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SVILUPPO DELL'APPRENDIMENTO
L'apprendimento avviene per condizionamento classico e per condizionamento operante.
Il bambino mentre guarda fuori dalla finestra e vede passare un autobus, sente un tuono improvviso molto forte, si spaventa e piange. Quindi quando vedrà di nuovo passare l'autobus si spaventerà perché assocerà il tuono; quindi la vista dell'autobus porterà ad una risposta condizionata (il pianto).
Il bambino di 1 anno piange quando la mamma lo mette a letto, spegne la luce e va via. Il pianto induce la mamma a tornare indietro, questa sequenza aumenta la probabilità che il bambino pianga di nuovo il giorno dopo perché il ritorno della madre è l'evento rinforzante.
SVILUPPO DELLA MEMORIA
I bambini piccoli possiedono già una memoria di riconoscimento. Secondo Piaget il riconoscimento è un processo primitivo trovato persino nei più bassi vertebrati, mentre il richiamo è largamente influenzato dalla cultura e appare più avanti nello sviluppo (quando compare il linguaggio). L'aumento della memoria è legato all'aumento delle capacità cognitive. I bambini in età prescolare non distinguono quello che c'è nel testo da quello che deriva dalla loro fantasia. Le differenze individuali ed evolutive non sono dovute a differenze nella capienza della memoria ma la mancanza di conoscenze strategiche, quindi al non sapere come, quando, dove usare le strategie, questo avviene nell'età scolare. Il momento più significativo dello sviluppo è quello che segue il passaggio da una strategia non consapevole ad una strategia intenzionale e controllata.
SVILUPPO DELLA PERCEZIONE
Fin dal primo giorno di vita i bambini percepiscono ma lo sviluppo poi deriva dall'esperienza, quindi lo sviluppo percettivo è determinato sia da fattori biologici che ambientali. I neonati percepiscono la forma, soprattutto quella ricca di contorni, coi contrasti in bianco e nero e le linee curve piuttosto che quelle dritte; preferiscono il volto umano soprattutto gli occhi. Fin dalle prime settimane percepiscono il colore, poi percepiscono il movimento e si orientano verso una luce anche la percezione uditiva è presente dalla nascita. La percezione della profondità avviene verso i 5/6 mesi.
E' stato fatto un esperimento, quello del precipizio visivo: c'è un tavolo rettangolare coperto da una tovaglia a quadri che scende da tutti i lati, poi attaccata c'è una lastra di vetro che fa da proseguimento del tavolo, il bambino gattona sul tavolo, se percepisce la profondità quando arriva alla lastra si ferma.
SVILUPPO MOTORIO
Dipende dall'esercizio e dalla maturazione. Per maturazione si intende quella del sistema nervoso centrale che consente l'emergere di una funzione psicologica.
Da prima abbiamo i riflessi, poi il neonato non riesce a stare seduto (serve un supporto), si sollevano verso i 4/5 mesi e si sostengono con le mani, verso gli 8 mesi stanno in piedi aiutati, poi iniziano a gattonare, verso gli 11/12 mesi iniziano a camminare aiutati, verso 1 anno e 6 mesi camminano da soli, a 2 anni salgono e scendono le scale senza appoggiarsi.
SVILUPPO MORALE
Inizia intorno ai 4 anni. E' stato studiato da Kohlberg. Ha distinto tre livelli:
Preconvenzionale: va dai 4 ai 10 anni circa, dove la morale è dettata dalla paura della punizione.
Convenzionale: periodo dell'adolescenza, che è il conformismo, cioè si agisce secondo le aspettative dei genitori e della società, si vuole essere accettati e piacere agli altri. L'immagine è quella del bravo ragazzo e della brava ragazza.
Postconvenzionale: ma non tutti lo raggiungono, dove il fine non giustifica i mezzi e la morale è legata a principi accettati liberamente.
TEORIA DI PIAGET
Piaget si è servito delle interviste. Secondo lui la morale passa dal realismo 4/10 anni in cui il bambino è rigido e la morale è eteroumana (viene da fuori). Si passa dal realismo al relativismo morale in cui la morale è autoumana (interiore) e si giudica le azioni non per le conseguenze che provocano ma per le intenzioni.
SVILUPPO DEL LINGUAGGIO
L'inizio del linguaggio può essere considerato il pianto e fin dalla nascita i bambini hanno varie forme di pianto (per fame, per dolore). Verso i 2 mesi iniziano a ridere e a tubare, versi i 3 mesi si ha il balbettio sillabico (mamamamama), la comparsa del balbettio dipende dalla maturazione più che dall'apprendimento. I bambini sordi che non odono i suoni che emettono iniziano la fase del balbettio contemporaneamente a quelli che sentono.Entro il primo anno i bambini imitano i suoni degli adulti, verso 1 e mezzo/2 anni si ha la parola frase o il linguaggio telegrafico.L'apprendimento dei suoni è innato. I neonati sono geneticamente predisposti verso il linguaggio. Per quanto riguarda l'apprendimento delle frasi secondo alcune teorie i bambini apprendono per osservazione, imitazione o rinforzo.
L'imitazione però non spiega completamente questo apprendimento perché le costruzioni dei bambini sono del tutto originali, i bambini usano gli ipercorrettismi, ma anche il rinforzo non spiega l'apprendimento delle frasi perché i genitori rinforzano i figli quando le frasi sono veri piuttosto che quando sono corrette. Il bambino che apre la porta invece che dire "Ho aperto" dice "Ho aprito" e i genitori lo rinforzano perché la frase è giusta.
DIBATTITO NATURA/CULTURA
Secondo i comportamentismi il linguaggio si apprende per rinforzo ed imitazione, secondo la teoria dell'umanista Chomsky il linguaggio è innato in quanto i bambini passano attraverso le stesse sequenze e gli esseri umani possiedono un meccanismo cerebrale specializzato nell'acquisizione del linguaggio chiamato L.A.D. language acquisiscion divise.
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