Faust:
Dal libro di italiano
A quest'opera Goethe
lavorò per tutta la vita,dalla prima redazione del 1775,l'Urfaust,al compimento
della seconda parte,avvenuta nel 1831,a pochi mesi dalla morte.Il Faust si
ispira ad una leggenda apparsa per la prima volta in un libro popolare del
1587,a sua volta ispirato ad un personaggio storico,Georg Faust,oscura figura
di mago vissuto nella Germania del primo Cinquecento.Nel libro popolare Faust
stringe un patto col diavolo per aver accesso ai segreti della natura,ed è visto
negativamente,in una prospettiva luterana ortodossa,come esempio della superbia
peccaminosa dell'uomo che non sa stare entro i limiti della conoscenza segnati
da Dio.Il libro ebbe largo successo e numerose ristampe,subendo in seguito vari
rifacimenti,sino al Settecento.La figura ispirò anche il drammaturgo
elisabettiano Christopher Marlowe che nel 1592 compose la Tragica storia della
vita e della morte del Dottor Faustus ,in cui Faust stringe il patto con il
diavolo per raggiungere una conoscenza illimitata del mondo;che ne garantisca
anche il possesso assoluto;risalta così nella tragedia la grandezza
dell'uomo,anche se deviata verso il male.Nel Settecento Faust è ripreso dal
razionalista Lessino che volge in positivo, illuministicamente,la sete illimitata
di sapere del personaggio,e ne prospetta la salvazione finale.La leggenda del
Faust entrò persino nel repertorio del teatro dei burattini,grazie al quale,fu
conosciuta originariamente da Goethaìe.
Anche il Faust del
giovane Goethe avrebbe dovuto essere dannato,ma poi,nella lunga elaborazione
subita dal progetto iniziale,la figura si trasformò,arricchendosi
straordinariamente di significati.L'opera ha forma drammatica e vi è premesso
un Prologo in teatro,tra il Direttore,il Poeta teatrale ed il Comico,poi
un Prologo in cielo,in cui Dio consente a Mefistofele di tentare
Faust,sicuro che egli si salverà comunque.La prima parte si apre nello studio
del dottor Faust,che esprime la sua stanchezza e il suo disprezzo per la vuota
scienza medievale di cui ha nutrito tutta la sua vita.Vorrebbe un rapporto
immediato con la natura,un accesso diretto ai suoi segreti.Evoca allora lo
Spirito della Terra,ma questi lo respinge.La sconfitta induce Faust al pensiero
del suicidio,ma il suono delle campane e i canti del mattino di Pasqua lo
distolgono dal proposito,riconciliandolo con la vita.Esce per ritrovare il
contatto con il mondo,ma al rientro nello studio viene seguito da un cane nero
che in seguito si trasforma in un cavaliere dal piede equino:è il diavolo
Mefistofele.Con lui Faust fa una scommessa:Mefistofele gli farà attraversare
tutte le esperienze della vita ed egli gli concederà l'anima se mai arriverà
mai ad appagarsi anche solo di un istante di godimento.Il viaggio con
Mefistofele percorre vari ambienti,quello goliardico di una cantina,la cucina
di una strega dove Faust viene magicamente ringiovanito,ecc.Faust conosce una
fanciulla ingenua e di umile condizione,Margherita,e la seduce,uccidendone
anche il fratello in duello.La donna viene condannata a morte per aver
soppresso il figlio dalla sua colpa ,ma, in chiusura della prima parte,una voce
dal cielo annuncia la sua salvezza,prefigurando la finale salvazione di Faust.
La tragedia rappresenta
in questa prima parte l'impossibilità,per Faust,di conciliare l'amore con la
sua irrequieta tensione,che lo induce a non appagarsi mai,ad autosuperarsi
continuamente (STREBEN).
La seconda parte è molto
ampia e divisa in cinque atti,a differenza della prima costituita da una
successione di quadri staccati,senza immediata connessione logica tra di loro;è
anche gravata da innumerevoli simboli che la rendono assai ardua.
Faust dopo essersi
immerso nella natura,che lo purifica dal rimorso,fa l'esperienza del "gran
mondo"alla corte dell'Imperatore.Nel II atto discende alle Madri,la forme
primigenie e ideali delle cose.Nel III atto si svolge la notte di Valpurga
"classica":qui Faust incontra Elena di Troia unendosi a lei:è il simbolo della
fusione tra spirito classico e germanico.Ne nasce Euforione,simbolo della
poesia romantica.Nel IV atto Faust,grazie alla sua vittoria contro un
anti-imperatore,ottiene dall'Imperatore una terra sterile,che cerca di
strappare al mare con un sistema di dighe .Ma,insoddisfatto,vuole anche la
terra dei due vecchi suoi vicini;ricorre a Mefistofele,ma i due vecchi
periscono in un incendio.Senza volerlo,Faust porta su di se il peso della
colpa.Viene l'ora della morte di Faust. Mefistofele e i diavoli, che vogliono
la sua anima, vengono sconfitti dagli angeli.L'anima viene portata nelle sfere
celesti, dove è accolta da Margherita che è al seguito della Vergine.Gli angeli
cantano: "Colui che sempre nella ricerca si è affaticato, noi lo possiamo
redimere".Il nucleo dell'opera è proprio in questo STREBEN, il perpetuo tendere
ad una meta, in un'ansia d'azione che supera ogni tentazione ad appagarsi di un
obiettivo già raggiunto.