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L'affermazione del lavoro in fabbrica ha rivoluzionato enormemente il le abitudini degli uomini che lavoravano in ambienti rurali o comunque lavoravano come piccoli artigiani.
Il nuovo sistema industriale non produceva solo prodotti per l'autoconsumo ma anche prodotti destinati al mercato.
Il fenomeno che dette avvio effettivamente al grande sviluppo industriale fu la rivoluzione industriale che si sviluppò tra l'inizio del 700 e la seconda metà del 800. Si sviluppò inizialmente in gran bretagna ma interesso anche l'europa e poi il pianeta.
Prima di allora l'attività tessile rappresentava l'attività + importante, il lavoro veniva organizzato da un mercante che frammentava le diversi fasi di lavorazione e le distribuiva a domicilio. La produzione di lana era concentrata soprattutto nei paesi bassi, in francia, le fiandre, in italia(in toscana)
C'era anche un'altra importante produzione, quella metallurgica, soprattutto di ferro vicino ai giacimenti minerari, che aveva già un'organizzazione industriale soprattutto con operai salariati.
Nell' 8 secolo in europa si spostò anche il baricentro economico che dall'area mediterranea si spostò + a nord, intorno alla gran bretagna , francia e germania.
Inoltre dalla manifattura si passò alla vera e propria fabbrica.
ETA' DELLA FABBRICA
La rivoluzione industriale si sviluppò prima di tutto il inghilterra soprattutto perchè la borghesia era forte ma i fattori che contribuirono alla nascita della rivoluzione industriale sono:
la rivoluzione agraria furono introdotte nuove rotazioni e nuovi prodotti agricoli importati dall'america (mais) che diminuirono le carestie. Non sono da tralasciare le "recinzioni" .
la crescita demografica aumentarono le nascite ma diminuirono le morti, soprattutto grazie alle migliori condizioni igieniche.
La nascita del proletariato urbano molte persone non trovando lavoro nelle campagne e si riversano nelle città.
L'accumulo di capitale mercantile lo sviluppo dei commerci aveva permesso l'arricchimento della classe mercantile aveva permesso l'investimento di capitali anche nel settore agricolo.
La disponibilità di materie l'inghilterra aveva disponibilità di carbone e ferro e questo contribuì al grande sviluppo dell'industria siderurgica di base. Inoltre grazie ai possedimenti coloniali c'era una vasta disponibilità di materie prime
La posizione geografica la posizione dell'inghilterra è favorevole perchè ha molti porti.
La nobiltà è anche imprenditrice contrariamente al resto dell'europa la nobiltà è attiva e non vive solo di rendita.
L'affermazione del pensiero scientifico non si era + legati alle verità della chiesa.
La mentalità aperta alle novità la mentalità soprattutto della borghesia che fu anche la fautrice della rivoluzione contribuì allo svilupparsi di questo fenomeno che avvenne anche grazie ai principi della religione protestante secondo la quale intraprendere delle attività era un volere di dio.
Furono inventate nuove macchine come la spoletta voltante che permisero di diminuire i costi e aumentare la produttività.
Importante fu anche l'invenzione della macchina a vapore che permise il largo uso dei macchinari, lo sviluppo dei mezzi di trasporto.
Si sviluppò anche una fitta rete stradale e fluviale.
Questo grande sviluppo permise anche all'inghilterra di diventare nel 19 secolo una grande potenza economica.
Le industrie si cominciarono a localizzare in agglomerati soprattutto nei centri urbani per reperire manodopera, per posizionarsi vicino alle fonti di energia e raggiungere facilmente i mercati.
Nacquero così 2 classi sociali: la borghesia industriale a cui appartenevano le fabbriche e il proletariato operaio che in cambio del proprio lavoro otteneva un salario. Furono mosse delle critiche durante il tempo a questo sistema soprattutto da parte di marx.
LE AREE INDUSTRIALI NEL MONDO FINO AL 1930
Nel corso del tempo la rivoluzione si diffuse via via in tutti i paesi europei. Alla fine dell'800 abbiamo la seconda rivoluzione industriale in cui si introdusse l'uso dell'energia elettrica, del petrolio e dei primi motori a scoppio. La russia che fino allo scoppio della rivoluzione era rimasta estranea allo sviluppo economico nel 1917 cominciò il suo sviluppo, non basato sul modello capitalistico ma su quello socialista, anche se all'inizio le caratteristiche erano molto simili.
Cominciarono a svilupparsi in modo rilevante anche l'america e il canada. Il paesi del sud-america invece sebbene ottennero la loro indipendenza, non riuscirono a svilupparsi proprio perchè non riuscivano ad organizzare una propria politica economica. Nell'asia sudorientale lo sviluppo venne pilotato dalle grandi potenza europee che però si concentrarono solo su poche città. Il giappone ha avuto uno sviluppo autonomo anche grazie all'era meji che contribuì a questo sviluppo. L'africa rimase ancora sconosciuta allo sviluppo industriale ad eccezione del sud-america.
I FATTORI DELLA LOCA.LIZZAZIONE INDUSTRIALE
Le industrie sono localizzate in base a precisi criteri localizzativi. Nella prima fase industriale il fattore principale era il costo del trasporto le industrie si localizzavano vicino alle fonti di energia e vicino alle materie prime per ridurre al minimo il costo per il loro trasporto.
Oggi con la meccanizzazione e la robotizzazione la situazione è cambiata, ma lo scopo finale è sempre quello di massimizzare il ricavo. Si possono individuare delle categorie di criteri:
approvvigionamento delle materie prime le industrie che fanno molto uso di combustibili e minerali(soprattutto ferro) trovano convenienza nel porsi vicino ai giacimenti in cui si estraggono o comunque nei punti di arrivo dei materiali.
Le fonti di energia le aziende che fanno uso di energia tendono a concentrarsi nelle vicinanze delle centrali anche se oggigiorno la fitta rete di oleodotti, metanodotti hanno agevolato il trasporto. L'unica azienda che trova ancora convenienza nel sistemarsi vicino a delle centrali elettriche è l'industria dell'alluminio, infatti per lavorare la bauxite serve una grossa quantità di energia.
I mercati di vendita le aziende che risentono maggiormente di questo fattore sono quelle che producono beni di consumo. Infatti per queste aziende è conveniente la vicinanza a metropoli e centri urbani
Il mercato del lavoro le aziende che fanno largo uso di manodopera trovano convenienza nella vicinanza con centri abitati. Negli ultimi anni si è sempre + ricorsi a personale qualificato soprattutto di laureati e questo ha fatto nascere il bisogno di concentrarsi vicino alle università.
Economie di agglomerazioni le aziende trovano convenienza a raggrupparsi o cmq a raggrupparsi per comparti complementari.
La ricerca tecnologica le industrie computerizzate o cmq quelle che fanno largo uso di tecnologie trovano convenienza nel porsi vicino a centri di ricerca
Le politiche ambientali le attuali leggi condizionano le industrie che non devono localizzarsi solo in base a questi fattori ma devono anche tenere in considerazione impianti di depurazione o comunque devono prendere misure per valutare quello che l'installazione di una fabbrica può avere sull'impatto ambientale.
INDUSTRIA E TERRITORIO
Le industrie da sempre tendono a concentrarsi in uno spazio. Pur concentrandosi in un determinato territorio le industrie interagiscono con gran parte del territorio circostante perchè devono devono reperire trasporti, energia elettrica, materie prime..
Negli ultimi tempi per classificare il livello di sviluppo si considera il livello del valore aggiunto manifatturiero che si ottiene sottraendo dal valore della produzione i costi delle materie prime e dell'energia.
Il ciclo produttivo è quello che assorbe la maggior parte del lavorazione. Se questa è svolta dall'uomo si dice che l'impresa è ad intensità di lavoro mentre se il lavoro è svolto soprattutto dai macchinari si dice che l'azienda è ad intensità di capitale
Quando invece il ciclo di lavorazione si svolge tutto all'interno di un unica attività produttiva o in unità diverse della stessa impresa, siamo di fronte ad una integrazione verticale(esempio del carbone e del ferro). Un esempio può essere quello del ciclo dell'automobile in cui il comparto metallurgico fornisce le lamiere destinate alle carrozzerie che l'industria dell'auto utilizza nel suo processo produttivo.
Fra le diverse aziende possono intercorrere anche altri tipi di integrazione:
laterale quando le diverse produzioni convergono in un'unica impresa di assemblaggio
di servizio quando le aziende utilizzano servizi tecnico-organizzativi del territorio
orizzontale quando delle aziende che operano nello stesso settore si accorpano.
I POLI MONDIALI DELLA SIDERURGIA
L'industria siderurgica è anche l'industria di formazione + antica ma che ultimamente è in un periodo di crisi. Il suo sviluppo maggiore era avvenuto da dopo la seconda guerra mondiale quando cioè il consumo di acciaio nel mondo è aumentato. Il periodo di crisi è avvenuto con l'aumento del costo del petrolio che ha apportato una crisi tra tutti i settori consumatori di acciaio. Inoltre all'acciaio sono stati via via sostituiti altri materiali, le opere pubbliche non vengono + ricostruite perchè non ve ne è + necessità. Inoltre alcuni paesi in via di sviluppo hanno concentrato il loro modello industriale sulle industrie di base tra le quali appunto figura l'industria siderurgica e hanno quindi sviluppato una certa autonomia per quanto riguarda questo tipo di industria. Questi paesi sono i nic del pacifico, i paesi dell'america latina, della repubblica sudafricana e della cina. Questo sviluppo è stato favorito dalla presenza in questi paesi della materia prima.
Negli ultimi anni quindi c'è stato nei vecchi paesi del primato di presenza dell'industria siderurgica un forte calo dovuto ad una crisi di sovrapproduzione , soprattutto nei pesi dell'ue dove il governo ha deciso di effettuare una politica di conversione di queste industrie in altri tipi e dove cmq si è cercato di stabilire dei prezzi minimi.
Un caso particolare è quello del csi. La sua economia dal dopoguerra in poi si è sempre basato su una forte produzione dell'industria pesante e la crisi di questa industria si è avuta solo ultimamente, con la caduta del muro di berlino.
Il giappone ha rimediato a questa crisi investendo i prodotti dell'industria siderurgica in impianti moderni.
Rimangono ancora i maggiori produttori dell'industria siderurgica giappone, cina, russia, germania. I paesi + industrializzati stanno effettuando un processo di conversione verso la produzione di acciai speciali come silicio, molibdeno,vanadio ecc.
I POLI MONDIALI DELLA METALLURGIA
I minerali metallici + importanti sono l'alluminio, il piombo, il rame, lo zinco e lo stagno. Negli ultimi anni l'alluminio ha sostituito l'acciaio in molti utilizzi.
La metallurgia di questi minerali è iniziata piuttosto tardi, a causa dell'alto costo per ricavare il minerale puro. Sappiamo infatti che questi minerali si trovano in percentuale piccolissima nelle rocce, uniti alla ganga. La prima lavorazione viene fatta vicino ai giacimenti proprio per eliminare gran parte della ganga e per rendere + facile il trasporto. La seconda lavorazione viene effettuata altrove e serve a rendere puro il minerale. Questo processo viene effettuato con l'elettrolisi o per via termica ed entrambi sono processi molto costosi. Per questo motivo quest'ultima fase viene effettuata solo nei paesi + ricchi anche se l'estrazione vera e propria di questi minerali viene fatta nei paesi del terzo mondo.
L'alluminio viene estratto soprattutto in guinea mentre viene raffinato in usa, canada e norvegia dove non viene pressochè estratto.
Il rame, il piombo e lo zinco vengono consumati dove vengono raffinati.
Lo stagno viene lavorato dove viene estratto.
I POLI MONDIALI DELL'AUTOMOBILE
L'importanza dell'industria dell'automobile è sottolineata dal numero di automobili presenti sulla terra che ammonta circa ad 1 automobile ogni 9 abitanti. La distribuzione non è omogenea, il rapporto + alto tra abitanti/veicoli è nel nord del mondo. Il ciclo dell'automobile che inizialmente era verticale è via via modificato ed ora è pressochè orizzontale, la casa produttrice si riserva solo di assemblare i componenti dell'automobile.
Anche il settore automobilistico ha subito una crisi negli anni '70. Per l'aumento del costo del petrolio, per una saturazione dei mercati occidentali e per un troppo lento aumento della domanda dei paesi orientali.
Questa crisi ha incrinato la situazione economica delle aziende + piccole e via via ha dato avvio ad un processo di concentrazione delle imprese. Ad esempio in italia la lancia, l'autobianchi, l'alfa romeo pur mantenendo la loro denominazione tradizionale sono state assorbite dalla fiat.
I grandi gruppi aziendali hanno cercato di migliorare la vendita dei prodotti rinnovando la gamma dei modelli, migliorando la tecnica di produzione. Anche grazie ad accordi tra le diverse aziende si è cercato di migliorare il confort, la qualità delle autovetture.
Negli ultimi tempi si stà registrando un'avanzata dell'industria dell'automobile giapponese. Queste automobili stanno invadendo il mercato occidentale nonostante il protezionismo effettuato dai paesi europei proprio perchè molte multinazionali giapponesi si stabiliscono in europa. Nei pvs(paesi in via di sviluppo) lo stato che si stà acquistando un posto di rilievo nella produzione di automobili è la corea del sud.
Il mercato che si stà delineando in questi tempi è il mercato dell'est europeo.
CLASSIFICAZIONE E LOCALIZZAZIONE TERRITORIALE
Il settore terziario è quello dei servizi. All'inizio comprendeva solo quello della pubblica amministrazione e della distribuzione delle merci ma questo settore si stà via via allargando. Il settore terziario stà assumendo un'iportanza fondamentale nelle aziende. Vi sono diverse categorie di servizi:
servizi per le famiglie sono i servizi destinati esclusivamente al consumo finale delle famiglie se sono servizi erogati dai privati.
servizi per la collettività sono i servizi erogati dallo stato. Il loro sviluppo non dipende dal mercato ma da quanto lo stato intervenga nel soddisfacimento dei bisogni sociali.
Servizi per le imprese sono i servizi destinati ad altre imprese.
Servizi di rete sono servizi rivolti a tutti gli operatori economici e sono ad esempio assicurazioni, trasporti.
Il quaternario sono le attività a + alto livello tecnologico.
Il terziario si può suddividere in:
terziario tradizionale sono i servizi + comuni del terziario come il commercio al minuto,l'istruzione e la sanità.
Terziario superiore sono quelli + elevati come la pubblicità, il marketing. Nel settore terziario poi sono evidenziati delle attività di ricerca, direzione e controllo che fanno parte del quaternario che sono anche le attività di controllo.
I servizi + comuni per le famiglie e per le imprese sono distribuiti vicino alla popolazione. + la domanda di un determinato servizio è alta + la distribuzione delle aziende è elevata. I servizi cosidetti rari (anche il quaternario) sono sviluppati solo nelle grandi metropoli
IL TERZIARIO NEL MONDO
Lo sviluppo del terziario è anche sottolineato dall'aumento degli impiegati in questo settore e all'incidenza di questo sul PNL. Si possono individuare 3 diversi gruppi nel quale si manifesta la terziarizzazione del mondo:
il terziario nei paesi sviluppati a economia di mercato in questa situazione è aumentato il tempo libero della popolazione, l'accresciuta richiesta della qualità dei servizi che hanno determinato un forte aumento del settore terziario. Il settore dei servizi ha conquistato l'economia sostituendosi al settore secondario. La richiesta di lavoro si rivolge soprattutto a personale qualificato.
Il terziario nei paesi socialisti ed ex socialisti lo sviluppo del terziario in questi paesi è piuttosto basso soprattutto perchè lo stato ha concentrato le sue risorse soprattutto nel settore secondario. Negli ex paesi socialisti la trasformazione si stà avviando, soprattutto è aumentato il numero degli addetti al settore.
Il terziario nei paesi in via di sviluppo il terziario è molto poco sviluppato in questi paesi, l'unica eccezione riguarda i NIC del pacifico. Nonostante il basso sviluppo di questo settore gli addetti a questi servizi sono molti. Questo fatto apparentemente anomalo si può spiegare con un forte sviluppo dell'apparato statale e di quello militare.
IL TURISMO
LO SVILUPPO STORICO DELL'ATTIVITA' TURISTICA
Il turismo nasce come fenomeno di massa solo nel secondo dopoguerra. Nell' 800 e nei primi del '900 il turismo era riservato solo ad alcuni ceti privilegiati che frequentavano poche località di lusso. Ricordiamo tra le stazioni balneari Nizza, Cannes e San Remo. Quelle montane Cortina d'ampezzo, St. Moritz. Quelle termali vichy(francia)salsomaggiore(italia).
I FATTORI DEL TURISMO
Hanno contribuito allo sviluppo del turismo diversi fattori:
crescita economica ed aumento del surplus destinato al soddisfacimento dei bisogni voluttuari
ferie pagate
aumento del tempo libero
miglioramento dei trasporti. automobile per le destinazioni nazionali ed aereo per quelle estere. È però entrato in disuso il trasporto marittimo che ora è limitato ai servizi di traghetto per le isole o per il turismo di crociera.
Aumento delle strutture recettive. I primi hotel erano residenze di lusso per l'elite che li frequentava. Il turismo di massa ha determinato il declino di questi hotel che si sono trasformati in residence o alloggi multiproprietà. Inoltre sono sorti hotel con una grande capienza e a prezzi molto bassi. Ma sono nati anche campeggi, rifugi e ostelli anche per far fronte alla richiesta dei giovani. Ma non sono solo gli hotel a determinare il successo di una località turistica, ma sono anche gli ospedali, la rete dei trasporti ecc. sono importanti anche i villaggi turistici in cui ha successo soprattutto la formula "tutto compreso" e i servizi che si possono trovare al loro interno.
L'immagine quella cioè fornita dai depliant ecc
TIPOLOGIA DEL TURISMO
Ci sono diversi tipi di turismo:
turismo d'elite poche persone che scelgono luoghi esclusivi e alla moda
turismo di massa è fatto da molte persone che si recano in vacanza nei periodi di ferie
turismo sociale è quello promosso dallo stato ed è quello effettuato da anziani, portatori di handicap. Questo turismo veniva fatto soprattutto nei paesi socialisti.
Il turismo di affari
Il turismo religioso quello che muove migliaia di fedeli in pelligrinaggio.
I FLUSSI TURISTICI
La maggior parte del turismo viene fatta dagli europei. La prima meta è quella europea proprio per l'alta presenza di monumenti storici. La seconda sono gli usa poi di seguito c'è quello verso l'asia, l'africa e ultimamente anche verso i paesi ex-socialisti.
TURISMO ECONOMIA AMBIENTE
Il turismo è una risorsa economica molto importante. Il turismo porta sia un vantaggio economico ma anche uno svantaggio per quanto riguarda l'inquinamento che il turismo porta. Da una parte vengono disboscati boschi per far posto ad attrezzature turistiche e dall'altra i turisti spesso non rispettano l'ambiente in cui passano le loro vancanze.
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