LUCREZIO
Vita
- Testimonianza di S.Gerolamo nel Chronicon: vive fra il 98 e
il 55 a.c.
- Follia e suicidio: leggenda cristiana per denigrare il poeta (che
teorizza la mortalità dell'anima e l'esistenza di una vita dopo la morte)
- De Rerum Natura: lettura dell'opera
metodologicamente scorretta perché presuppone la pazzia del poeta individuate così tracce di psicosi ciclica
- Ostentato silenzio dei contemporanei (eccetto di Cicerone in una
lettera al fratello in cui loda L.)
De Rerum Natura in esametri - 6 libri (2+2+2) Poema epico-didascalico -
Esposizione della filosofia epicurea
- Dedicato a Memmio, appartenente al partito degli ottimati,
precettore, propretore, intellettuale, poeta, amico
- Anche se Epicuro critica la poesia (inutile per il raggiungimento
della verità, della saggezza, nociva perché incentivo delle passioni), L.
sceglie la forma poetica perché:
- ispirato a tentare nuove strade
- la poesia è in grado di rendere chiari e affascinanti argomenti
tanto difficili
- la poesia è la forma più adatta per penetrare gli strati più alti
della società
Valori estetici subordinati ai fini didascalici
- Si inserisce nel filone scientifico-filosofico. Empedocle di
Agrigento: più illustre esponente, preso come dichiarato modello di
riferimento
Contenuto e struttura
- Proemio: invocazione a Venere, simbolo della natura e del piacere;
captatio benevolentiae nei confronti del pubblico e di Memmio; elogio di
Epicuro, salvatore dell'umanità perché ha sconfitto la religio (=/ pietas)
usata a fini politici polemica antireligiosa
- Libri I° e II° ARGOMENTI FISICI:
- Dottrina degli atomi: tutta la realtà è composta da atomi che,
invisibili, innumerevoli, indistruttibili, si aggregano secondo diverse
combinazioni (l'universo è infinito) (nulla si crea e nulla si distrugge)
- ATARASSIA: serenità imperturbabile del sapiente
- CLINAMEN: principio in virtù del quale gli atomi si aggregano,
deviazione infiniti
altri mondi
- Libri III° e IV°ARGOMENTI ANTROPOLOGICI:
Natura materiale e mortale
dell'anima: anima (principio vitale del corpo) + animus (la mente); Scopo del poeta è di liberare gli
uomini dall'insensata paura della morte che nasce dall'errata credenza dell'immortalità
dell'anima l'anima non sussiste senza il corpo al momento del distacco dell'anima dal corpo, al momento della morte
non c'è sofferenza non
bisogna averne paura!
Teoria delle sensazioni: atomi
sottilissimi (simulacra) si staccano dagli oggetti e dai corpi e vanno a colpire
i sensi
- Libri V° e VI° ARGOMENTI COSMOLOGICI:
L'universo non è eterno, non è
stato creato dagli dèi ma da una casuale aggregazione di atomi
Fenomeni meteorologici che
incutono nell'uomo timore superstizioso degli dèi, da dissipare mediante la
spiegazione scientifica delle cause
Peste di Atene del 430 a.c.
Lucrezio poeta della ragione
- Lotta della ragione contro errori e falsità: scopo del poeta è far
prevalere la verità
- Il PIACERE è lo scopo della vita umana e consiste nell'assenza o
nella cessazione del desiderio e del dolore, e la FELICITA'= ATARASSIA, è
l'imperturbabilità resa possibile dall'eliminazione delle paure
irrazionali e delle passioni perturbatrici
- Condanna della politica e della guerra: no ambizione, no potere,
ma una vita appartata lontano dagli affanni della competizione in contrasto con la mentalità romana di allora
- Condanna della passione amorosa: desiderio tormentoso e sempre
insoddisfatto, offusca la mente e l'intelletto
- La stolta paura della morte l'anima è mortale e non ci sono castighi ultraterreni per i
malvagi
- Gli dei esistono ma non intervengono nelle vicende degli uomini l'universo non è stato creato da loro
- Il mondo non è stato creato per l'uomo, altrimenti non si
spiegherebbero tutte le difficoltà naturali e le catastrofi
- Il pessimismo lucreziano: no fede in un dio creatore, no ottimismo
naturalistico e no antropocentrismo, no finalismo e provvidenzialismo
degli Stoici
Linguaggio
- Concezione del mondo materialista stile originale, concreto, vigoroso, solenne, anche con durezze
apparentemente impoetiche
- Tono didascalico e andamento argomentativo parole e formule ricorrenti, vocaboli di uso quotidiano
(espressione stilistica di un intento divulgativo)
- Tratti arcaicizzanti ridondanza ed esuberanza espressive, uso abbondantissimo di
sillogismi, analogie, allitterazioni e altre figure di suono
- Innovazioni lessicali e semantiche termini scientifici e filosofici latini prima soltanto greci