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I TRASFORMATORI
Il trasformatore viene definito come una macchina statica ad induzione elettromagnetica nella quale si ha un trasferimento di energia tra due o più circuiti. Esso è costituito da un nucleo magnetico nel quale ci sono due avvolgimenti: uno primario, uno secondario.
Il principio di funzionamento di un trasformatore si basa all'elettromagnetismo.
Il nucleo forma un circuito magnetico chiuso all'interno dove circola un flusso variabile a secondo le variazioni della corrente. Con questo flusso variabile si concatenano le spire del secondo avvolgimento costituendo f.e.m. con la quale consegue una tensione che chiudendo il circuito circola corrente. Il rapporto di trasformazione è uguale al rapporto inverso delle correnti.
Le caratteristiche e date di targa per la scelta di un trasformatore sono:
È il valore convenzionale della potenza apparente che serva da base per la costruzione della macchina.
È il valore della corrente che può circolare negli avvolgimenti senza creare sopratemperature quando assorbe la sua tensione e potenza nominale.
Contraddistingue il sistema elettrico in cui sarà inserita la macchina.
Viene misurata ai morsetti del secondario in assenza di carico.
Serve per determinare le impedenze interne della macchina le cadute di tensione e le correnti di corto circuito a valle della macchina.
Sono necessarie per fissare il tipo di distribuzione e l'eventuale parallelo con altri trasformatori.
Sono dovute all'isteresi magnetica e alle correnti parasite circolanti nel nucleo magnetico.
Rappresentano le perdite per effetto Joule nel avvolgimento primario e secondario.
Sono la somma delle perdite nel ferro con le perdite nel rame.
Rappresenta il rapporto tra la potenza resa e la potenza assorbita.
Il funzionamento del trasformatore è perfettamente reversibile e per tanto entrambi gli avvolgimenti possono funzionare indifferentemente come primario o secondario a seconda di come vengono alimentati.
Elementi esenziali di un trasformatore sono:
È
costituito da sottili lamierini isolati tra di loro è vengono realizzati in
ferro legato con silicio. La presenza del silicio non va oltre al 4,5 per non
compromettere la resistenza meccanica. Inoltre il silicio permette una notevole
riduzione delle perdite nel ferro. Lo spessore dei lamierini e di
giogo inferiore
giogo superiore o traversa
giunti
colonne
Inoltre il nucleo può essere realizzato a colonne o a mantello:
Il nucleo colonne viene utilizzato sia per i trasformatori monofase che per quelli trifase.
Il nucleo a mantello o corazzato assume la forma caratteristica per i trasformatori monofase e trifase.
Per ridurre a massimo le perdite i lamierini dovrebbero essere realizzati tutti di un pezzo evitando i giunti che aumento la riluttanza del circuito magnetico. Però questo tipo di costruzione renderebbe difficoltoso il montaggio degli avvolgimenti.
I giunti
Vengono realizzati in due modi:
piallati o piano
intercalato o sfalsato
Giunti piallati
I pachi di lamierini relative ai gioghi o alle colonne vengono assemblati separatamente per poi essere serrati insieme con opportuni tiranti. Per ottenere un buon contatto tra i giochi e le colonne le superfici di appoggio sono piallate e nel giunto viene interposto un sottile cartoncino isolante. La presenza fa aumentare la corrente magnetizzante e le perdite.
Giunti intercalati
Si realizzano sfalsando i giunti tra i singoli strati di lamierini.
Per rendere il nucleo più compatto le colonne dovrebbero essere realizzate a sezione circolare ma ciò presenta delle difficoltà costruttive in quanto i lamierini dovrebbero essere realizzati tutti di diversa misura.
Avvolgimenti
Gli avvolgimenti vengo disposti su una stessa colonna. Essi si distinguono in tre tipi di realizzazione a secondo della posizione degli avvolgimenti di alta e basa tensione.
Concentrici
Doppi concentrici
A bobine alternate
Tipo Concentrico
Nel tipo concentrico ciascun tipo di avvolgimento è distribuito lungo la colonna. L'avvolgimento a bassa tensione, isolato dal nucleo mentre quello ad alta tensione da tubi in carta bachelizzata.
Tipo Doppio Concentrico
Nel tipo doppio concentrico l'avvolgimento a tensione più bassa è diviso in due metà disposte all'esterno di quello a tensione più alta.
Tipo Bobina Alternata
Nel tipo bobina alternata gli avvolgimenti a basa e alta tensione sono suddivisi in un certo numero di bobine che sono disposte sulle colonne in modo alternato. Le bobine esterne sono quelle a tensione più bassa.
Tipi di collegamento gruppi e parallelo dei trasformatori
Nei trasformatori trifase dopo aver individuato i trinci e la fine delle fasi è possibile seguire i collegamenti nel seguente modo:
Stella
Triangolo
Zig Zag
Collegamento a Stella
Si realizza collegando le tre estremità inferiori o superiori in modo da formare il centro stella.
Collegamento a Triangolo
Si ottiene collegando la f.e.m. di una fase con l'inizio di una fase successiva.
Sopraelevazione di temperatura - Raffreddamento e Protezione
Un problema importante che si verifica nel trasformatore è quello della sopraelevazione della temperatura per effetto delle perdite nel rame e nel ferro.
A tal proposito si deve verificare che la sopratemperatura degli avvolgimenti sia compatibile con la classe di isolamento prescelta per ciò si deve verificare che:
Θ si calcola con la seguente relazione:
in cui:
Sa è la sopratemperatura degli avvolgimenti rispetto a l'ambiente.
è la sopratemperatura rispetto a all'ambiente
è il salto termico all'interno degli avvolgimenti pari a 10 - 20 ° C
X è il valore della massima temperatura ammissibile in funzione della classe prescelta
Pp è la perdita di potenza totale [ W ]
è il coefficiente di trasmissione termico
A è la superficie complessiva disperdente alla superficie dell'avvolgimento Esterno.
I trasformatori vengono raffreddati in vari modi i quali:
I principali tipi di raffreddamento per i trasformatori sono :
Raffreddamento naturale
Raffreddamento forzato
Nel raffreddamento naturale i calore è asportato per convenzione dall'area che circola nella macchina. Questo tipo si usa per i trasformatori con potenza massima 40 - 50 kVA
Nel raffreddamento forzato il calore viene asportato dall'area messa in movimento da ventilatori.
I principali tipi di raffreddamento ad olio sono:
Raffreddamento naturale
Raffreddamento forzato con aria forzata
Raffreddamento forzato a circolazione d'olio
Raffreddamento naturale
Nel raffreddamento naturale l'olio che si riscalda diminuisce di peso specifico e quindi sale verso la sommità del cassone, mentre l'olio freddo viene spinto verso la parte bassa. L'olio che si trova a contatto con la sommità del cassone cede calore all'ambiente circostante raffreddandosi.
Nel raffreddamento forzato con aria forzata l'olio viene inviato tramite una pompa in dei refrigeratori esterni raffreddandolo tramite l'ausilio di ventilatori.
Nel raffreddamento forzato a circolazione d'olio, l'olio caldo e convogliato da una pompa in un refrigeratore a tubi di rame o ferro e raffreddato tramite acqua corrente.
Nei trasformatori ci sono due tipi di protezioni, le quali si distinguono in :
Servono ad evitare che la macchina si danneggi in maniera notevole dopo un eventuale guasto.
Servono ad evitare che si manifesti un guasto.
I trasformatori sono macchine elettrica statiche che sono molto robuste e in genere richiedono una minore manutenzione.
I principali controlli da effettuare sono:
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