprattutto del volume I nostri antenati (1960), che comprende la trilogia di romanzi fantastici e allegorici sull'uomo contemporaneo: Il visconte dimezzato (1952), Il barone rampante (1957), e Il cavaliere inesistente (1959). In questi anni pubblica anche l'importante saggio Il midollo del leone (1955), e raccoglie e traduce Le fiabe Italiane che pubblica nel 1956, anno in cui i fatti di Ungheria provocano il suo distacco dal PCI e lo conducono progressivamente a rinunciare a un diretto impegno politico. Tra il 1959 e il 1967 dirige, insieme a Vittorini, l'importante rivista culturale letteraria «Il Menabò», in cui pubblica interventi caratterizzati da un impegno di tipo etico-conoscitivo, quali Il mare dell'oggettività (1959) e La sfida del labirinto (1962). Nel 1963, anno della Neoavanguardia, pubblica, oltre a Marcovaldo ovvero Le stagioni in città, il racconto costruito ancora su schemi di tipo tradizionale La giornata di uno scrutatore, con cui si chiude il ciclo apertosi all'incirca un decennio prima.Nel 1964 si apre una nuova fase della vita e della carriera di Italo Calvino: sposa l'argentina Judith Esther Singer e si trasferisce a Parigi, da dove continua a lavorare per l'Einaudi, e dove viene a contatto con gli ambienti letterari e culturali più all'avanguardia. Nel 1965 nasce la figlia Abigail, ed esce il volume Le Cosmicomiche, a cui segue nel 1967 Ti con zero, in cui si rivela la sua passione giovanile per le teorie astronomiche e cosmologiche. Il nuovo interesse per le problematiche della semiotica e per i processi combinatori della narrativa trova espressione anche ne Le città invisibili (1972), e ne Il castello dei destini incrociati (1973). Intanto cresce il suo successo e il suo prestigio in tutto il mondo. Negli anni Settanta - anni in cui nutre una residua speranza nella ragione, pur avvertendo un degradarsi generale della vita civile italiana e mondiale - Calvino pubblica numerosi interventi, prefazioni e traduzioni in molte lingue, e collabora prima al «Corriere della Sera», poi alla «Repubblica». Nel 1979 esce il romanzo Se una notte d'inverno un viaggiatore, che diviene subito un best seller. Nel 1980 si trasferisce a Roma, e pubblica una raccolta dei suoi saggi più importanti, Una pietra sopra. Nel 1983 escono i racconti di Palomar, ricchi di disillusa amarezza. Nel 1984 la crisi della casa editrice Einaudi lo induce a passare all'editore Garzanti, presso cui pubblica il volume Collezione di sabbia, oltre alla riedizione delle sue opere più importanti. Nel 1985, avendo ricevuto l'incarico di tenere una serie di conferenze negli Stati Uniti a Cambridge, alla Harvard University, prepara le Lezioni Americane, che tuttavia rimarranno incompiute e saranno edite solo postume nel 1988. All'inizio di settembre, infatti, Italo Calvino muore all'ospedale di Siena, colpito da un'emorragia celebrale.Nel maggio 1986 presso Garzanti esce Sotto il sole giaguaro, il primo libro postumo di Calvino. Il volume raggruppa tre racconti: Il nome, Il naso, Sotto il sole giaguaro e Un re in ascolto. Calvino intendeva scrivere un testo dedicato ai cinque sensi. La morte gli impedì di completare i racconti dedicati alla vista e al tatto.
TECNICHE NARRATIVE: Gi eventi sono presentati in ordine cronologico anche se numerose volte compaiono dei flashback,usati per sottolineare la storia di uno o più personaggi all'interno della vicenda; nel testo prevale la narrazione. La narrazione è inverosimile; infatti risalta il significato.Il narratore è interno, corrisponde al nipote del protagonista anche se rimane indifferente agli avvenimenti principali e alle azioni del protagonista, infatti il punto di vista dal quale espone la vicenda è oggettivo e estraneo; quasi come se il narratore fosse esterno.Il pensiero e la valutazione dell'autore traspaiono in base a pensieri, parole e azioni dei personaggi.Nel testo prevale la paratassi, infatti il procedere delle azioni è riportato in modo veloce con Assenza di particolari.Il registro linguistico è medio o comune, infatti il testo è particolarmente semplice e coinciso; l'aggettivazione è scarsa e con assenza di precisi particolari,le figure retoriche sono molte;a partire dal protagonista. L'autore ha redatto il testo per divertire, per convincere di un'idea e indurci alla riflessione; sull'incompletezza dell'uomo e per farci capire che ognuno di noi è diviso in due parti, ma ciascuna parte non ha senso da sola.
ESPOSIZIONE DELLA VICENDA: La vicenda narra del Visconte Medardo di Terralba, il quale parte in guerra contro i turchi, insieme allo scudiero Curzio. Durante la guerra viene colpito da una palla di cannone che lo divide in due parti uguali: una destra e una sinistra, una buona e l'altra cattiva. La parte cattiva torna al villaggio e semina il terrore condannando al patibolo numerosi innocenti, bruciando case e boschi, facendo soffrire anche le persone a lui più care come il padre, Aiolfo, che uccide, e la Balia, Sebastiana che manda a "Pratofungo", la città dove erano rinchiusi tutti i lebbrosi, anche se non era malata. Ma all'improvviso compare anche la seconda metà del Visconte: la parte buona che vagabonda per fare del bene a tutti, la quale cerca di riparare, dove possibile, i danni provocati dall'altra sua metà. A questo punto la gente del villaggio comincia ad annoiarsi di entrambe le metà, poiché deve nascondersi dalla metà malvagie, allo stesso tempo, dalla metà buona perché li intratteneva con lunghe e noiose prediche. Come se non bastasse le due metà si innamorano della stessa donna, Isabella, la quale però non sa chi scegliere in quanto si accorge subito che le due metà sono una troppo crudele, l'altra troppo buona. Proprio a causa di questa donna , infatti, le due metà si affrontano in un duello durante il quale entrambi si feriscono nel punto della loro separazione e vengono ricuciti assieme dal dottor Trelaugway; ora Isabella può finalmente sposarsi, e tutto torna alla normalità, a differenza del Visconte che, consapevole di tutti i suoi lati del suo carattere, ora si dimostra più saggio e riflessivo.
PRESENTAZIONE ED ANALISI DEI PERSONAGGI PRINCIPALI: Nel corso del romanzo è piacevole notare che quasi tutti i personaggi esprimono una certa ambiguità di fondo, sono incompleti, strani, ma sinceri: il codardo e inetto dottor Trelawney, genio del tressette, i lebbrosi di Pratofungo, poveri, moribondi, ma capaci di continui festeggiamenti che spesso sfociano in vere e proprie orge, mastro Pietrochiodo, uomo onesto e benevolo inventore però di crudeli strumenti di tortura e morte.Il protagonista è il visconte Medardo che, svolge allo stesso tempo il ruolo di antagonista, un altro personaggio molto importante è la balia Sebastiana che svolge il ruolo di "mamma" rimproverando entrambe le metà.
ANALISI DELL'AMBIENTE E DEL TEMPO:La vicenda si svolge in Boemia alla fine del Seicento
INTERPRETAZIONE DELLE INTENZIONI DELL'AUTORE:L'autore con questo libro ha voluto soprattutto divertire il lettore e se stesso. Il tema dell'uomo tagliato in due per lui era molto significativo perché tutti noi ci sentiamo in qualche modo incompleti, realizziamo una parte di noi stessi e non l'altra; Ha voluto creare il massimo contrasto tra una parte e l'altra facendone una buona e l'altra cattiva. Infatti la storia si basa con una serie di effetti a sorpresa: che al posto di un visconte interno ne ritorni uno a metà e molto crudele, e ad un certo punto si scoprisse invece un visconte assolutamente buono al posto di quello cattivo creava un altro effetto di sorpresa; che queste due metà fossero egualmente insopportabili, la buona e la cattiva, era un effetto comico e significativo
VALUTAZIONE: Questo libro è molto divertente ma un po' irreale.Leggerlo in alcuni punti divertiva in altri annoiava molto. Il suo significato, al contrario è molto realistico, l'immagine di un uomo tagliato in due è molto toccante, in fondo tutti ci sentiamo incompleti, talvolta conosciamo solamente metà di ciò che siamo, alcune volte "l'altra metà" di noi ci spaventa,ci inquieta. Anche i nostri più cari amici non ci conoscono del tutto, ignorano la metà di noi e questo ci rende impotenti, alcune volte ci mettiamo contro noi stessi come succede nel libro ma alla fine, quando assumiamo la consapevolezza di entrambe le metà ci rendiamo conto che vivono tutte in simbiosi tra loro e una metà ha bisogno dell'altra, infatti nel libro la storia termina con la ricongiunzione delle due metà.
ESPRESSIONI CHE MI HANNO PIù COLPITO:Con l'ostinazione autoritaria che le donne pretendono di mantenere su coloro che hanno visto bambini, Sebastiana non mancava mai di rimproverare al visconte ogni nuovo suo misfatto, anche quando tutti s'erano convinti che la sua natura era votata a un'irreparabile, insana crudeltà
In casa nostra nessun ospite ha mai ricevuto torto. Andrò a montar la guardia io stesso per proteggere il suo sonno -Neppure in casa mia v'amiamo Medardo, però stanotte sarete rispettato-
-taglia sempre tutto in due,-disse il babbo,-ma quel che lo scoiattolo ha di più bello,la coda,lo rispetta.
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