Comportamento della
modulazione
Bisogna adattare le
caratteristiche dello spettro del segnale da trasmettere in modo che possa
transitare senza alcun problema attraverso un canale e consentire la
trasmissione di molti segnali sullo stesso canale senza interferenze.
Quindi deve essere sempre presente il segnale con l'informazione sotto forma di
corrente elettrica o tensione elettrica. Questa prende il nome di modulante.
Deve essere anche presente un altro tipo di segnale, detto portante, che
consentirà la traslazione in frequenza del segnale modulante, per consentire
tutti i vantaggi della modulazione.
Quindi ogni operazione di modulazione avrà bisogno di un modulatore, cioè un
dispositivo elettronico che è in grado di traslare in frequenza il segnale
mantenendo invariate le informazioni da trasmettere, e in ricezione avvera il
procedimento inverso, cioè ci sarà un demodulatore che rigenererà il segnale
modulante originario che contiene l'informazione iniziale.
C'è una grande varietà e
generalità delle operazioni connesse alla modulazione, in quando ogni segnale
deve essere modulato a differenza del canale fisico nel quale viaggerà il
segnale (doppino, fibra ottica, etere) che come ben si sa hanno diverse
caratteristiche fisiche, ma anche in base al tipo di segnale sorgente che sia
di tipo analogico o digitale quindi si ha una diversa classificazione di
modulazioni che si possono vedere nell'organigramma seguente: