ACCORDO DI PACE PER L'ULSTER
A Belfast, alle ore 18:38 del giorno 10 Aprile 1998, viene firmata la pace
per l'Irlanda del Nord. Si pronosticava che gli unionisti protestanti avrebbero
detto di mantenere l'Ulster nella Gran Bretagna e che i nazionalisti cattolici
avrebbero detto di aprire la stada della riunificazione dell'Irlanda. I capi
degli otto partiti dell'Ulster erano distrutti da tre giorni e tre notti di
trattative, ma erano commossi al punto tale che, Gerry Adams, leader cattolico
del Sinn Fein(ala politica dell'esercito repubblicano irlandese), non riuscì
quasi a parlare per il groppo alla gola. L'Ulster verrà quindi governato da due
ministri, quello di Beffast e quello di Dublino, rispettivamente cattolico e
protestante. I detenuti politici devono essere liberati entro due anni e la
polizia dell'Ulster non sarà comandata da protestanti. Per il Premier
britannico Tony Blair questo è un grande trionfo nella sua vita politica. Blair
disse di sentire la mano della storia pesare sulla sua spalla. Questo accordo
ha dato fine ai massacri iniziati dalla morte di Billy Wright, leader
paramilitare protestante, ucciso nel carcere di Maze il 27 dicembre scorso ad
opera dell'Irish National Liberation Army, un gruppo nazionalista. Ricordiamo
alcune vittime come il nipote di Gerry Adams appena ventottenne, ucciso a colpi
di pistola sabato 10 gennaio a Beffast; oppure il tassista Yohn Mc Colgan
assassinato a Falls Road(l'apartheid cattolico), il decimo in due settimane.
Venerdi 20 febbraio un'autobomba è esplosa fuori la stazione di Moira, ferendo
undici persone. Persino mentre i ministri stavano trattando per la pace, un
operaio protestante è stato ucciso due giorni prima della firma. Tra i tentativi di pace del passato, falliti,
ricordiamo quello di 25 anni fa che durò soli 5 mesi; da allora 30.000 morti.
Nel 1994 scatta il 'cessate il fuoco' dell'Ira revocato nel 1996;
sempre nello stesso anno, il 14 settembre partono i negoziati a Belfast. Il 22
maggio 1998 c'è stato un referendum per votare sì all'accordo di pace a nord e
a sud d'Irlanda. Il 71% degli irlandesi dell'Ulster e quasi il 95% di quelli
della Repubblica. Massiccia l'adesione dei cattolici del nord, mentre la
comunità protestante si è spaccata a metà.