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"il fenomeno della mafia"




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"IL FENOMENO DELLA MAFIA"


Cos'è la mafia : Mafia è un termine inizialmente utilizzato per indicare un'organizzazione criminale originaria della Sicilia, più precisamente definita come Cosa nostra. Il termine è poi entrato nell'uso mondiale, indicando, per estensione, numerose altre organizzazioni a delinquere, anche al di fuori dall'ambito italiano.

Dove e come si compone:

Camorra


La Camorra è costituita da un insieme di bande che si compongono e si scompongono con grande facilità, a volte pacificamente, altre volte con scontri sanguinosi. I clan nascono per promozione di gruppi criminali. La Camorra nasce agli inizi del secolo scorso nella città di Napoli, una delle più grandi città europee; è strettamente intrecciata alla società civile; tende ad avere con tutti relazioni di scambio permanente.. La Camorra è sempre stata imprenditrice, gestendo il lotto clandestino a Napoli, occupando posizioni di monopolio nella distribuzione di un determinato prodotto. Oggi, l'ambito degli affari delle organizzazioni camorristiche è, praticamente, illimitato I traffici di stupefacenti si svolgerebbero tanto mediante contatti diretti con i produttori quanto mediante il controllo del piccolo spaccio attraverso bande di ragazzini o, addirittura, tramite famiglie che coinvolgono i loro componenti. Questo rapporto di dipendenza economica dei più emarginati consente alla Camorra di disporre di un inesauribile bacino di reclutamento dei nuovi quadri.


Un caso in  particolare: Scampia


Indice di disagio è la scarsa scolarizzazione a livello di scuola media superiore. Per molti ragazzi del quartiere l'abbandono della scuola è seguito dall'ingresso nel commercio di sigarette di contrabbando o dallo spaccio di stupefacenti e alla fine dall'entrata nell'esercito della camorra, questi circuiti di economia illegale consentono di percepire immediatamente un reddito. L'esclusione e la marginalità costituiscono insomma potenti volani dell'economia del crimine: sono i fattori che facilitano il reclutamento, e spiegano il consenso ed il prestigio goduto dai boss nelle aree disagiate. Il tratto comune di questa gioventù, che non ha mai fatto ingresso nel mondo del lavoro, è la mancanza di carte da giocare sul mercato dell'occupazione. Infatti questi soggetti hanno alle spalle ambienti familiari che non sono in grado di fornire una preparazione "ereditaria" al lavoro (artigianale,ecc.) una scolarizzazione non completata o limitata alla fascia dell'obbligo, il mancato accesso agli istituti di formazione professionale, e comunque la vita in un ambiente nel quale il lavoro non è riconosciuto come valore.

Cosa Nostra

Cosa Nostra è un'organizzazione criminale segreta presente in Sicilia, avente una struttura di tipo piramidale.  Importante per l'organizzazione è il prestigio, il rispetto degli

altri, aderenti e non, all'organizzazione. Il prestigio è il connotato dell''uomo d'onore', gli consente di in­fluire sulla collettività. In una tradizione storica, come quella siciliana, dove grande peso hanno l'esercizio del potere personale e i segni esteriori che lo accompagnano, la ricerca del prestigio diventa essenziale usa la violenza se quel consenso non è prestato e, in ogni caso, quando viene messa in pericolo. Cosa Nostra si occupa anche di fatti politici nazionali: i vasti compiti degli enti locali hanno incentivato l'attenzione della mafia per le amministrazioni comunali. I mafiosi  scelgono, naturalmente, i candidati non ostili alla mafia e più conta il partito e più ampia è la disponibilità di Cosa Nostra. Essa influisce sulle elezioni in vari modi: l'intimidazione e il presidio dei seggi. In vari casi si ricorre ai brogli. L'assenza di tensione e passione politica, la concezione per la quale il voto serve soltanto a contrassegnare l'appartenenza ad una clientela e non ad indicare una scelta ideale porta la maggior parte dei cittadini ad essere succubi di scelte altrui.


'Ndrangheta

La struttura di base è la famiglia che è radicata in un comune o in un quartiere cittadino. La famiglia di sangue come fondamento dell'organizzazione mafiosa, si è rivelata nella realtà della Calabria uno straordinario strumento di salvaguardia e di espansione della 'ndrangheta.  L'ascesa della 'Ndrangheta aveva avuto inizio con l'avvio dei lavori per l'Autostrada del Sole nel tratto che collega Salerno a Reggio Calabria. Le grandi imprese del Nord vincitrici degli appalti, contattarono direttamente i capibastone e con loro stabilirono il pagamento della mazzetta in cambio della protezione dei cantieri, l'assunzione degli 'ndranghetisti come guardiani. La 'Ndrangheta non si limita più a votare per candidati amici, ma entra direttamente in politica, vota per se stessa


STORIA:

"Mafia e fascismo"

Il brigantaggio e la mafia, i sequestri di persona, gli omicidi compiuti a ritmo ossessionante fanno intanto della Sicilia una terra in cui la dittatura fascista decide di avviare una feroce repressione. Mussolini può farlo perché la dittatura governa senza voti, ma anche lui si fermerà promuovendo e trasferendo il prefetto Cesare Mori. Il prefetto ripulisce città paesi e campagne, assedia interi centri abitati, stana i capimafia bloccando gli acquedotti, assetando la popolazione


Da "Il giorno della civetta" di Leonardo Sciascia:


Un siciliano racconta:


".qui il famoso Mori ha spremuto lacrime e sangue.è stata una di quelle cose del fascismo che, per carità, è meglio non toccare: e guardate che io del fascismo non sono un detrattore(.) E forse che nel fascismo non c'era del buono? C'era e come(.) Mori, come dicevo, è stato qui un flagello di Dio: passava e coglieva come qui si suol dire, duri e maturi: chi c'entrava e chi no, briganti e galantuomini, a fantasia sua e di chi gli faceva le spiate.E' stata una sofferenza, amico mio, e per la Sicilia intera(.)"

Dialogo tra un picciotto e il boss Don Mariano Arena:

Il picciotto:

"Nel '27 c'era il fascismo, la cosa era diversa: Mussolini faceva i deputati e i capi di paese, tutto quello che gli veniva in testa faceva, ora i deputati li fa il popolo".


Il Boss:

"Il popolo.cornuto era e cornuto resta: la differenza è che il fascismo appendeva una bandiera solo alle corna del popolo e la democrazia lascia che ognuno se l'appenda da se, del colore che gli piace, alle proprie corna."


Il picciotto:

"Ma io non mi sento cornuto"


Il Boss:

"E nemmeno io. Ma noi, caro mio, camminiamo sulle corna degli altri come se ballassimo".


STORIA:

"Lo sbarco degli Alleati in Sicilia"

Il 1943 era iniziato sotto il segno della sconfitta per gli eserciti dell'Asse (Italia, Germania, Giappone). Nell'Europa occupata dai Nazisti avvenivano diversi episodi di resistenza: uno dei più dolorosamente famosi fu la rivolta del ghetto di Varsavia. Le armate hitleriane avevano iniziato la ritirata dall'Unione Sovietica. Le stesse sorti toccavano alle truppe italo-tedesche nell'Africa del Nord anche a causa della presenza degli Americani in Marocco e in Algeria. Nel frattempo i bombardamenti massicci degli aerei alleati sulle maggiori città europee indicavano la ferma intenzione di portare alle estreme conseguenze la guerra totale. Nel gennaio 1943 Roosvelt e Churchill si erano incontrati in Marocco e nella conferenza di Casablanca, decisero di aprire un secondo fronte in Occidente; scelsero come obbiettivo dell'attacco l'Italia, dato che il Paese era giunto ai limiti delle proprie possibilità di resistenza, mentre andavano facendosi ormai evidenti nell'opinione pubblica la sfiducia nella vittoria, l'opposizione al regime e la convinzione che l'unica via di salvezza avrebbe potuto essere cercata solo in un immediato sganciamento dalla Germania.

In seguito alle decisioni di Casablanca, dopo aver occupato le due isole di Lampedusa e di Pantelleria la notte fra il 9 e 10 luglio tredici divisioni anglo-americane trovarono così la strada spianata e poterono avanzare senza esplodere un colpo anche perché i mafiosi li precedevano scoraggiando eventuali resistenze, invitando soldati e fascisti a deporre le armi che finirono nelle loro mani.

Ebbe inizio per l'Italia il periodo più tragico di tutto il conflitto; forze aeree americane bombardavano Roma e Frascati con l'obbiettivo principale di colpire lo scalo ferroviario di San Lorenzo. Nei gironi successivi il Gran Consiglio del Fascismo, al termine di una drammatica seduta, approvava a maggioranza l'ordine del giorno che stabiliva il ripristino dello Statuto e delle libertà costituzionali e, implicitamente, la fine del regime.

La liberazione dell'Italia dal fascismo, lo sbarco alleato in Sicilia nel luglio 1943 e l'immediata nomina di alcuni capimafia a sindaci dei loro paesi sono il frutto di un'intesa raggiunta da Cosa Nostra con le autorità americane e avviata tre anni prima con un vertice dei boss in riva al fiume Hudson, nel New Jersey.

INGLESE:


the italian immigrant in america"
             
dreams and the harsh realities


Italians, many of whom were from the southern areas of Italy, were leaving their homeland to escape the severe and deteriorating economic conditions.

The majority of immigrants around the turn of the century were males between the ages of 24 and 45. Many expected to stay in the United States only long enough to earn money to improve their family situation.

On a positive note, for the first time in their lives, Italians from different parts of Italy found themselves forced to mix with each other in the crowded steerage sections. There were Neapolitans and Sicilians from the various provinces of Abruzzi, Puglia, Basilicta, and Calabria, as well as those from the northern provinces. They all spoke different dialects and sometimes could not be understood. At home the Italians from the North looked down on the Southerners because of their lack of education and social status. And yet on the ship, crossing the Atlantic, these differences disappeared, as they clung together once they realized they would all be on an equal footing in America.

Overcoming the language barrier was a difficult obstacle for the Italian immigrant. Many people assumed the Italian immigrant was illiterate because he did not have the forethought to learn English before coming to America. The only person the newly arriving Italian immigrant communicated with was the 'Padrone' who was a man who spoke English and Italian, and whose job it was to recruit the new Italian immigrants to work.

The padroni or employment agent furnished contractors, longshoremen, miners, and railroads with the necessary labor. He would sometimes work on commission and exercised a great deal of control over the Italian laborer. The immigrant worker did not have to be afraid to travel. The padrone would make sure that he was escorted to the work site and would maintain close vigilance over him until the job was done. Overall, the padroni played a vital role in stimulating and directing the Italians in America. He insured that once the laborer came here he would have a job. Unfortunately, many padroni sought to exploit and enslave their own countrymen. These were the ones who cared nothing for the poor Italian laborer and did them real injustice. As Italians became more self-sufficient they relied less and less on the padroni. the padroni recruited peasants from southern Italy, stuck them in the disgusting tenements (all in the same room) and took over 60% of their pay as his commission. The padrone system flourished for two reasons; one was the immigrant did not speak English and could easily be taken advantage of and two was fear of living in a large city. Once the immigrant learned how to speak English he was able to fend for himself. As the years passed Italians depended less on the padroni, but they continued to settle in those areas originally opened up by the padroni.

Labor abuses also caused hardships for the Italian immigrant. Italian immigrants were forced to work in severe weather conditions, and many of them lived in unsanitary labor camps, which consisted of run-down shacks or railroad cars.

The Americans, unable to understand the differences in religious beliefs and customs, considered the Italian more of a liability than an asset to their community. As a result of this hostility toward them, the Italian immigrant became increasingly suspicious and distrusting against any outsider, and eventually regressed deeper into his own circle within his community.

Upon entry into the new world, Italian immigrants were made to feel unwelcome as they were greeted with numerous discriminations. The American press printed cruel and biased remarks in their descriptions of Italian immigrants. Italians were labeled as ignorant, poor, unskilled and lazy. References often linking Italians to the Mafia were also included in these articles, and the Italian was portrayed only in the negative. This caused residents in the community to view the Italian immigrant as a threat to their social and economic status. They saw Italian immigrants as inferior, illiterate, dirty, lazy, and unable to contribute positively to society

The most controversial aspect of the Italian -American experience involves crime or organized crime. The persistence of the image of the Italian as a criminal or a gangster has been encouraged both by the print , television and movie world.

An example of one of the worst cases of discrimination and violence against Italians was the situation that occurred in New Orleans in 1891. Many Sicilians had settled in this area and were employed as fishermen or farmers. The police chief of this city had been investigating reports of what he considered to be 'mafia' activity in the city. He was assassinated by unknown persons and the backlash against the Italian community was an hysterical one.


SCIENZA DELLE FINANZE:

"Le imposte e l'effetto economico che esse producono"


L'imposta consiste in un prelevamento coattivo di ricchezza effettuato dallo Stato e dagli altri enti pubblici allo scopo di ottenere i mezzi necessari alla produzione di servizi pubblici indivisibili, cioè non in vendita, che avvantaggiano la collettività nel suo insieme.

Un'importante classificazione delle imposte si basa sulle diverse manifestazioni della capacità contributiva, cioè all'idoneità del contribuente a pagare l'imposta, che le divide in:


  • Imposte dirette: quando le imposte colpiscono il reddito o il patrimonio.
  • Imposte indirette:quando colpiscono manifestazioni indirette della capacità contributiva, come consumi di beni e servizi, trasferimenti e scambi.

Le imposte dirette sul reddito sono le più diffuse, perché il reddito è un efficace indice della capacità contributiva. La teoria ha individuato tre diversi concetti di reddito:


  • Il reddito come prodotto: è l'insieme di tutti i redditi guadagnati dai soggetti residenti in un dato paese in un determinato anno. Il reddito come prodotto è quindi il reddito netto.
  • Il reddito come entrata: vengono compresi, oltre al reddito prodotto, gli incrementi, e detratti i decrementi del patrimonio del contribuente.
  • Il reddito come consumo: si assoggetta ad imposta solo la parte di reddito consumata, esentando la parte di reddito che viene risparmiata, in questo modo si evita la doppia tassazione del risparmio (la prima volta quando si colpisce il

reddito nell'insieme e la seconda quando si colpiscono gli interessi fruttati dal               


risparmio).


Le imposte dirette sul patrimonio colpiscono il valore del patrimonio netto e possono essere ordinarie o straordinarie:


  • L'imposta ordinaria: è annuale ed è commisurata al valore del patrimonio netto.
  • L'imposta straordinaria: viene applicata in momenti eccezionali, come calamità naturali o guerre.

Le imposte indirette si dividono in:


  • Imposte generali sugli scambi: colpiscono gli scambi di beni e servizi tra produttori, commercianti e consumatori (es. IVA).
  • Imposte speciali sui consumi: colpiscono il reddito nel momento in cui viene speso e si riferiscono solo ad alcuni beni e servizi prodotti e venduti nello Stato (es. imposte di fabbricazione o "accise")
  • Imposte sui trasferimenti: colpiscono gli atti di trasmissione delle proprietà, di costituzione di diritti reali sulle cose altrui e numerosi altri atti. (es. imposte di registro e di bollo).
  • I dazi doganali: sono imposte che vengono riscosse nel momento in cui una merce entra nel territorio nazionale, ne esce o lo attraversa. Si hanno così dazi doganali all'importazione, all'esportazione o di transito.

Le reazioni dei contribuenti agli obblighi fiscali sono riconducibili a due classi di fenomeni:

  • Reazioni illegittime: atti illeciti del contribuente per sottrarsi al dovere di pagare i tributi.
  • Reazioni legittime: comportamenti finalizzati a diminuire l'onere impositivo, senza venir meno all'osservanza della legge.


Reazioni legittime:


L'erosione

E' considerato un comportamento lecito del contribuente, e si verifica quando il tributo non viene pagato a causa di agevolazioni concesse al contribuente. Questi aiuti possono essere riduzioni o esenzioni dall'imponibile per certe categorie di contribuenti, per certi beni, per certe zone territoriali. Gli esempi pratici riguardano le detrazioni per spese mediche, di interessi passivi sui mutui per la prima casa, ecc.
L'erosione è anche chiamata evasione legale, in quanto i trattamenti sono previsti dalla legge, che avvantaggia alcune categorie di contribuenti, mirati al raggiungimento di fini sociali. Il contribuente, per ridurre l'imponibile fiscale, può adottare alcuni accorgimenti, considerati legittimi perché non violano nessuna legge del diritto italiano:


l'elisione;

l'elusione;

la traslazione dell'imposta.


L'elisione


Consiste principalmente nell'aumentare la propria attività per evitare una riduzione del suo reddito e far così fronte all'onere dell'imposta. Elidere, che significa annullare, eliminare, l'imposta con il reddito aumentato permette al contribuente di adempiere al suo dovere fiscale senza sacrificare il suo reddito, che ritorna alla situazione preesistente.
Quest'atto lecito viene detto anche rimozione positiva, perché il fisco realizza l'entrata tributaria e, nello stesso tempo, aumenta la produttività nazionale.
L'attuazione dell'elisione prevede comunque una serie di ostacoli difficili da superare, come l'aumento di lavoro e la difficoltà di accedere ai fattori produttivi (capitale e natura) talvolta presenti in quantità limitate.


L'elusione

Si tratta di un comportamento lecito esercitato dal contribuente che, elude (schivare, evitare) l'imposta.
Praticamente il contribuente può decidere di diminuire la propria attività col fine di diminuire l'imponibile fiscale e di conseguenza l'onere dell'imposta, oppure approfitta dei difetti di una legislazione oscura e di una burocrazia troppo lenta per ridurre, senza compromettere il suo dovere, l'imposta tributaria.
L'elusione implica effetti negativi non solo nel sistema economico, ma rallenta anche lo sviluppo nazionale, viene per questo anche definita rimozione negativa.
Esistono diversi modi di eludere l'imposta:


  • Il contenimento della propria attività lavorativa per 'sfuggire' alle aliquote fiscali più alte;
  • Lo spostamento dell'attività produttive in altri paesi dove tali attività sono meno colpite dal fisco (per questo motivo la necessità di uniformare le politiche fiscali all'interno dell'Unione Europea);
  • L'aumento delle spese di rappresentanza e di pubblicità con lo scopo di ridurre gli utili, nonché la relativa imposta;
  • La domiciliazione, puramente formale, di attività presso i cosiddetti 'paradisi fiscali', ossia Stati nei quali le imposte fiscali sono basse o sono previste agevolazioni per certe categorie di reddito.


Visto e considerato che l'elusione è attuabile in paesi, come l'Italia, dove il sistema tributario si presenta disorganizzato e incoerente, essa può essere risolta con una razionalizzazione della normativa fiscale. Pertanto contro la domiciliazione puramente formale il DM 4.5.1999 considera ancora residenti in Italia le persone che si sono

cancellate dalle anagrafi e si sono trasferite in uno di questi "paradisi", che sono stati indicati in una specie di "lista nera".  


La traslazione dell'imposta


Consiste in un processo economico, attraverso il quale il contribuente colpito dall'imposta riesce a trasferire in tutto o in parte, attraverso l'aumento del prezzo, l'imposta su uno o più altri soggetti, fino a raggiungere un ultimo soggetto che ne supporta l'onere effettivo.
Il soggetto che per legge è tenuto al pagamento dell'imposta si chiama contribuente di diritto o percosso, in quanto la percussione, in ambito economico, individua quel fenomeno per cui una persona è chiamata al pagamento dell'imposta.
Il contribuente di fatto o inciso,  invece è colui che supporta effettivamente, in tutto o in parte, l'onere dell'imposta.
La traslazione dell'imposta tra i due soggetti sopra citati avviene con la presenza delle seguenti condizioni:


  • L'imposta deve colpire beni e servizi di scambio;
  • Il prezzo dei beni o servizi può essere aumentato.

A seconda della direzione della traslazione dell'imposta si individuano:


  • Traslazione verticale: quando il trasferimento riguarda il ben o servizio colpito dall'imposta. In particolare si parla di traslazione progressiva o in avanti se segue il senso dello scambio (produttore-consumatore e avviene mediante un amento dei prezzi), o regressiva o all'indietro, se va nel senso opposto, tramite una riduzione dei prezzi dei beni o servizi acquistati dal soggetto percosso;
  • Traslazione obliqua (o laterale): se il trasferimento riguarda beni o servizi diversi da quello colpito realmente dall'imposta, ma a questo collegati. Anche in questo caso, sono previste traslazioni progressive o regressive.

Reazioni illegittime:


L'evasione fiscale

E' un comportamento illecito che nasce quando il contribuente, tenuto al pagamento dell'imposta, si sottrae in tutto (evasione totale) o in parte (evasione parziale) all'obbligo tributario, ricorrendo ad azioni dolose, come per esempio l'omissione della dichiarazione,

l'occultamento del reddito, la fuga di capitali all'estero, ecc.

L'evasione viene quindi considerata un'infrazione volontaria alla legge fiscale vigente, e viene punita con sanzioni più o meno gravi a seconda della gravità dell'evasione stessa.
L'evasione fiscale produce effetti considerevoli all'interno del sistema economico, non solo perché priva il fisco di un'entità tributaria, ma compromette il raggiungimento di obiettivi

pianificati dalla politica economica nazionale.

Ma la conseguenza più pesante è l'inesatta distribuzione del carico tributario, che costringe i contribuenti onesti a sopportare una pressione fiscale maggiore, dovuta alla soddisfazione del bisogno finanziario, una condizione che per essere fronteggiata dallo

Stato, costringe i non evasori a pagare per gli evasori.

In Italia, e anche in qualsiasi altro sistema economico, le due cause principali dell'evasione sono dovute al livello, talvolta troppo alto, delle imposte e al rischio di sanzioni penali.
Un contribuente decide così di sottrarsi al suo dovere, inasprito dall'eccessiva pressione fiscale e consapevole di riuscire nell'intento considerando trascurabili i rischi di essere scoperto.
Talvolta l'evasione può dipendere da cause che nascono da un atteggiamento contrario del contribuente nei confronti del governo, o dalle sue preferenze religiose e culturali.
In Italia il fenomeno dell'evasione è un ostacolo sempre più grande da abbattere affinché la politica economica possa raggiungere gli obiettivi preposti. Le cause che influenzano l'evasione nel nostro paese riguardano una scarsa qualità dei servizi offerti dalla Pubblica amministrazione, l'inefficienza della spesa pubblica, gli sprechi e la corruzione, nonché gli

arricchimenti illeciti che hanno accompagnato clamorose inchieste giudiziarie e parlamentari.
In Italia l'evasione fiscale è molto alta anche perché esteso è il fenomeno dell'economia sommersa:  l'occultamento dell'IVA raggiunge il tasso del 40% del gettito potenziale.


ECONOMIA AZIENDALE:

"Direttive per Servizi Bancari contro il Riciclaggio e le nuove norme"


La riservatezza che caratterizza l'attività bancaria è data dal segreto bancario. Questo obbligo della Banca se inteso rigidamente finirebbe per compromettere la lotta a varie forme di criminalità; la legge 30 dicembre 1999 ha provveduto a limitare l'opponibilità del segreto bancario, accrescendo i poteri degli organi pubblici che possono avere interesse a controllare il rapporto tra banca e cliente.

Le deroghe al segreto bancario vanno esaminate considerando i tre seguenti ambiti:


  • In sede penale: è sancita la facoltà del giudice e degli ufficiali di polizia giudiziaria di accedere presso gli istituti di credito al fine di esaminare atti, documenti e corrispondenza o, in alternativa, l'invito alla banca a consegnarli.
  • In sede civile: il banchiere può rifiutarsi di testimoniare invocando il segreto d'ufficio, ma sarà il giudice a valutare se sussiste un giustificato motivo.
  • Le deroghe fiscali: le aziende di credito devono fornire -su richiesta degli uffici fiscali- tutti i dati relativi ai rapporti intrattenuti con il cliente.

Nel 2000 è stata istituita l'anagrafe dei rapporti di conto corrente e di deposito, dalla quale gli organi che svolgono indagini bancarie possono ottenere informazioni riguardanti:


  • L'esistenza di uno o più conti o depositi;
  • La sua capacità di agire in nome o per conto altrui, cioè la materiale disponibilità dei fondi depositati.

La legge 5 luglio 1991, introducendo con finalità antiriciclaggio una serie di obblighi in materia di identificazione della clientela, ha di fatto ulteriormente limitato la portata del segreto bancario. In base ad essa, gli enti creditizi, pubblici o privati, che raccolgono depositi ed erogano prestiti hanno l'obbligo di identificare i soggetti che effettuano operazioni di trasmissione e di movimentazione di mezzi di pagamento il cui ammontare superi i 12500 euro.

La norma è rivolta a ostacolare le operazioni dirette a riciclare -attraverso i canali bancari- il denaro proveniente da attività proprie del crimine organizzato o comunque illecite.

La Banca cerca di accettare solo quei clienti le cui fonti di capitali e di reddito possono essere ragionevolmente riconosciute come legittime. La responsabilità principale a questo riguardo ricade sul funzionario addetto alla relazione con il cliente che presenta il cliente e propone la sua accettazione. La Banca mette in atto tutte le misure ritenute necessarie per stabilire l'identità dei sui clienti e più precisamente:


  • Persone fisiche: l'identità viene stabilita a discrezione della Banca facendo riferimento a documenti ufficiali o altre fonti ritenute necessarie.
  • Società e fondazioni: la Banca riceve prova documentaria della dovuta organizzazione e della sua esistenza.

La Banca si assicura anche l'identificazione dell'avente diritto economico secondo i seguenti principi:


  • Persone fisiche: quando il conto è intestato ad un individuo, il funzionario deve determinare se il cliente agisce o meno per proprio conto.
  • Persone giuridiche: quando il cliente è una società il funzionario deve determinare il titolare dei fondi, i principali destinatari degli utili e coloro che hanno potere di controllo sui capitali.

In seguito la Banca deve effettuare l'accettazione dei clienti definendo categorie di persone per le quali le circostanze richiedono informazioni più approfondite. Gli indicatori di circostanze che richiedono una miglior valutazione del cliente sono:


Individui residenti o in possesso di fondi originati in paesi che non hanno standard adeguati per contrastare il riciclaggio di denaro o che sono a rischio elevato per crimine e corruzione.

Individui coinvolti in attività o settori noti per essere suscettibili a riciclaggio.

"Persone Politicamente Esposte", ossia individui che detengono o hanno detenuto posizioni di fiducia pubblica, così come i loro familiari e stretti collaboratori.


La Banca deve conservare tali informazioni come deve fare anche per i documenti relativi alla lotta contro il riciclaggio di denaro per fare in modo che tutti gli impiegati ricevano le linee guida sulle procedure anti-riciclaggio.


Le nuove norme antiriciclaggio         


Il Governo con il D.Lgs. 20 febbraio 2004 ha introdotto nuovi adempimenti in tema di antiriciclaggio non solamente per Banche,SIM ed altri operatori del settore creditizio ma anche per professionisti iscritti in alcuni albi, tra cui ragionieri, dottori commercialisti, consulenti del lavoro, revisori contabili nonché notai e avvocati.

Gli obblighi imposti da tale decreto consistono principalmente nei doveri di identificazione e registrazione e nell'obbligo di segnalazione delle operazioni sospette.

I soggetti destinatari di questo Decreto sono obbligati al rispetto delle norme antiriciclaggio ogni qualvolta compiono qualsiasi operazione di natura finanziaria o immobiliare e quando assistono i propri clienti nella progettazione o nella realizzazione di operazioni riguardanti:


  • Il trasferimento a qualsiasi titolo di beni immobili o attività economiche;
  • La gestione di denaro, strumenti finanziari o altri beni;
  • L'apertura o gestione di conti bancari;
  • L'organizzazione degli apporti necessari alla costituzione,  gestione o amministrazione di società

La sanzione prevista per la mancata identificazione e registrazione può ammontare fino al 30% dell'importo dell'operazione.

Le nuove norme sono entrate in vigore dal 14 marzo 2004 ovvero dal quindicesimo giorno successivo alla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.

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