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Informazioni |
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Lingua ufficiale: |
portoghese |
Capitale: |
Lisbona (564.657 ab./ 2001) |
Politica |
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Forma di governo: |
Repubblica |
Capo di stato: |
Jorge Sampaio |
Capo del governo: |
José Sócrates Carvalho Pinto de Sousa |
Indipendenza: |
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Ingresso all' ONU: |
14 dicembre, 1955 |
Area |
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Totale: |
92.391 km² |
Pos. nel mondo: |
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% delle acque: |
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Popolazione |
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Totale: |
10.356.117 ab. |
Pos. nel mondo: |
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Densità: |
112 ab./km² |
Geografia |
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Continente: |
Europa |
Fuso orario: |
UTC +0 |
Economia |
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Valuta: |
Euro |
Consumo energia: |
0,45 kW/ab. |
Varie |
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TLD: |
.pt |
Prefisso tel.: |
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Sigla autom.: |
P |
Inno nazionale: |
A Portuguesa |
Il Portogallo è lo stato più occidentale d'Europa.Completamente affacciato sull'Oceano Atlantico, con circa 830 chilometri di coste a sud e a ovest, confina solo con la Spagna (Galizia a nord, Castiglia e Leon, Estremadura e Andalusia a est).
Il suo territorio, corrispondente all'antica provincia romana di Lusitania, occupa una fascia di territorio lunga circa 600 km e larga 150/200 km che dai rilievi della Meseta spagnola scende fino alla costa atlantica.
Favorito da questa particolare posizione nel corso dei secoli il piccolo regno del Portogallo riuscì ad acquisire una notevole esperienza marinara che gli permise di costruire un vasto dominio coloniale, con possedimenti in tutti i continenti, dissoltosi solo poco meno di trent'anni fa. Di esso rimangono i due arcipelaghi delle Azzorre e di Madeira, che fanno parte del territorio nazionale come regioni autonome.
Il nome Portogallo deriva dalla città di Porto (Portus Cale, un antico castello con annesso porto sul fiume Douro). Oggi questa città si chiama Oporto.
Il Portogallo è suddiviso in 18 distretti sul continente e due regioni autonome. I distretti si dividono in 308 comuni ed in una ulteriore suddivisione in circa 4.000 freguesias.
Le coste del Portogallo si presentano a tratti rettilinee e sabbiose, a tratti alte e rocciose. Spesso si incontrano profonde rientranze interrotte da promontori rocciosi.
Il Portogallo è occupato per poco più della metà del suo territorio dalla pianura, per il 26% dalla collina e per il 21% dalla montagna. La massima altezza è rappresentata dai 1993 metri del Monte Malhao da Estrela con cui culmina la Serra da Estrela nella metà settentrionale del Paese, che è anche la più montuosa. Alla estremità meridionale vi sono due piccole catene montuose orientate in direzione ovest-est. Ampie pianure di origine alluvionale e marina separano le coste dalle colline e dalle montagne retrostanti.
Fortemente sismica, questa regione fu colpita più volte da terremoti (famoso il terremoto del 1755, che distrusse buona parte di Lisbona).
A causa delle caratteristiche morfologiche del territorio, i fiumi sono brevi e scorrono generalmente in direzione est ovest. I più numerosi e ricchi d'acqua si trovano nel Portogallo settentrionale, dove hanno origine dai rilievi più elevati e, scavando profonde valli parallele, si dirigono verso l'oceano. Meno importanti sono quelli meridionali che spesso d'estate si presentano del tutto asciutti. Tre grandi fiumi, il Douro, il Tejo e la Guadiana che nascono e sviluppano gran parte del loro corso in Spagna, appartengono al Portogallo solo nel tratto finale. Sono di gran lunga i più rilevanti per ampiezza, portata d'acqua e navigabilità. Nel territorio portoghese non vi sono laghi naturali, numerosi invece sono i bacini artificiali utilizzati sia per l'irrigazione sia per la produzione di energia elettrica.
A nord, che è la parte più montuosa del Paese, il clima è decisamente atlantico, cioè con abbondanti precipitazioni e con l'influsso dell'oceano, attenuato dalla presenza di correnti fredde che lambiscono le coste. A sud di Lisbona e del Capo da Roca (la punta più occidentale) l'effetto della bassa latitudine prende il sopravvento e si accentua l'aridità, conseguenza di scarse piogge. Infine, in Algarve, l'estrema regione meridionale prospiciente l'Africa e protetta alle spalle da alcuni rilievi, il clima diventa subtropicale.
Nonostante gli interventi dell'uomo che hanno modificato l'ambiente, le caratteristiche climatiche del Portogallo favoriscono lo sviluppo di boschi di querce, di castagni e di faggi. Nelle zone costiere crescono il pino marittimo e a volte la palma nana.
Nell'arcipelago delle Azzorre, formato da nove isole montuose di origine vulcanica, il clima è temperato e umido; la vegetazione spontanea è ridotta a brevi tratti di foresta.
Nel 1971 è stato istituito il primo parco nazionale, quello di Peneda-Geres, al confine settentrionale, ampio 70.000 ettari, dove, oltre a una lussureggiante vegetazione arborea, è presente una ricca fauna selvatica (cervi, caprioli, aquile, cavalli, cinghiali, volpi, pernici, rettili). Oggi esistono una ventina di aree protette di vario tipo (riserve e parchi naturali, aree di interesse paesaggistico).
Il Portogallo ha una popolazione di 10.421.000 abitanti con una densità media di 110 ab./kmq Le zone più popolate sono quelle costiere settentrionali e centrali. La lingua ufficiale è il portoghese, che appartiene al gruppo delle lingue neolatine. Quasi tutti gli abitanti sono di religione cattolica.
Le città principali
Lisbona
Lisbona è la capitale del Portogallo. È famosa
per il fascino che la contraddistingue e per l'atmosfera particolarmente dolce
che la avvolge.
La sua posizione è particolarmente privilegiata. Si estende su sette colli
(Estrela, Santa Catarina, Sao Pedro de Alcantara, Sao Jorge, Graca, Senhora do
Monte e Penha de Franca) e sulle valli dell'estuario del fiume Tago.
In cima a ciascuna di queste colline si trova un belvedere o, nel caso di Sao Jorge, un castello, con vista magnifica sul panorama circostante.
La brezza che giunge dall'Oceano regala a Lisbona un cielo
particolarmente limpido che arricchisce d'atmosfera la vista dal fiume, con le
case e i tetti ocra e pastello, le cupole e i campanili.
Ammirando la città da uno dei numerosi belvedere, potrete notare la geometria
lineare che contraddistingue il quartiere de la Baixa, nucleo degli interventi urbanistici intrapresi dopo il terremoto del
1755 che distrusse i quartieri più antichi di Lisbona.
La pietra bianca, usata per la costruzione della maggior parte delle
costruzioni religiose di Lisbona, contrasta con l'ocra dorato della pietra di
altri monumenti storici come il Castelo de Sao Jorge e la cattedrale Sé Patriarcal.
La Praça
do Comercio, una volta ingresso principale della
città per chi giungeva dal mare, si affaccia sul fiume ed è stata il punto di
partenza per la costruzione del quartiere della Baixa.
Sul lato nord di Praça do Comercio si aprono altre due piazze: Praça Dom
Pedro IV, comunemente chiamata Rossio, e Praça de Figueira.
Da queste piazze si dipartono le due principali arterie della città: Avenida da
Liberdade, uno stupendo viale alberato, e Avenida
Almirante Reis, la strada che da Praça da Figueira
porta all'aeroporto. Questi due viali sono costeggiati da bellissimi palazzi in
stile Liberty e caratterizzati da marciapiedi con selciato a mosaico.
Le strade ripide a ovest della Baixa portano al Chiado, elegante quartiere dove potrete trovare raffinate boutique e
decorazioni in stile Art Nouveau. Da qui si raggiunge il Barrio
Alto, quartiere affollato di strette vie e piccoli
vicoli dove si concentra buona parte della vita notturna.
A est della Baixa, attraverso il bellissimo quartiere medievale dell'Alfama, si giunge al Castelo de Sao Jorge che fu eretto dai Mori come rifugio e successivamente ampliato e
trasformato in residenza dai re cristiani. Da qui si gode di una splendida
vista sulla città.
La Cattedrale Sé Patriarcal è la più antica
chiesa di Lisbona. Restaurata di recente, è tornata a sfoggiare il suo
originario stile romanico, che le conferisce l'aspetto di una fortezza. Nella
chiesa si possono ammirare il fonte battesimale di Sant'Antonio da Padova, il
presepe barocco di Joaquim Machado do Castro, alcuni sarcofagi e il chiostro
gotico a due piani.
Una particolarità di Lisbona, gli 'azulejos' (piastrelle dipinte), sono usati
con fantasia e originalità, come nella famosa Cervejaria da Trinidade.
Anche gli abitanti di Lisbona sono particolari: la maggior parte presenta
caratteri mediterranei, ma non è strano incontrare persone dai tratti nordici o
addirittura orientali. Molti, poi, provengono dalle ex colonie: africani,
indiani e sud americani, tutti ben integrati nella società, al punto che nel
1994 Lisbona fu definita il miglior esempio di equilibrio interrazziale in
Europa.
La disponibilità e la gentilezza nei confronti del turista sono infine tratti
specifici di questi abitanti.
Il fascino di Lisbona, probabilmente, è racchiuso proprio nella sua varietà e
vivacità culturale, nell'unione di passato e presente, povertà e sfarzo,
eccentricità e orgoglio, in un affascinante groviglio di contraddizioni.
Porto
In epoca romana sorgeva sulla riva sinistra del Douro, l'insediamento
di Cale. Con l'intensificarsi dei traffici tra Lisbona e Braga si sviluppò,
sulla riva opposta, un nuovo insediamento chiamato Portus.
Col tempo Cale e Portus divennero la capitale della contea di Portucalia,
compresa tra i fiumi Minho e Douro.
Fu da qui che, nel IX secolo, partì la Reconcquista cristiana del Portogallo
contro i Mori, ma la città acquistò sempre più importanza quando, nel 1337, Dom
Joao I prese in moglie l'inglese Filippa di Lancaster e Porto (Oporto per i
portoghesi) divenne una base commerciale inglese.
Nei secoli successivi Porto si votò alla causa liberale. Nel 1757 fu duramente
repressa una rivolta dei produttori di vino. Nel 1808 gli abitanti di Porto
arrestarono il governatore francese e istituirono un governo provvisorio. Nel
1822 fu adottata una costituzione liberale e nel 1878 la città elesse il primo
deputato repubblicano del Paese.
Oggi Porto è un importante polo industriale e commerciale. La parte moderna
della città vive in perfetta simbiosi con la parte antica, dichiarata
Patrimonio dell'Umanità dall'UNESCO nel 1996.
La strada principale è Avenida dos Aliados, un ampio viale ottocentesco sul quale si affacciano numerosi caffè
tradizionali, taverne, antiche cartolerie, librerie e negozi che vendono
prodotti tipici, tra cui lo splendido baccalà.
I ponti che collegano le due sponde del fiume sono i punti di riferimento
cittadini più facili da memorizzare. Il primo è il moderno Ponte de
Arrabida che collega Porto con l'autostrada per
Lisbona. Il secondo è il bellissimo Ponte de Dom Luis I, a due livelli, che collega la città con Vila Nova de Gaia, la città
gemella di porto. A est si trovano i due ponti della ferrovia, uno dei quali fu
progettato da Eiffel. Infine, il più nuovo è il Ponte Freixo, il ponte della strada statale.
A est si apre un quartiere commerciale con il Mercado do Bolao, uno dei principali richiami della città e uno dei centri più
importanti per il commercio locale.
All'estremità sud si incontra Praça da Liberdade, costellata di numerosi caffè. Una ripida salita, in direzione ovest,
porta al belvedere più spettacolare della città, la torre della Igreja dos
Clerigos.
Da qui si intravedono l'Università di Porto, Praça da Libertade, la cattedrale Terriero
da Sé Ad ovest e a sud della Sé si dipartono stradine e vicoli suggestivi
fino al quartiere popolare Ribeira,
la parte più affascinante della città.
Il modo migliore per visitare il centro storico di Porto è quella di girare a
piedi e inoltrarsi nella fitta rete di stradine per scoprire scorci inattesi.
La mentalità e le tradizioni del popolo portoghese sono legate alle innumerevoli vicende storiche che lo hanno visto a contatto con tante culture diverse e lontane. Caratteristiche in alcune regioni costiere, sono le case in legno dei pescatori dipinte a strisce colorate o le case imbiancate a calce con tocchi di colori vivaci o decorazioni con piastrelle di maiolica.
Un altro tipo di costruzione che ancora sopravvive sono i mulini, che il Portogallo conserva in numero maggiore di ogni altra parte d'Europa. Sparsi un po' per tutto il paese esistono mulini a vento e mulini ad acqua, molti dei quali ancora in grado di funzionare.
Riguardo alle feste tradizionali, la più conosciuta è la corrida che, contrariamente a quella spagnola è incruenta, perché alla fine dello spettacolo il toro non viene ucciso.
Tra i canti il più popolare è il 'fado': canto urbano accompagnato dalla chitarra e dalla viola che esprime sentimenti di profonda malinconia.
Organizzazioni internazionali |
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Membro ONU dal: |
14 dicembre, 1955 |
Membro NATO dal: |
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Membro UE dal: |
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In Portogallo la crescita economica è stata superiore alla media UE per gran parte dell'ultimo decennio, ma il PIL pro capite è pari solo al 75% di quello delle principali economie europee. Nel 2004 il PIL portoghese è cresciuto dell'1%, mentre la crescita attesa dall'FMI per il 2005 è dell'1,8%. Il tasso di disoccupazione nell'ultimo trimestre del 2004 era pari al 7,1%.
La bilancia commerciale del Portogallo è fortemente passiva: oltre ai prodotti industriali, esso deve acquistare all'estero anche cereali e altri generi alimentari. Le esportazioni più rilevanti sono quelle di vino, sughero, prodotti della pesca, minerali.
Storicamente, il XIX secolo fu un fallimento per il Portogallo, così come per la Spagna ed altre nazioni dell'Europa meridionale, e alla fine del secolo, il Portogallo entrò in una grave crisi economica e finanziaria, rivolgendosi così all'espansione coloniale in Africa, senza curarsi delle riforme interne.
L'industrializzazione esplose negli anni '50 con il regime di Salazar, che portò ad una crescita media annua del PIL attorno al 6% negli anni dal 1959 e il 1963, e del 7% tra il 1965 e il 1967, dopo un calo al 5,2% nel 1964. A causa delle crisi internazionali, la crescita decrebbe in seguito. A partire dal 1985 la nazione ha iniziato la sua modernizzazione in un ambiente stabile, e si è unita alla Comunità Economica Europea nel 1986. I governi successivi hanno compiuto diverse riforme e privatizzato diverse aziende statali, liberalizzando settori chiave dell'economia, tra cui quello finanziario e quello delle telecomunicazioni. Il Portogallo ha sviluppato un'economia sempre più basata sui servizi, ed è stata nel 1999 una delle undici nazioni fondatrici dell'Euro, valuta che ha adottato il 1 gennaio 2002, assieme ad altri 12 membri USA.
Più della metà (50,8%) del territorio del Portogallo continentale è dedicato all'agricoltura. Il nord presenta un'agricoltura differenziata (ad eccezione della Vallata del Douro, dove si producono i famosi vini liquorosi di Porto, e nell'isola di Madeira, che produce vino e uva passa), mentre il sud ha sviluppato una intensa monocoltura di cerali e univi. Frumento (300.000 ha) e mais (268.000 ha) sono coltivati su vaste aree, seguiti da orzo, patate, e riso. Importanti aree sono dedicate alla viticoltura, con 375.000 ha, ma gli ulivi occupano la maggiore superficie, con circa 400.000 ha, soprattutto nell'Estremadura e nell'Algarve, principalmente per la produzione dell'olio d'oliva. L'olio portoghese è apprezzato in particolare sul mercato interno. Il Portogallo ha anche una significativa produzione di frutta, in particolare arance (quelle dell'Algarve sono molto apprezzate), pere (la 'Pera Rocha' è una importante varietà della regione dell'Oeste), mele, mandorle e noci. Tra le altre produzioni troviamo orticoltura, floricoltura, barbabietola da zucchero, olio di semi di girasole e tabacco.
Gli allevamenti hanno invece proporzioni modeste, salvo nel settore degli ovini. Maggiore è il contributo che dà all'economia nazionale la pesca; i pescherecci portoghesi operano in tutto l'Oceano Atlantico, fino alle coste della Groenlandia. Tonno, sardine, merluzzi e spugne sono i principali prodotti.
Le risorse boschive coprono circa il 34% della nazione, principalmente pini (1.350.000 ha), querce da sughero (680.000 ha), lecci (534.000 ha), e eucalipti (243.000 ha). Il sughero è un prodotto importante, il Portogallo detiene la metà della produzione mondiale di sughero. Le principali risorse minerarie sono tungsteno, alluminio e uranio.
Le principali industrie sono quella tessile, calzaturiera, pellami, mobili, ceramica e sughero.
Situata principalmente a Setúbal, Lisbona, Porto e Aveiro (gemellata con la città italiana di Forlì), l'industria moderna si è sviluppata significativamente: raffinerie, petrolchimica, cementifici, cantieri navali e industria automobilistica, industria elettrica ed elettronica, macchinari e cartiere.
L'artigianato portoghese ha origini antiche: la ceramica è prodotta in tutto il paese ed è caratterizzata dal gusto per il disegno minuto che risente dell'influsso moresco a cui si sovrappone l'imitazione della porcellana cinese. Molto pregiati sono i cucchiai artistici, intagliati dai pastori e le trine lavorate dalle donne di Viana do Castelo e di Vila do Conde.
Un discreto contributo all'economia del paese è dato dal turismo: il fascino storico di un vecchio paese europeo il cui destino fu brillante all'epoca delle grandi scoperte geografiche attira un considerevole flusso di visitatori (circa 3.000.000 all'anno), che introducono moneta forte.
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