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Allegoria: da allos + agoreuw = dire altro, parlare di altro.
Si distingue quindi un primo significato, che è quello letterale, quello che risulta immediatamente dalla lettura, ed un secondo significato, che rimane nascosto, che quindi va ricercato e che è il significato vero (sempre un significato spirituale, morale e religioso).
Dante definisce l'allegoria una verità nascosta sotto una bella menzogna
L'allegoria è stata un metodo di interpretazione dei testi già in uso nel mondo greco, nel VI sec. a.C., metodo che si è poi perfezionato attraverso varie scuole retoriche e filosofiche (ad esempio la scuola di Pergamo).
Dalla cultura greca il metodo passa alla cultura cristiana: viene applicato prima alle Sacre Scritture e poi ai testi pagani.
E l'unico modo di interpretazione che consente al cristiano di leggere questi testi senza provare un senso di colpa perché non ci si ferma al significato che questi testi pagani sembrano avere, si va alla ricerca del significato più nascosto, e cioè delle verità morali e religiose che gli autori, inconsapevolmente, in quanto ispirati da Dio senza saperlo (come dice Sant'Agostino) hanno espresso.
Un primo esempio di questo tipo di lettura c'è dato da Fulgenzio, autore del VI sec., nel De
continentia vergiliana. Secondo Fulgenzio nell'Eneide è rappresentata in forma allegorica la vita umana, dalla nascita a maturità.
Questa è un'allegoria più di tipo morale che cristiano, però tutta l'opera è percorsa dalla convinzione che Virgilio (per la profondità del suo ingegno) si sia avvicinato alla verità della religione cristiana.
Fulgenzio contribuisce alla creazione dell'immagine di Virgilio profeta del cristianesimo, immagine che si ritrova in tutto il medioevo (e che trova conferma nell'interpretazione della sesta egloga).
Interpretazione figurale o tipologica: i personaggi e gli eventi dell'Antico Testamento sono prefigurazioni, anticipazioni di personaggi ed eventi del Nuovo Testamento.
Mosè è 'figura di Cristo', la liberazione degli ebrei dall' Egitto ad opera di Mosè è 'prefigurazione della liberazione dell'uomo dalla schiavitù del peccato '.
La ' figura ' è un personaggio realmente vissuto o un evento realmente accaduto, così come sono personaggi realmente vissuti o eventi realmente accaduti quelli che li 'adempiono'.
Adempiere non significa che i personaggi ' secondi' siano eguali a quelli che li hanno prefigurati o che gli eventi siano simili: si presentano invece in una forma nuova, che porta alla luce, svela, fa conoscere il più profondo e anche il più vero significato dei personaggi e degli eventi che li hanno anticipati e prefigurati.
I libri dunque, sia quelli profani sia quelli sacri, hanno un doppio significato, richiedono una lettura condotta su due piani, con la differenza però che nei testi profani il primo significato è menzogna, finzione, invenzione falsa, mentre nei libri sacri anche il primo significato è vero.
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