Influenza
della canna fumaria sull'avviamento
Come già detto, il
periodo transitorio d'avviamento cessa con il completo riscaldamento delle
pareti interne della canna fumaria e la stabilizzazione della temperatura dei
fumi, quindi del tiraggio generato. Quindi bisogna che queste si riscaldino
rapidamente, senza raffreddare troppo i fumi. Occorre anche evitare dispersioni
di calore verso i materiali circostanti, per non raffreddare i fumi. Per questo
le pareti della canna fumaria devono avere una bassa capacità termica ed una
bassa conducibilità termica. Nella prassi delle vecchie canne fumarie si
cercava di contenere la dispersione di calore alla perdita di 1°C per metro di
canna fumaria.La peggiore soluzione è una canna in calcestruzzo, perché è molto
lenta a scaldarsi e non si mette certamente a regime in due-tre minuti.
L'ideale è un condotto metallico a parete sottile, avvolto in uno strato
coibente, che si riscalda in breve tempo e disperde poco calore.Specie per
piccoli apparecchi con funzionamenti ad elevata intermittenza (caldaiette
murali od a terra da 25-35 kW per appartamenti non più di 6 kW) è
indispensabile che la canna fumaria agevoli l'avviamento e si riscaldi
rapidamente, raffreddando il meno possibile i fumi, altrimenti l'attività
dell'apparecchio si svolge completamente in regime transitorio, cioè in
condizioni diverse da quelle prescritte dalle norme e garantite dal
costruttore, quindi senza più alcuna garanzia certa, anche per la
sicurezza.