DIONISIO DI SIRACUSA
A Dionysio,
Syracusanorum tyranno, cuius immensa erat
crudelitas, cives vehementer terrebantur, itaque nemo eum diligebat, omnes vero
eius mortem optabant. Ut autem ab aliis is tìmebatur, ita ab illo aliorum
insidiae pavebantur; igitur in perpetuo timore ille vivebat. Dionysius,
ìnfinitìs curis exagitatus, requiescebat in lecto qui lata cingebatur
fossa et eam ligneo ponte superabat. Tonsores quoque ei causa timoris erant; quare a filiabus
parvulis tondebatur. At mox ne id quidem satis tutum putavit. Tum putamina
candentìum nucum filiabùs dedit, quibus illae eius barbam capillumque
adurerent. Magna potentia, multae dìvìtiae a Dionysio
possidebantur. sed quam eius vita misera erat!
I cittadini erano fortemente
terrorizzati dal Dioniso, tiranno dei Siracusani, la cui crudeltà era senza
limiti è così nessuno lo amava, mentre tutti desideravano la sua morte.
Come d'altronde, egli era temuto dagli altri, così da parte sua erano temuti gli
attentati altrui; pertanto egli viveva in una perenne paura. Dionisio, agitato
da innumerevoli ansie, riposava in un letto che era circondato da un ampio
fossato ed egli lo superava attraverso un ponticello di legno. Anche i barbieri
erano per lui motivo di paura; perciò veniva rasato dalle piccole figlie. Ma in
breve non ritenne sicuro neppure questo (sistema). Allora diede alle figlie dei
gusci di noci incandescenti, con i quali quelle gli radessero barba e capelli.
Un grande potere e molte ricchezze erano posseduti da Dionisio, ma quanto
infelice era la sua vita!