Il Manierismo
Il manierismo
è una corrente pittorica che si sviluppa dai primi decenni del '500 (20-30)
fino alla metà del secolo. Questa corrente esprime la crisi del Rinascimento.
In questi anni ci sono degli importanti eventi storici, quali la Riforma Luterana
(1517), il Sacco di Roma (1527) e il Concilio di Trento e le certezze vengono
meno.
In campo
artistico vengono messe in discussione alcune regole basilari (come le regole
classiche). Il Manierismo è uno stile che afferma la proprio libertà espressiva,
a volte con risultati stravaganti (come l'allungamento eccessivo delle figure
→ Parmigianino). È l'occhio dell'artista che definisce il valore estetico
dell'immagine e rifiuta ogni composizione stabile (basata sulla simmetria).
I pittori
del Manierismo sono attenti alla maniera, al modo di operare di altri artisti,
soprattutto Michelangelo e Raffaello nelle ultime opere. I colori sono spesso
cangianti e puri (come nella cappella Sistina di Michelangelo). In architettura
gli artisti si prendono delle licenze dalle opere classiche.
Il rapporto
con la realtà è mediato da altri artisti.
Vasari
incitava all'imitazione di questi artisti ma li reputava anche inimitabili.