L'automobile
nell'immaginario futurista. Un emblema della simultaneità spazio-temporale.
Noi vogliamo inneggiare all'uomo che tiene
il volante, la cui asta attraversa la
Terra, lanciata a corsa, essa pure, sul circuito della sua orbita.
Un automobile da corsa col suo cofano adorno
di grossi tubi simili a serpenti dall'alito esplosivo un auto-mobile
ruggente, che sembra correre sulla mitraglia, e più bello della Vittoria di
Samotracia.
E' il
Futurismo è il primo movimento artistico importante a fare dell'automobile
un soggetto e un simbolo di primo piano. Oltre cento
opere di Giacomo Balla hanno come
protagonista l'automobile in corsa. Altri futuristi tra cui Umberto Boccioni,
L. Russolo, G. Severini e C. Carrà si dedicano a ritrarre veicoli a
motore come automobili, autobus, tram elettrici e motociclette. Il tema
dell'automobile ricorre nella prosa e nella poesia futuriste, soprattutto nelle
liriche di F. T. Marinetti, ispiratore del movimento. L'automobile incarna gli
ideali fondamentali del futurismo, alcuni dei quali vengono formulati proprio
attraverso l'osservazione dei veicoli a motore e l'esperienza della velocità.
Ispirati alla rivoluzione tecnologica dell'epoca i futuristi considerano
l'automobile un'innovazione paradigmatica atta a mutare l'ambiente e la
percezione della realtà da parte dell'uomo: essa si eleva dunque a simbolo
delle idee futuriste relative alla modernità e al progresso tecnologico. Unendo
l'esperienza del viaggio in automobile alla teoria del filosofo francese
contemporaneo Henri Bergson, secondo il quale la realtà è un continuo fluire, i
futuristi intuiscono che le stesse sensazioni della velocità, del dinamismo e
della simultaneità, prodotte dalla nuova tecnologia e dal moderno ambiente
urbano, costituiscono l'essenza della realtà. I concetti della velocità e del
flusso costante di sensazioni sono in linea con il carattere di avanguardia del
movimento che si oppone al canone classico dell'ordine e della stabilità. L'automobile
infine come mezzo di trasporto individuale, procura una sensazione di potenza,
una esaltazione e un senso di emancipazione che contribuiscono a rendere più
aggressivo il programma futurista.
G. Balla, Velocità d'automobile, 1913.
Il movimento appare come
la categoria fondamentale del dipinto. Esso è reso in termini decisamente
astratti, pur rimanendo l'autore fedele alla rappresentazione dinamica come
sequenza e traiettoria. L'immagine si apre a ventaglio in una rapidissima successione
e il chiaroscuro, con il suo crescendo e poi il suo svanire, evidenzia il senso
del veloce trapassare. Le rotazioni, le linee forza, le linee di fuga degli
oggetti nello spazio tendono a rendere il dinamismo dell'apparizione e la
simultaneità della percezione: Balla non aspira a rappresentare l'oggetto, ma a
darne l'essenza, lo stato rivelativo, e l'essenza che si condensa
nell'immagine,.il dinamismo astratto, reso da cerchi e triangoli. Il
triangolo è la forza dinamica per eccellenza, la forma penetrante.
'Oggetto di ispirazione e di attenzione sarà ogni azione che si sviluppa
nello spazio'