Motore
da competizione
Il
motore da competizione differisce dal motore commerciale principalmente perché
su di esso, sono applicati i classici concetti che si applicano sui motore a
combustione interna, però sotto forma di casi limiti.
Non
esiste una vera filosofia su come costruire i motori da competizione, ma si
cerca di lavorare su dei parametri fondamentali: numero di giri, ottimizzazione
della combustione, riduzione attriti, ottimizzazione del riempimento della
camera di combustione, riduzione dello scambio termico nelle pareti della
camera di lavoro, riduzione delle masse degli organi meccanici in movimento.
Ciò
è possibile perché se i motori di serie devono resistere per diverse migliaia
di chilometri (ciclo di vita del motore è stimato oltre i 150000 Km), devono
avere un basso consumo per motivi economici ed ecologici, devono avere una
percentuale ben definita sul costo totale dell'autoveicolo; nelle competizioni
questi limiti non esistono: un motore al massimo deve durare 500 km, non
esistono problemi economici, il costo di un motore da formula supera
abbondantemente il centinaio di milioni, quindi è possibile utilizzare i
materiali che l'industria aerospaziale ci fornisce, che nei motori di serie,
causa gli elevati costi è impossibile utilizzare.
Ora
si passerà in rassegna i parametri su cui lavorare per ottenere in un motore la
potenza massima che è la cosa che serve di più in formula1 (anche se negli
ultimi anni a causa dei cambiamenti di regolamento, si preferisce avere una
curva di utilizzazione del motore migliore).