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Individui e gruppi, come visto in precedenza, interagiscono continuamente, in quanto calati in più reti di relazioni. L'azione di rete viene attualmente impiegata per alcune strategie operative, nell'ambito, ad esempio, della salute mentale, della giustizia, dei servizi sociali, del lavoro di comunità[1]: se ne parlerà nelle conclusioni.
L'analisi dei reticoli sociali considera l'ambiente sociale in base ad una serie di strutture - regolarità che nascono dalle relazioni che questi individui intraprendono - che vengono identificate dalle variabili strutturali. Infatti la natura delle relazioni da esaminare è varia: può essere economica, affettiva o di potere, per esempio.
Le reti sono dunque fluide ed in continua evoluzione. Le persone risolvono i propri problemi in maniera differente: le reti sociali possono quindi variare per sesso, età, classe, gruppo etnico, e gli attori appartenere contemporaneamente a più reti sociali. Molteplici possono essere le cause per le quali un soggetto appartiene ad una determinata rete: i legami possono fungere da supporto emozionale, affettivo, psicologico ma anche solo funzionale, e la maggior parte di essi sono asimmetrici, sia per intensità che per contenuto; i legami deputati al reperimento ed alla trasmissione di beni tangibili sono legami deboli, mentre quelli basati sullo scambio di risorse non strumentali - psicologiche e affettive - sono in genere legami forti[2].
In genere si opera una distinzione tra le reti; vi sono le:
a. primarie informali, le quali raggruppano soggetti che si conoscono ed unite da legami di parentela, di amicizia e di vicinato. Le risorse scambiate in questa rete sono essenzialmente affettive, le relazioni sono caratterizzate da immediatezza e reciprocità;
b. secondarie formali, rappresentate dalle istituzioni sociali. Erogano servizi specifici e le relazioni tipiche di queste reti sono basate sul denaro e/o sul diritto;
c. secondarie informali, un compromesso tra le prime due: realizzate su iniziava di membri della rete del primo tipo, sono poco formalizzate e si basano sullo scambio di servizio. Ne sono esempi le associazioni ed le organizzazioni di volontariato.
L'analisi dei reticoli sociali si occupa generalmente di analizzare alcune caratteristiche principali delle reti sociali, quali[3]:
- l'ancoraggio, ovvero il centro della rete sociale, definito ego;
- la densità, cioè l'intensità con cui i membri interagiscono;
- il contenuto;
- la direzione, quindi la presenza di relazioni simmetriche e asimmetriche;
- la durata e l'intensità, le quali determinano la profondità delle interazioni;
- la frequenza, cioè l'ammontare dei contatti tra gli appartenenti ad una stessa struttura;
- l'ampiezza, ovvero la dimensione numerica della rete.
Vi sono diversi strumenti per analizzare le strutture delle relazioni. I contributi più rilevanti sono quelli di Jacob Moreno, ad esempio, il quale ideò il sociogramma[4], strumento atto a rilevare le relazioni interpersonali nei piccoli gruppi. Moreno voleva visualizzare il modo in cui un'informazione poteva viaggiare tra i soggetti, e come un soggetto poteva influenzare un altro, ponendo maggiore attenzione sui leaders e sui soggetti marginali, sui legami di asimmetria o di reciprocità. Gli attori, cioè entità sociali che costituiscono una rete sociale, possono essere singoli individui o da unità sociali collettive, ed essi sono legati, come già detto, da relazioni assai diversificate tra loro. Con il termine di sottogruppo, invece, si indica un sottoinsieme costituito da più di tre attori che hanno stabilito - non per forza intenzionalmente - dei legami tra loro. Il gruppo, per la network analysis, è un sistema di attori presenti in numero delimitato, i cui confini sono artificialmente stabiliti: il reticolo sociale è quindi costituito da un set definito di attori e da un tipo di relazione - o da più tipi - esistente tra loro.
Un altro concetto utile allo studio dei processi di gruppo e della percezione sociale che avviene all'interno delle reti è quello di campo sociale, elaborato da K. Lewin[7] dall'analogia con il concetto fisico di campo magnetico: l'individuo e il gruppo sociale agiscono in un campo, detto spazio sociale, che comprende l'individuo e lo spazio a lui circostante, e che coinvolge i membri del gruppo e permette di definire la situazione. La network analysis considera così l'uomo come un manipolatore dei rapporti con gli altri individui e a sua volta manipolabile dai soggetti che lo circondano: l'uomo è dunque visto come dipendente non tanto da un astratto complesso sociale quanto dai propri simili.
Tramite questo tipo di legame il reticolo può fungere, per esempio, da ausilio per gli individui che lo compongono ad attenuare lo stress accumulato vivendo all'interno della struttura stessa, grazie al supporto del particolarismo e dell'affettività propri dei legami forti.
Rappresentazione delle reti sociali in uno spazio bidimensionale, in cui gli attori sono raffigurati da punti, e le interazioni tra coppie di soggetti da linee che li collegano.
Le cosiddette stars sociometriche, quegli individui catalizzatori dell'attenzione dei soggetti con cui interagiscono.
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