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Architettura di un sistema gsm




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ARCHITETTURA DI UN SISTEMA GSM

Il sistema GSM è una rete modulare con interfacce standard tra i vari di-spositivi al fine di consentire ad ogni operatore di poter utilizzare ed adattare gli apparecchi di ogni produttore. Nella seguente figura è schematizzata l'architettura della rete e le sue interfacce.

Interfacciamento elettrico e contatti


La SIM si interfaccia con la stazione mobile tramite 8 contatti le cui po-sizioni sono rigidamente fissate. I contatti C4 e C8 non sono attualmente uti-lizzati. La Vcc è di 5 volt per le SIM di phase 1, con assorbimento massimo di corrente di 10 mA mentre per quelle di phase 2, per ridurre i consumi, la Vcc è di 3 volt, con assorbimento massimo di corrente di 6 mA. Il segnale di Clock va da 1 a 5 MHz e viene fornito dalla stazione mobile. La Vpp è la tensione di programmazione, ma la SIM non necessita di tale tensione e tale contatto può non essere presente; nel caso lo fosse la sua tensione è sempre posta a Vcc.


 Esiste una funzione chiamata SIM locking che consente ad un operatore di inibire l'utilizzo del telefono con tutte le SIM che non siano le proprie. Tale funzione assicura all'operatore che l'utente rimanga suo abbonato offrendo la possibilità di acquistare un apparato a basso prezzo. Alcuni gestori (operato-ri), trascorsi uno o due anni forniscono il codice per sbloccare il telefono. Tale codice è diverso da telefono a telefono ed è calcolato in base all'IMEI. Il SIM locking è proibito in molti paesi europei (Danimarca), ma viene utilizzato dagli operatori inglesi, svedesi (Comviq) e spagnoli (Airtel e Movistar)


3) Base Station Subsystem (BSS)


Gestisce la parte radio del sistema che consente di fornire la copertura di un'area costituita da una o più celle. E' composta da due unità: una BTS (Base Transceiver Station) e una BSC (Base Station Controller)

La comunicazione tra le due è consentita dall'interfaccia A-bis che, es-sendo standardizzata consente l'utilizzo di componenti prodotti da fornitori diversi.


3a) BTS (Base Transceiver Station)


E' l'unità funzionale che contiene gli apparati radio ricetrasmittenti e gli appa-rati che consentono di fornire la copertura ad una cella. La BTS gestisce, in definitiva, la comunicazione radio con le MS (Mobile Station) attraverso l'interfaccia aria Um (Utente mobile). Esplica diverse funzioni quali:


Ø      Frequency Hopping : è una caratteristica dell'interfaccia radio che consi-ste nel trasmettere messaggi diversi di una stessa comunicazione su fre-quenze portanti diverse in modo da neutralizzare in modo efficace i proble-mi legati alla propagazione radio ( fading o battimenti)


Ø      Trasmissione discontinua (DTX): dato che la comunicazione in una dire-zione occupa meno del 50% del tempo totale la trasmissione viene disatti-vata nei periodi di silenzio con il risultato di minimizzare le interferenze co-canale e di risparmiare energia. Questa funzione è implementata necessa-riamente nella MS. Per evitare che la soppressione di qualsiasi segnale dia una sgradevole sensazione all'utente ricevente nei periodi di silenzio nella MS ricevente viene introdotto un rumore di conforto (confort noise) simile a quello dell'ambiente.


Ø      Controllo Dinamico della Potenza (DPC): sia il terminale mobile (MS) che la stazione base (BTS) operano al valore minimo di potenza che assicu-ra un accettabile livello di segnale ricevuto. Ciò per ridurre al minimo le interferenze e risparmiare energia. Tale potenza sul canale radio può varia-re in modo dinamico su 32 livelli a step di 2 dB.



Ø      Antenna Diversity:  al fine di attenuare i problemi connessi al fading (attenuazione legata alla riflessione, rifrazione delle onde elettromagne-tiche) spesso si utilizzano due antenne riceventi poste a qualche lunghezza d'onda (GSM 900 MHZ ?=30 cm). La spaziatura delle antenne può essere fatta verticalmente o orizzontalmente; nel primo caso si ha una maggiore facilità di installazione, mentre nel secondo si ottengono prestazioni superiori.


Ø      Gestione degli algoritmi di cifratura


Ø      Monitoraggio della connessione radio mediante continue misurazioni sulla qualità dei canali di segnalazioni e di traffico, misurazioni che vengo-no poi trasferite alla BSC affinchè le elabori e decida.


La BTS è essenzialmente costituita da un traliccio sul quale sono colloca-te diverse antenne. Possono essere utilizzati torri o edifici esistenti al fine di minimizzare i costi e l'impatto ambientale. La struttura più semplice prevede due antenne (una per ricevere ed una per trasmettere) di tipo omnidirezionale cioè in grado di "illuminare" uniformemente il segnale in tutte le direzioni. Questa soluzione è utilizzata per coprire zone a bassa intensità come auto-strade e zone rurali vaste e pianeggianti. Per aumentare la capacità di traffico in zone ad alta densità vengono utilizzate delle antenne direttive in struttura clover come mostrato in figura:

L'utilizzo di antenne direttive riduce le interferenze lungo certe direzioni, ma le aumenta nella direzione di massimo irraggiamento. Per ridurre ciò le an-tenne vengono inclinate verso il basso di pochi gradi nella direzione di punta-mento riducendo però anche il raggio di copertura della cella.


Per comunicare, la distanza tra BTS e MS non può superare i 35 Km anche quando le condizioni del terreno lo consentirebbero. Quando la stazione base invia un messaggio ad un terminale, può aspettare da questa una risposta solo per un breve periodo prima di passare ad analizzare le altre MS sullo stesso canale. se il terminale si trova a più di 35 Km la risposta arriva troppo tardi e l'utente risulta quindi non raggiungibile. Per la rete GSM il ritardo massimo compensabile e di 233 µs tra l'invio e la ricezione che corrispondono ad un viaggio BTS-MS-BTS pari a:


S = VxT = 300.000 m/sec x 233x10-6 sec = 69,9 Km


cioè ad una distanza massima tra BTS e MS di circa 35 Km.

3b) Base Station Controller (BSC)


Gestisce e controlla il funzionamento di diversi BTS. I principali compiti riguar-dano la gestione dei canali radio, il frequency-hopping (salto di frequenza che consiste nel trasmettere messaggi successivi di una stessa comunicazione su portanti diverse limitando in modo efficace alcuni problemi legati alla pro-pagazione come fading o battimenti), gli handover interni (scambio). Il procedimento di scambio è una peculiarità del sistema GSM che consente di mantenere attiva una comunicazione pur continuando a spostarsi liberamente nel territorio. Esistono quattro tipo di handover:


·       canali diversi di una stessa cella, cioè di una stessa BTS

·       celle diverse ma controllate da una stessa BSC

·       celle di diverse BSC, ma controllate da uno stesso MSC

·       celle controllate da diversi MSC


I primi due tipo si chiamano handover interni in quanto coinvolgono una sola stazione base (BSC) e sono direttamente gestiti dalla BSC. Gli altri due sono handover esterni e sono gestiti dagli MSC direttamente coinvolti. Il procedi-mento di scambio può essere richiesto sia dal terminale che da una MSC (per bilanciare il carico di traffico). La stazione mobile (MS) sonda continuamente i canali delle celle adiacenti (max 16) e passa le informazioni al BSC che prepa-ra una lista delle migliori 6 in base alla potenza del segnale ricevuto.

Esistono due algoritmi utilizzati per effettuare un handover:


·       Minimum Acceptable Performance: dà la precedenza al controllo della potenza sugli handover nel senso che quando la qualità del segnale degra-da oltre un certo limite, il livello di potenza del terminale viene aumentato, Se tale aumento non produce alcun beneficio allora si prende in considera-zione la possibilità di effettuare un handover. E' il metodo più semplice e il più adottato, ma aumentare continuamente la potenza del terminale può produrre una elevate interferenza co-canale.

·       Power Budget: utilizza gli handover per mantenere o migliorare la qualità del segnale senza aumentare, o addirittura cercando di diminuire, il livello di potenza. E' un metodo complicato da implementare nel sistema.


Il gruppo BTS-BSC sono connessi da una linea dedicata PCM a 2,048 Mbit/s che mette a disposizione 32 canali a 64 Kbit/s. Dato che la codifica vocale uti-lizzata dal sistema GSM (16 Kbit/s lordi, 13 Kbit/s netti) è diversa da quella PCM (64 Kbit/s) è necessario l'utilizzo di un particolare dispositivo detto TRAU ( Transcoder Rate Adapter Unit) che realizzi l'adattamento tra le due codi-fiche.


4) Network Subsystem (NS) - Intelligente Network (IN)


Il sistema radiomobile GSM costituisce una rete pubblica di telecomunicazioni, esso deve quindi comprendere delle centrali di commutazioni che si occupino dell'instradamento delle chiamate. Il componente centrale é allora il centro di commutazione Mobile services Switching Center (MSC).



4a) Mobile services Switching Center (MSC)


Il componente centrale del sottosistema di rete é il centro di commutazione MSC (Mobile services Switching Center).

Esso svolge le funzionalità di un normale nodo di commutazione di una rete: per instaurare (call setup comprendente anche la procedura di autentica-zione), controllare, tassare le chiamate da/verso le MS presenti nell'area geo-grafica da esso servita. In più esegue tutti quei compiti essenziali per gestire un utente mobile come: la gestione della mobilità e l'instradamento delle chiamate. Funzioni queste che sono eseguite in collaborazione con le altre entità del network subsystem.

L'MSC fornisce la connessione con le reti fisse: Public State Telephone Net-work (PSTN), Integrated Services Digital Network (ISDN), rete dati a com-mutazione di pacchetto (PSPDN, Packet Switched Public Data Network) o di circuito (CSPDN, Circuit Switched Public Data Network).

Un MSC ha in carico una certa area del territorio (controlla quindi tutte le BSC in quella zona) e deve servire tutte le MS che transitano in quell'area.

Per gestire la mobilità degli utenti esso deve scambiare continuamente infor-mazioni con un database, detto Visitor Location Register (VLR).



4b) Visitor Location Register (VLR)


Il registro VLR  che memorizza, temporaneamente, le informazioni relative alle MS che si trovano in quell'area (identità dell'utente IMEI, numero telefonico MSISDN, parametri di autenticazione, ecc.).

Le MS in questione sono semplicemente 'in visita' nell'area servita dal VLR. Esse, infatti, si possono spostare in qualsiasi momento entro l'area servita da un altro VLR. Il VLR  mantiene aggiornate le informazioni relative alle MS che sono presenti, temporaneamente, nell'area da esso servita. Informazioni selezionate dal registro HLR e necessarie per il controllo delle chiamate e la gestione dei servizi supplementari.

Nonostante quest'ultimo, come entità funzionale, possa essere implementata in maniera indipendente dall'MSC, tutti i costruttori preferiscono integrarli assieme (l'interfaccia tra i due elementi può essere proprietaria) ed il tutto viene usualmente definito MSC/VLR. In questo caso entrambi servono la stessa area geografica, detta MSC/VLR area.

Complessivamente il territorio geografico coperto da una rete GSM risulta diviso in diverse aree di servizio, ciascuna controllata da un MSC e dotata di un registro VLR. Quando una MS entra nell'area coperta da un nuovo MSC, vie-ne inserito nel registro dei visitatori (VLR) di quel MSC e contemporaneamente il registro generale degli utenti (HLR) viene aggiornato per tenere conto della nuova posizione geografica del terminale.



Principali dati d'utente memorizzati nel VLR:


- IMSI, MSISDN, MSRN e parametri di sicurezza;

- HLR number, per poter identificare il proprio HLR;

- Temporany Mobile Subscriber Identity (TMSI), usato per garantire la sicurez-za del IMSI, viene assegnato ogni volta che si cambia Location Area (LA);

- Stato della MS (spenta, non raggiungibile, ecc.),categoria (operatore, utente ordinario, chiamata di test) ed eventuale priorità;

- Stato dei servizi supplementari (Call Waiting, Call Divert, Call Barring, etc.);

- Tipi e stato dei servizi sottoscritti dall'abbonato a cui gli é consentito acce-dere (voce, servizio dati, fax, SMS, ecc.), detti bearer e teleservices services;

- Location Area Identity (LAI) in cui si trova la MS all'interno di quelle sotto il controllo del MSC/VLR.



Ogni gestore possiede un database centrale, denominato:


4c) Home Location Register (HLR)


L'HLR costituisce il database su cui un gestore di rete GSM memorizza, in mo-do permanente, i dati relativi all'abbonamento dell'utente (noti come dati sta-tici), sia i dati (detti dinamici) che possono variare a seguito di azioni degli utenti stessi (attivazione servizi supplementari).

Ogni azione di tipo amministrativo che il gestore di rete effettua sui dati di utente viene svolta attraverso l'HLR. Può essere unico, o stand-alone, per l'in-tero network oppure distribuito nel sistema; si possono quindi avere delle MSC prive di HLR, ma connesse a quello di altre MSC. E' possibile che ad un HLR sia associato un AuC con il compito di generare i parametri di sicurezza.

Ad ogni HLR viene associato un identificativo (HLR number), che viene fornito ai VLR interessati e permette loro di individuare l'HLR di appartenenza di ogni MS su di essi registrata. A sua volta ogni VLR è identificato da un VLR num-ber, in modo tale che l'HLR sappia presso quale VLR è registrata corren-temente ogni sua MS.

Poiché una rete GSM è interconnessa con altre reti (PSTN, ISDN, altri PLMN), deve prevedere un piano di numerazione con esse compatibile.

Ad ogni MS è assegnato un numero di telefono (MSISDN), che identifica univo-camente un abbonato nel piano di numerazione della rete telefonica commu-tata pubblica internazionale, in conformità con le specifiche E.164 sulla nume-razione per reti ISDN (naturali sostituti delle tradizionali PSTN). L'MSISDN ha una lunghezza massima di 15 cifre con la seguente struttura:


MSISDN = CC / NDC / SN

dove


- CC Country Code, prefisso internazionale secondo le specifiche E.163 (Italia: 39).


-       NDC National Destination Code, identifica una PLMN GSM in un ambito nazionale. Ad una PLMN possono essere allocati più NDC (Tim: 335, 338, 339; Omnitel: 347, 348, 349).


- SN Subscriber Number, numero che identifica l'abbonato nel PLMN del proprio operatore.


I codici CC e NDC permettono di identificare l'operatore GSM, mentre le prime cifre di SN permettono di risalire all'HLR presso cui è registrata la MS chiamata.


I principali dati d'utente memorizzati nell'HLR:


- International Mobile Subscriber Identity (IMSI), che identifica univo-camente l'abbonato all'interno di una qualunque rete GSM e che é contenuto anche all'interno della SIM card;


- Mobile Station ISDN Number (MSISDN), che identifica univocamente un abbonato nel piano di numerazione della rete telefonica commutata pubblica internazionale. Possono essere più d'uno in funzione dei servizi sottoscritti (ad esempio si possono avere numeri distinti per voce, dati e fax);


- Tipo e stato dei servizi supplementari e dei servizi sottoscritti dall'abbonato a cui gli é consentito accedere (voce, servizio dati, SMS);


- VLR number, per conoscere il VLR in cui è correntemente registrata la MS.


I principali compiti di un HLR possono essere riassunti come segue:


. sicurezza: dialogo con l'AuC e il VLR;

. gestione della localizzazione: dialogo con il VLR;

. informazioni sull'instradamento (MSRN): dialogo con il GSMC;

. gestione dei dati di utente e dei costi delle chiamate;

. gestione dei servizi supplementari (attivazione, disattivazione).



Per cercare di risolvere il problema del possibile utilizzo di apparati mobili ME rubati, difettosi o non omologati, esiste una unità funzionale:


Equipment Identity Register (EIR)


che memorizza al suo interno tutti i codici IMEI segnalati come difettosi o rubati. La rete può così effettuare un controllo sull'IMEI richiedendolo alla MS e vietarne l'accesso nel caso questo non sia in regola.

Nel GSM ogni apparato mobile (ME) è identificato univocamente dal codice IMEI. L'IMEI è distinto rispetto all'identità della persona che ha sottoscritto l'abbonamento (codice IMSI memorizzato nella SIM card). L'EIR é un database che memorizza gli IMEI. Un IMEI può essere invalido quando l'unità mobile risulta rubata oppure quando é di tipo non approvato.

Per consentire all'EIR di operare correttamente sono state definite diverse 'liste', tra le quali citiamo le seguenti:


White list

contiene gli IMEI di tutti i ME di tipo omologato, ed in condizioni operative, presenti nei paesi aderenti al GSM. Sono quindi autorizzati a connettersi alla rete.


Blacklist

contiene tutti gli IMEI che sono considerati bloccati (per esempio quelli rubati oppure di tipo non autorizzato) che non sono quindi autorizzati a connettersi con la rete.


Grey list

contiene tutti gli IMEI marcati come faulty oppure quelli relativi ad apparecchi non omologati (a discrezione del gestore). I terminali inseriti in questa lista vengono segnalati agli operatori di sistema mediante un allarme quando richiedono l'accesso, consentendo l'identificazione dell'abbonato che utilizza il terminale e l'area di chiamata in cui si trova.


Ad ogni tentativo di collegamento di un terminale con la rete, l'MSC mediante l'EIR verifica che il ME non sia contenuto nella Black list o Grey list, nel qual caso gli viene sbarrato all'accesso alla rete.

L'EIR può essere unico per tutto il sistema oppure può essere implementato in una configurazione distribuita. In genere si preferisce mantenerlo fisicamente separato dalle altre entità (HLR, AuC, etc.) per ragioni di sicurezza. Esso é accessibile anche in modo remoto per consentire l'aggiornamento della varie liste in esso contenute da ogni punto della rete. In futuro é prevista l'interconnessione di tutti gli EIR dei vari operatori GSM, per evitare l'utilizzo di apparati rubati, in nazioni diverse da quelle in cui é avvenuto il furto.



Gateway Mobile Switching Center (GMSC)


Tutte le chiamate originate presso le reti fisse o quelle mobili di altri gestori e dirette ad un network GSM sono dapprima inoltrate ad un particolare MSC, detto Gateway MSC (GMSC), che costituisce il punto di accesso alla PLMN GSM (Public Land Mobile Network) a cui appartiene l'utente mobile chiamato. Il GMSC interroga il registro HLR dell'abbonato, che a sua volta interroga il corretto registro VLR, e quindi instrada la chiamata verso il centro MSC che controlla la zona nella quale si trova l'abbonato.


Authentication Center (AuC)


L'AuC è l'unità funzionale del sistema GSM incaricata di generare i parametri necessari per l'autenticazione degli utenti. Si occupa di verificare se il servizio è stato richiesto da un abbonato legittimo, fornendo sia i codici per l'autenticazione che per la cifratura, per garantire tanto l'abbonato quanto l'operatore di rete da violazioni indesiderate del sistema da parte di terzi.

Il meccanismo di autenticazione verifica la legittimità della SIM senza tra-smettere sul canale radio le informazioni personali dell'abbonato, quali IMSI e chiave di cifratura, al fine di verificare che l'abbonato che sta tentando l'ac-cesso sia quello vero e non un clone; la cifratura invece genera alcuni codici segreti che verranno usati per criptare tutta la comunicazione scambiata sul canale radio.


L'AuC contiene: il codice IMSI, la chiave di autenticazione (Ki), il codice TMSI corrente e il codice LAI corrente, usati per autenticare e codificare i ca-nali radio, oltre ad un generatore di numeri casuali (RAND), agli algoritmi A3 e A8.

L'autenticazione viene sempre effettuata ogni volta che la MS si collega al net-work: quando riceve o effettua una chiamata, alla scadenza dei location update periodici, alla richiesta di attivazione, disattivazione o interrogazione dei servizi supplementari.

Poiché i dati trattati dall'AuC sono di fondamentale importanza per la rete e per l'utente, vengono normalmente prese particolari misure di sicurezza e protezione per il loro mantenimento.



Operation and Maintenance Center (OMC)


L'OMC é l'entità funzionale che permette all'operatore GSM di monitorare e controllare il corretto funzionamento di una parte della rete GSM costituita da uno o più MSC, con i BSC e BTS ad assi associati.

L'OMC ha le seguenti funzioni:


- gestione delle configurazioni e delle prestazioni di tutti gli elementi che com-pongono il network GSM (BSC, BTS, MSC, VLR, HLR, EIR ed AUC);

- gestione dei guasti, degli allarmi e dello stato del sistema con possibilità di effettuare vari tipi di test per analizzare le prestazioni e per verificare il co-rretto funzionamento dello stesso;

- gestione della sicurezza;

- raccolta di tutti i dati relativi al traffico degli abbonati necessari per la fattu-razione.



Network Management Center (NMC)


Il NMC fornisce la visibilità globale di tutte le attività di controllo. Coordina e gestisce tutti gli OMC presenti nel network.

Le interfacce GSM


Le raccomandazioni GSM hanno definito diverse interfacce per permettere la comunicazione tra le varie entità del sistema. Ad esse corrispondono protocolli diversi o porzioni specifiche di protocolli generali. Di seguito sono brevemente spiegate le loro principali caratteristiche.


- Um L'interfaccia radio (air-interface) é utilizzata per trasportare la comuni-cazione tra MS e BTS.


- A-bis E' l'interfaccia interna alla BSS che consente la comunicazione tra BTS e BSC. L'interfaccia Abis permette il controllo e l'allocazione delle fre-quenze radio nelle BST.


- A L'interfaccia A é posta tra BSS e MSC; gestisce l'allocazione delle risorse radio alle MS e la loro mobilità.


- B L'interfaccia B é posta tra MSC e VLR ed utilizza il protocollo MAP/B. Generalmente l'MSC contiene al suo interno il VLR, così questa diventa un'interfaccia ``interna''. Quando un MSC ha bisogno di informazioni sulla posizione di un MS, interroga il VLR usando il protocollo MAP/B sull'interfaccia B.


- C L'interfaccia C é posta tra HLR e G-MSC o G-SMS. Ogni chiamata originata al di fuori della rete GSM e diretta ad un MS (ad esempio una chiamata dalla rete fissa PSTN) deve necessariamente passare dal Gateway per ottenere le informazioni sull'instradamento e completare la chiamata; il protocollo MAP/C sull'interfaccia C svolge proprio questa funzione. Inoltre, l'MSC può opzionalmente trasferire delle informazioni all'HLR sui costi delle chiamate effettuate.


- D L'interfaccia D é posta tra VLR e HLR; utilizza il protocollo MAP/D per scambiare informazioni riguardanti la posizione o la gestione di un MS.


- E L'interfaccia E interconnette due MSC; permette di scambiare i dati riguardanti gli handover tra l'anchor e il relay MSC usando il protocollo MAP/E.


- F L'interfaccia F interconnette un MSC con l'EIR; utilizza il protocollo MAP/F per verificare lo stato dell'IMEI di un MS.


- G L'interfaccia G interconnette due VLR di due MSC differenti e utilizza il protocollo MAP/G per trasferire le informazioni di un MS, ad esempio durante una procedura di location update.


- H L'interfaccia H é posta tra un MSC e il G-SMS; usa il protocollo MAP/H per trasferire i brevi messaggi di testo (SMS).


- I L'interfaccia I interconnette un MSC direttamente con un MS. I messaggi scambiati attraverso questa interfaccia sono trasparenti alle BSS.


- O L'interfaccia O interconnette una BSC/BTS con l'OMC.

Evoluzione delle funzioni del cellulare

Se il cellulare nasce come appendice del telefono fisso e quindi come semplice mezzo di comunicazione vocale interpersonale (cui tutt'al più si aggiungeva la 'novità' degli sms), oggi questa funzione è solo una delle tante e, pur rimanendo centrale, oramai è sulle altre che si concentra l'interesse di tutti, utenti e costruttori. Queste altre funzioni, sempre meno accessorie, spaziano dai più semplici e futili giochi alle applicazioni che permettono l'integrazione tra telefonia cellulare e Internet.

Una rapida carrellata su queste nuove 'proprietà' dei telefonini: tra i servizi garantiti dai cellulari dell'ultima generazione troviamo la sveglia con datario, l'orologio, il calendario, l'agenda personale, il segnale acustico che ricorda gli appuntamenti, l'avviso di chiamata a vibrazione, il convertitore in Euro, la possibilità di gestire due numeri telefonici sulla stessa SIM, il cellbroadcast (informazioni locali personalizzate), la possibilità di associare una determinata suoneria ai nominativi presenti in memoria, la possibilità di regolare il volume impostando il modo d'uso (ad es. 'riunione', 'aperto', ecc.), la possibilità di personalizzare i tasti più visibili in base alle funzioni usate più di frequente.

Ancora pochi sono i cellulari dotati di mouse direzionali (con cui accedere al menu in maniera facile e veloce) e il video touch screen. Un attenzione particolare merita la funzione degli sms (Short Message Service) per la rapidissima diffusione e familiarità che hanno raggiunto tra gli utenti, soprattutto giovani, negli ultimi tempi.
Naturalmente anche questa funzione con il tempo si è 'perfezionata': il servizio sms 'easytext' semplifica la procedura di scrittura del testo riducendo il numero di tasti da premere per inserire le parole grazie ad un dizionario (che può essere integrato dall'utente con nuovi vocaboli) al quale il cellulare attinge per prevedere la parola che si vuole scrivere (scrittura intuitiva: Nokia 3210). Oltre alle parole, alcuni cellulari permettono di inviare immagini standard, altri, fra loro compatibili, di inviare e ricevere, tramite sms, nuove funzioni per il telefono, come una nuova suoneria o nuovi menu.

Come si può vedere, dunque, due sono le tendenze principali: l'introduzione di nuove funzioni che poco o nulla hanno a che fare con la comunicazione interpersonale e che portano ad un appesantimento dei menu, ed un'altra che mira a fare del cellulare uno strumento di sempre più facile utilizzo e sempre più personalizzabile.

Con i cellulari WAP, poi, si apre una nuova era per la telefonia mobile, quella dell'accesso ad Internet. Per dimostrare però come il 'futuro' sia ormai alle porte basta qualche esempio: Samsung ha iniziato la distribuzione di un cellulare in grado di immagazzinare file musicali grazie ad una memoria molto estesa.

I file musicali, compressi per ora nel formato Secumax (brevettato dal costruttore coreano) ma ben presto nel formato MP3, possono essere scaricati da Internet tramite un Pc e successivamente trasferiti sul telefonino. Ericsson e Wysdam (società specializzata in applicazioni Internet per dispositivi portatili) hanno invece annunciato la propria intenzione di realizzare un sistema di trasmissione senza fili in grado di inviare brani musicali a computer palmari o telefoni cellulari: il programma 'wireless jukebox' permetterà di cercare, organizzare e infine ricevere files musicali in formato MP3 sul proprio cellulare.

UMTS: UNO STANDARD MONDIALE

Il nuovo sistema di comunicazioni mobili viene comunemente definito di terza generazione (3^G). Introdotto nel 1992 nel corso della World Administrative Radio Conference (WARC), il sistema aspira ad ottenere quello status che puo` farne un linguaggio condiviso su vaste scale: la standardizzazione. Lo standard europeo di 3^ generazione e` l'UMTS (Universal Mobile Telecommunications System) e dal 2002, nella maggior parte dei Paesi dell'Unione Europea, diventera` la via d'accesso privilegiata a diverse reti del servizio mobile di Terra e via satellite. L'UMTS rientra nella 'famiglia IMT-2000', introdotta nella WRC del 1997 che modico` la definizione del servizio FPLMTS in IMT-2000, concetto con cui si designa non un unico standard mondiale, cui ogni apparecchio avrebbe dovuto uniformarsi, bensi` un insieme di piu` standard che devono conformarsi agli elementi comuni definiti nell'ambito della UIT (Unione Internazionale delle Comunicazioni). Gli studi avviati nel '92 ricercavano caratteristiche che consentissero l'impiego di prestazioni del sistema indipendentemente dalla zona geografica in cui un apparecchio fosse operativo, per consentire ai terminali l'accesso alla rete a prescindere dalla loro dislocazione sul territorio. Presupposto necessario alla realizzazione di quanto detto era ed e` che i nuovi terminali siano multistandard. L'affermazione internazionale dello standard GSM ha indotto la CEPT ad avviare i passi necessari all'affermazione a livello europeo di un altro standard altrettanto comune, appunto l'Umts. Poiche' nella sua prima fase di avvio i terminali dovranno operare su diverse bande di frequenza, questi dovranno anche essere multibanda. Alcuni organismi di standardizzazione hanno dato vita ad un progetto comune su scala mondiale con lo scopo di provvedere a rendere standard il sistema radiomobile di 3^G,. Cio` che da subito sembra chiaro e` che il nuovo sistema da standardizzare dovra` risultare dall'evoluzione architetturale della rete GSM.


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