Inizi della Repubblica Romana (Eutr.)
Hinc consules coeperunt, pro uno rege duo, hac causa creati ut, si unus malus esse voluisset, alter eum, habens potestatem
similem, coerceret. Et placuit ne imperium longius quam annum
haberent, ne per diuturnitatem
potestatis insolentiores redderentur, sed civiles semper essent, qui se post annum scirent futuros
esse privatos. Fuerunt igitur anno primo post reges exactos consules
L. Iunius Brutus, qui maxime egerat ut Tarquinius pelleretur, et Tarquinius Collatinus, maritus Lucretiae. Sed Tarquinio Collatino statim sublata est dignitas. Placuerat enim ne quisquam in Urbe maneret qui Tarquinius vocaretur. Eius loco factus est consul L. Valerius Publicola. Commovit tamen bellum urbi Romae
rex Tarquinius, qui fuerat expulsus; multas enim gentes
collexit et, ut in regnum posset restitui, dimicavit.
Da
questo momento ebbe inizio il governo dei consoli, due al posto di un solo re,
creati a questo scopo perché, se uno avesse voluto essere autoritario, l'altro,
avendo un potere simile, lo tenesse a freno. E si deliberò che non detenessero
il potere più a lungo di un anno, perché, per la durata del potere, non
diventassero troppo prepotenti, ma fossero sempre moderati, sapendo che
sarebbero diventati cittadini privati. Furono quindi consoli nel primo anno
dopo la cacciata dei re Lucio Giunio Bruto, che più
di tutti si era adoperato perché Tarquinio fosse scacciato, e Tarquinio Collatino, marito di Lucrezia. Ma a Tarquinio Collatino fu subito tolta la carica. Si era deliberato
infatti che non rimanesse nessuno a Roma che si chiamasse Tarquinio. Al suo
posto fu nominato console Lucio Valerio Publicola.
Tuttavia mosse guerra alla città di Roma il re Tarquinio, che era stato
espulso; infatti radunò molte persone e combatté affinché potesse ritornare al
potere.