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La rilevanza mediatica del terremoto di San Francisco e la sismologia in generale
Nell'antichità i terremoti erano considerati di fenomeni inspiegabili, di origine divina;i movimenti della Terra erano quindi tra le punizioni peggiori che un dio poteva mandare a una popolazione, la quale si affrettava sempre a procedere con riti e sacrifici per placare l'ira divina.Con il passare del tempo,l'uomo ha cercato di dare spiegazioni di carattere scientifico per spiegare tali eventi.Fortunatamente oggi, grazie alle conoscenze e alla tecnologie acquisite nel tempo, siamo in grado di spiegare cosa sia un movimento sismico.
La frequenza dei terremoti è molto più alta di quello che comunemente si crede: questi fenomeni si ripetono nella Terra per circa un milione di volte.Ovviamente solo quelli che hanno una grande intensità vengono percepiti dall'uomo (circa un migliaio della totalità).
I terremoti non hanno un origine casuale, bensì essi si formano in zone dette per l'appunto "sismiche", dove gli effetti dei terremoti sono più visibili, ma vi sono anche delle zone "asismiche", nelle quali non hanno origine terremoti, ma che non sono esenti dalla portata dei loro effetti distruttivi.
Il terremoto ha origine in un punto interno della terra, detto ipocentro, nel quale viene liberata tutta l'energia che si propaga come un onda verso la superficie, nella quale arriva indebolita rispetto la forza di partenza.Una volta propagate le onde sottopongono le rocce della superficie a una forza che le deforma in maniera quasi elastica.Quando l'effetto della vibrazione s'indebolisce, le rocce tornano all'equilibrio, liberando l'energia rimasta sotto forma di calore o vibrazione, oppure se l'energia è talmente intensa, può addirittura aprire faglie nuove o già esistenti.
Le faglie sono gigantesche lacerazioni sulla crosta terrestre che si possono estendere anche per migliaia di chilometri.
Dopo esser tornato allo stato di equilibrio, la zona gode di una certa tranquillità, che però verrà presto reinterrotta, poiché tramite il processo sismico, la zona ripeterà il suo ciclo.
Come già detto precedentemente, le onde si propagano dall'ipocentro.Esse trovano lungo la loro strada verso la superfice terrestre parecchi ostacoli e inoltre sono frequenti anche i fenomeni di rifrazione e riflessione, che creano interferenze con
onde di natura diversa:il risultato è un groviglio di onde dal quale è difficile ricavare dati certi.
Per fare più chiarezza si è deciso di dividere convenzionalmente le onde in tre gruppi, ovvero longitudinali,trasversali e superficiali.
Il primo gruppo è quello che si genera per primo, ed esse sono anche la causa dell'oscillazione delle particelle di roccia durante il sisma, ed inoltre esse producono anche il rumore sordo tipio dei terremoti.
Le onde trasversali invece più lente delle onde longitudinali, poiché viaggiano ad una velocità tra i 2,3 ed i 4,6 km/s.Un'altra differenza sostanziale delle onde trasversali è l'impossibilità di propagarsi attraverso i fluidi, quindi nel caso in cui esse incontrassero superfici magmatiche si smorzerebbero in poco tempo.Una volta raggiunta la superficie, esse prendono il nome di onde superficiali.
Questo tipo di onde sono particolarmente durature, tanto da poter compiere un intero giro terrestre.
Nel corso del tempo sono stati inventati strumenti che potessero registrare i movimenti sismici.Le registrazioni sono chiamate sismogrammi, i quali vengono presi in considerazione solo se sono stati effettuati ad una distanza elevata dall'epicentro (se il sismogramma fosse registrato nei pressi del centro di maggiore intensità risulterebbe confuso).Analizzando più attentamente un sismogramma si possono ottenere numerose informazioni, tra cui la profondità dell'ipocentro.Per analizzare meglio i fenomeni sismici sono state elaborate due scale:intensità e magnitudo.
La prima si
basa sullo studio delle conseguenze del terremoto, mentre la seconda è stata
concepita per misurare la forza di un terremoto, che è indipendente dagli
effetti del sisma.La scala d'intensità (le più famose sono
La magnitudo invece è, come detto precedentemente, la forza sprigionata dall'ipocentro di un sisma.Questo sistema di valori fu proposto dal sismologo Charles Richter nel 1935, (la scala magnitudo è anche conosciuta come scala richter).
Nonostante gli aspetti negativi, i terremoti forniscono parecchie informazioni sulla struttura interna della Terra, in quanto i sismogrammi possono essere considerati delle vere e proprie "radiografie".Esse infatti forniscono anche la spiegazione circa alcune zone che non vengono mai coinvolte da questi fenomeni.Queste zone sono dette zone d'ombra e non sono interessate da questi eventi poiché le onde ad una certa profondità vengono deviate e riflesse .
Grazie a queste osservazioni si sono potute osservare numerose zone a rischio sismico, come la nota faglia di Sant'Andrea.
Fu proprio in quella zona che 101 anni fa accadde uno dei peggiori terremoti della storia degli Stati Uniti .
Il 18
aprile del 1906, alle prime luci del
mattino, si spaccò una lunga sezione di roccia lungo
La notizia, nel giro di pochissimo tempo, fece il giro del mondo e molti quotidiani italiani dedicarono ampio risalto a questo notizia, mentre negli Stati Uniti la notizia conquistò la prima pagina.
Come fare
per difendersi da questi minacciosi fenomeni?Ancora oggi la linea perseguita
dalla maggior parte dei sismologi, è quella dei fenomeni precursori, ovvero lo
studio e la sorveglianza di diverse aree per anni, che possono portare alla
prevenzione come accadde nel
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